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CI SONO TORNATORE E LAMBERT, MA DAMILANO PENSA ALLE FICTION

Foto di gruppo con signora: da destra Tenna, Manera, Tornatore, Damilano e Antonella Frontani (vice presidente Film Commission)
Bel via vai cinematografico oggi in città. Stamattina all'hotel Majestic conferenza stampa di Giuseppe Tornatore che ieri all'Ambrosio ha presentato in anteprima il suo nuovo film "La corrispondenza", girato tra l'Isola di San Giulio e Stresa, con i buoni uffici di Film Commission e Fip - presenti al Majestic con lo stato maggiore al completo, come si vede nella figura.
Christopher Lambert
Da oggi è a Torino pure Christopher Lambert, per le riprese del film di Louis Nero "The broken key". E' in programma un incontro-stampa. Ma io ho la massima fiducia nei miei colleghi, sono sicuro che vi riporteranno fedelmente le parole di Tornatore e Lambert, quindi mi risparmio la fatica di trascriverle anch'io.

L'assalto per "Non uccidere"

Piuttosto mi preme riferirvi dell'attenzione con cui Film Commission segue l'andamento degli ascolti di "Non uccidere", la serie gialla con Miriam Leone che a me piace molto, e che è tornata sabato scorso su Raitre ottenendo un incoraggiante (considerata la collocazione e la rete) 5,8% cento di share.
Il presidente di Film Commission Paolo Damilano è deciso a fare l'impossibile perché la serie continui con nuove stagioni, che significherebbero posti di lavoro per maestranze (circa 250 persone) e attori piemontesi, oltre a un utilizzo finalmente costante dei poveri Lumiq Studios. Lunedì prossimo Damilano, il suo direttore Paolo Manera e l'ad di Fip Paolo Tenna incontreranno i vertici Rai per fare il punto della situazione, anche alla luce dei risultati della puntata in onda stasera. I tre Paoli del cinema torinese mi sembrano ottimisti, direi quasi convinti che ci sarà davvero una seconda stagione di "Non uccidere".  

Catturiamo Rocco Schiavone!

Pierfrancesco Favino
Damilano crede molto nelle serie tv.
Il cinema dei maestri come Tornatore, mi dice, porta prestigio: ma le fiction assicurano lavoro di lunga durata all'intero comparto produttivo. E difatti marca stretta un'altra fiction per Raiuno, tratta dalle avventure del vicequestore Rocco Schiavone inventato da Antonio Manzini: interpretata - mi dicono - da Pierfrancesco Favino, verrà girata l'estate prossima in Val d'Aosta perché lì sono ambientati i romanzi. Ma Damilano spera di portare qualche giorno di riprese in Piemonte, dato che pure da noi le montagne non mancano.

Più occasioni per gli attori piemontesi

Damilano ha poi un'idea "strutturale": vuole creare la figura di un "agente unico" che si confronti con le produzioni che arrivano da fuori, per piazzare il più alto numero possibile di attori piemontesi nei ruoli secondari.

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