Passa ai contenuti principali

PARIGI ASSESSORE, E AL CIRCOLO CHI CI VA?

Antonella Parigi
A quanto pare, è fatta. Antonella Parigi, 51 anni, attuale direttrice del Circolo dei Lettori, sarà il nuovo assessore regionale alla Cultura. L'interessata mantiene un encomiabile aplomb. Stamattina le ho telefonato per sfrucugliarla un po', ma tutto ciò che ne ho cavato è stato un vago "Staremo a vedere, con la politica non si sa mai...". Ovvero, come direbbe Chiamparino, "As-sa mai". Giustissimo. A questo mondo, as-sa mai. Pur tenendo conto della volubilità delle umane vicende, però, gli esperti osservatori considerano ormai assegnata la poltrona della cultura. Alla Parigi, appunto.
Ho sentito un po' di pareri in giro, e mi sembrano tutti piuttosto positivi. Il Chiampa si è giocato una delle tre wild cards a sua disposizione (sono soltanto tre gli "esterni" che possono entrare in giunta) proprio per la cultura, e questo mi pare un bel segnale: considerate le fibrillazioni del Pd, gli sarebbe venuto più comodo rifilare l'incarico a qualche consigliere ambizioso. Se non l'ha fatto, preferendo la competenza alle camarille di partito, vuol dire che ci crede. Pare comunque che, nei giorni scorsi, ci sia stato un testa a testa per quel ruolo fra Pentenero e Grimaldi. Poi la Pentenero è stata dirottata altrove, ma a quel punto è entrata in gioco la parità di genere, e Grimaldi non se l'è sentita di cambiare sesso. Credo però che Chiamparino fin dall'inizio pensasse alla Parigi, che - non è un segreto per nessuno - gode della sua massima stima.

Adesso, però, si apre una voragine al Circolo dei Lettori: e il primo problema che il nuovo assessore dovrà affrontare sarà  la propria successione in via Bogino. Antonella Parigi era stata riconfermata alla direzione del Circolo l'anno scorso. Il Circolo è un gioiello della città, prezioso ma fragile, come tutte le cose davvero preziose. E Antonella Parigi ne è (anzi, da domani si dovrà dire "era") una componente importante. Lascia un'eredità preziosa. Guai a sbagliare: per costruire ci vogliono anni di lavoro, per distruggere bastano pochi mesi di dissennatezza. Per non dire dell'altra "creatura" della Parigi, Torino Spiritualità. Anche questa un'eccellenza torinese. Chi se ne occuperà?

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...