Passa ai contenuti principali

UN ANNO, TRE ANNI O TRE MESI? IL DILEMMA DELLA PENSIONATA MILELLA

Mi stavo strologando sul problema della pensionata Milella quando, come sempre portando un raggio di sole nella mia giornata, mi telefona Antonella Parigi. Mi telefona per smentire ancora una volta che la famosa frase "se per un anno non sia fa il Salone non è la fine del mondo" sia mai stata pronunciata. Registro con piacere immenso la rettifica, e ne approfitto per domandare ad Antonellina se dalle sue parti siano preoccupati per la questione della pensionata.

Il mandato di Giovanna Milella

Antonella mi risponde che, intanto, la Milella ha un mandato preciso, che consiste soprattutto in due obiettivi: revisione e messa in sicurezza dei conti del Salone del Libro (l'assessore mi ripete che il bilancio ha un serio disavanzo); e consolidamento della "unione" (o quel che sarà) con il Circolo dei Lettori. Per i conti del Salone, diciamo subito che risparmieremo sullo stipendio della presidente, che in quanto pensionata deve prestare la sua opera a titolo gratuito ex art. 6 legge 114/2014. Semmai bisognerà preventivare una ragionevole sommetta per il vitto e alloggio delle due signore milanesi esuli a Torino. Perché immagino che lavoreranno a Torino, vero?

Un anno può bastare

Ma per assolvere ai compiti che le vogliono affidare un anno sarebbe comunque sufficiente, mi dice Antonella riferendosi giustappunto al decreto Madia del  24 giugno 2014 n. 90, convertito in legge 114 dell'11 agosto 2014, e in particolare all'articolo 6 che prevede il divieto di incarichi per i pensionati, e che è stato modificato in corso d'opera. Tale articolo recita testualmente, nella versione definitiva, "incarichi e collaborazioni sono consentiti, esclusivamente a titolo gratuito e per una durata non superiore a un anno, non prorogabile ne' rinnovabile". Quindi credo di capire, e soprattutto credo che lo pensi Antonella Parigi, la Milella disporrebbe di un anno a far data dalla nomina ufficiale a presidente del Salone, che dovrebbe avvenire in occasione del prossimo e immininente CdA. In attesa di novità, mi dice la Parigi, molto fiduciosa che il decreto Madia possa venire presto modificato.

Una questione di date

Mi rassereno, ma fino a un certo punto. Infatti la circolare attuativa emessa dal ministro Madia nel dicembre 2014 precisa che la nuova disciplina si applica agli incarichi conferiti a decorrere dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto, ovvero il 25 giugno 2014, "con la conseguenza che non sono soggetti ai nuovi divieti gli incarichi conferiti fino al 24 giugno 2014 compreso”, scrive la Madia nella circolare. La data alla quale occorre fare riferimento, chiarisce la circolare, “ai fini dell’applicazione del divieto, è quella della nomina o del conferimento dell’incarico, quindi dell’atto con il quale l’autorità titolare del relativo potere vi ha proceduto, indipendentemente da adempimenti successivi, come gli atti di controllo”. E ancora viene spiegato: “Non incorrono nel divieto e rimangono soggetti alla disciplina precedente gli incarichi a soggetti in quiescenza conferiti precedentemente alla suddetta data, anche se alla stessa data il trattamento economico o compenso non era ancora stato definito”.

Nuova carica o rinnovo?

A quanto mi risulta, Giovanna Milella è stata nominata nel CdA del Salone ai primi di settembre 2014. Pertanto, in ottemperanza al decreto Madia, potrà restare in carica come consigliere d'amministrazione fino a settembre, e non oltre. Benissimo, direte voi: però (salvo modifiche di legge più favorevoli) potrà fare il presidente come minimo per un anno a partire dalla data della nomina. Pertanto arriverà serenamente almeno al Salone 2016. Quando, però, per legge dovrà lasciare il posto. Magari a Gianni Oliva. 
Dipende comunque molto dall'interpretazione: il "passaggio di ruolo" (da semplice consigliere a presidente del CdA, ovvero del Salone del Libro) potrebbe infatti configurare una forma surrettizia di proroga o rinnovo (il presidente del CdA è pur sempre un componente del CdA), espressamente vietati dalla legge in questione.
Come tutte le questioni giuridiche, è complicata. Mi appassiona assai. Seguirò curioso.
Ma posso dire? Sto decreto Madia sarà anche nato con le migliori intenzioni, però sta creando una serie di casini inenarrabili...

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da