Ugo Nespolo (a sinistra) e Maurizio Braccialarghe |
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino chiude il 2013 con
567.977 visitatori alla Mole Antonelliana, confermando ampiamente
i risultati del 2012 quando 566.842 persone avevano visitato il
monumento simbolo della città. "Siamo molto contenti di questo risultato - sottolinea
Ugo Nespolo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema -
che premia non solo la nostra istituzione ma tutta la città e coloro
che hanno scelto di visitare il museo. Il 2013 è stato un anno di
difficoltà, e confermare i risultati del 2012 è
un record. Torino in questi giorni è piena di visitatori e tutto ciò
ribadisce la sua vocazione turistica. Il Museo del Cinema, anche grazie a
questo ottimo risultato, conferma la sua funzione di leader nel sistema
museale torinese".
A fronte di questi risultati (e del successo dei festival direttamente curati da Museo, in primis il Tff che quest'anno ha registrato un record storico di presenze e incassi) il Museo del Cinema per il 2013 ha ricevuto dal Comune di Torino un contributo di 2.200.000 euro, di cui solo 400 mila in contanti, mentre il restante milione e 800 mila è stato coperto con la cessione in proprietà della sala del Massimo, per la quale il Museo peraltro già non pagava affitto.
Ieri, in una Torino invasa dai turisti, l'assessore comunale alla Cultura Maurizio Braccialarghe ha diffuso una dichiarazione che considero un impegno per il futuro, dato che per il passato, al di là delle parole, non è che la cultura abbia goduto di un posto in prima fila nella spartizione delle sempre più esigue risorse comunali: “Durante queste feste natalizie Torino - ha detto Braccialarghe - è baciata dal bel tempo ma non solo. Secondo l’Osservatorio di trivago.it risulta che la nostra città è tra le mete più ricercate dagli italiani e dagli stranieri per questo Capodanno, dati che confermano il trend positivo di Natale. Inoltre Trivago indica Torino tra le destinazioni più ricercate sul web dagli stranieri. Sono quindi molto contento che ai tantissimi turisti che hanno scelto di trascorrere qui le loro vacanze la capitale sabauda stia regalando il suo volto migliore. Passeggiando in centro è facile imbattersi in lunghe e ordinate code davanti ai musei: alla Gam, che ospita anche le opere di Renoir; a Palazzo Madama per ammirare anche il San Giuseppe Senza Barba di Raffaello; al Museo Egizio, al Museo Nazionale del Cinema, al Museo dell’Auto, del Risorgimento e a tutti gli altri. È il risultato di un’intensa e pluriennale attività della nostra città che ha creduto - e crede sempre più – nell’offerta culturale come una delle leve strategiche per garantire al territorio un ritorno di carattere economico". Parole confortanti. Se venissero dall'assessore Passoni, anziché da Braccialarghe (che notoriamente non ha in mano i cordoni della borsa), sarebbero anche rassicuranti...
Ieri, in una Torino invasa dai turisti, l'assessore comunale alla Cultura Maurizio Braccialarghe ha diffuso una dichiarazione che considero un impegno per il futuro, dato che per il passato, al di là delle parole, non è che la cultura abbia goduto di un posto in prima fila nella spartizione delle sempre più esigue risorse comunali: “Durante queste feste natalizie Torino - ha detto Braccialarghe - è baciata dal bel tempo ma non solo. Secondo l’Osservatorio di trivago.it risulta che la nostra città è tra le mete più ricercate dagli italiani e dagli stranieri per questo Capodanno, dati che confermano il trend positivo di Natale. Inoltre Trivago indica Torino tra le destinazioni più ricercate sul web dagli stranieri. Sono quindi molto contento che ai tantissimi turisti che hanno scelto di trascorrere qui le loro vacanze la capitale sabauda stia regalando il suo volto migliore. Passeggiando in centro è facile imbattersi in lunghe e ordinate code davanti ai musei: alla Gam, che ospita anche le opere di Renoir; a Palazzo Madama per ammirare anche il San Giuseppe Senza Barba di Raffaello; al Museo Egizio, al Museo Nazionale del Cinema, al Museo dell’Auto, del Risorgimento e a tutti gli altri. È il risultato di un’intensa e pluriennale attività della nostra città che ha creduto - e crede sempre più – nell’offerta culturale come una delle leve strategiche per garantire al territorio un ritorno di carattere economico". Parole confortanti. Se venissero dall'assessore Passoni, anziché da Braccialarghe (che notoriamente non ha in mano i cordoni della borsa), sarebbero anche rassicuranti...
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