La cultura è nelle mani delle signore, a Torino. Questo si sa. Dopo la nomina di Giovanna Milella e Giulia Cogoli ai vertici del Salone del Libro i giornali non hanno perso l'occasione di sottolineare la presa di potere al femminile, certo favorita dall'arrivo di Antonella Parigi all'assessorato regionale alla Cultura: arrivo che ha coinciso con l'insediamento di Maurizia Rebola alla direzione del Circolo dei Lettori, di Caterina Corapi alla presidenza del Teatro Ragazzi, di Paola Zini alla Reggia di Venaria, di Carolyn Christov Bakariev alla direzione di Gam e Rivoli.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
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