Francis col capitano Barbieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale Foto rassicurante: nel caso volesse fregarsi un museo, i carabinieri vigilano... |
Eppure tutti - persino i piccini, ma non i franceschini - sanno che unicamente i muri della Venaria Reale appartengono al demanio, mentre il museo è gestito (bene) da un Consorzio pubblico-privato di cui il MiBACT è solo uno dei componenti (ingombrante e prepotente).
Altrettanto dicasi per l'Egizio: Franceschiello non lo sa, ma il 6 ottobre 2004 il ministero per i Beni e le Attività Culturali (il suo ministero, insomma) ha conferito in uso per trent’anni i beni del Museo all'apposita Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, di cui fanno parte la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Crt. Quindi, almeno fino al 2034, Francis il ministro parlante non può considerarlo roba sua.
Non dovrei essere io a ricordarglielo: infatti l'elenco dei (veri) musei statali in Piemonte, pubblicato sul sito del ministero casualmente affidato al barbudo, non comprende né la Venaria né l'Egizio. Musei che, proprio perché non statali, hanno potuto dignitosamente rifiutare di piegarsi al diktat populista del Dariuccio di far entrare gratis la domenica, diktat al quale deve piegarsi, a malincuore, il Polo Reale.
Ma l'insipiente Franci (insipiente perché non sa) fa il ghinassa, e con ineffabile tracotanza si vanta, sottolineando che "da gennaio a dicembre 2015 sono stati
196.995
i visitatori che hanno approfittato della prima domenica del mese per entrare gratuitamente nei musei statali piemontesi". Il che significa, calcolando un biglietto medio di 10 euro, quasi due milioni di euro di mancato incasso. Risorse sottratte alla tutela del nostro patrimonio artistico. Ma va là...
Le cifre non combaciano
Però anche noi sabaudi siamo un po' faciloni. I dati sulle presenze forniti dal comunicato franceschinico sono inferiori a quelli diffusi nei giorni scorsi a Torino, e forniti ai media, presumo, dalle direzioni dei musei interessati: l'Egizio scende da quasi 800 mila presenze dichiarate alle 757.961 certificate dal MiBACT, la Venaria da 650 mila a 555.307. Addirittura, il Polo Reale crolla dai 500 mila proclamati sui quotidiani la settimana passata ai 307.357 del comunicato ministeriale. Ci risiamo con il disinvolto "abbellimento dei dati" di Saloniana memoria? Ipotizzo che la discrepanza dipenda dal calcolo degli omaggi, delle domeniche a sbafo (per il Polo Reale) e soprattutto degli abbonamenti Torino Musei. Vedrò di approfondire.
Ma aspettate, perché il bello viene adesso. Mi arriva una mail del nuovo ufficio stampa dell'Egizio che riprende la sparata di Franceschini. Con molto fair play, non disquisisce sulla "non statalità" del Museo, però riporta, virgolettata, la seguente dichiarazione della presidente Evelina Christillin: "Nell'ultimo anno abbiamo registrato 772.912 ingressi, arrivando ad essere uno dei musei più visitati d'Italia". Ma insomma: quanti sono 'sti cazzi di ingressi? Sono 772.912 come dice Evelina, o 757.961 come banfano i coboldi di Francis?
Aspetta, provo a capirne qualcosa. Il comunicato dell'ufficio stampa dell'Egizio afferma: "Con 772.912 ingressi e con 5.789.473 euro milioni di euro di fatturato nel 2015, il Museo Egizio di Torino si colloca al settimo posto nella top ten dei musei più visitati d’Italia e balza al primo posto dei musei più visitati del Piemonte". Quello del MiBACT parla di "757.961 ingressi (+33,5%) e incassi per 5.789.473 euro (per uno straordinario +205%)". Insomma, meno ingressi e stessi incassi: dev'essere il nuovo miracolo italiano di Renzi.
Beh, ad ogni modo fa piacere apprendere che l'Egizio - che dal 2005 ha aumentato gli ingressi del 170%, allora furono 284.893 - sarebbe adesso al settimo posto nella classifica nazionale dei musei (statali? Non statali? Ah, saperlo...) più visitati. Scrivo "sarebbe" perché con la precisione da ragionieri che sciorinano i nostri zuavi, di sicuro ormai c'è solo che Francis è un ministro per caso...
Ma aspettate, perché il bello viene adesso. Mi arriva una mail del nuovo ufficio stampa dell'Egizio che riprende la sparata di Franceschini. Con molto fair play, non disquisisce sulla "non statalità" del Museo, però riporta, virgolettata, la seguente dichiarazione della presidente Evelina Christillin: "Nell'ultimo anno abbiamo registrato 772.912 ingressi, arrivando ad essere uno dei musei più visitati d'Italia". Ma insomma: quanti sono 'sti cazzi di ingressi? Sono 772.912 come dice Evelina, o 757.961 come banfano i coboldi di Francis?
Aspetta, provo a capirne qualcosa. Il comunicato dell'ufficio stampa dell'Egizio afferma: "Con 772.912 ingressi e con 5.789.473 euro milioni di euro di fatturato nel 2015, il Museo Egizio di Torino si colloca al settimo posto nella top ten dei musei più visitati d’Italia e balza al primo posto dei musei più visitati del Piemonte". Quello del MiBACT parla di "757.961 ingressi (+33,5%) e incassi per 5.789.473 euro (per uno straordinario +205%)". Insomma, meno ingressi e stessi incassi: dev'essere il nuovo miracolo italiano di Renzi.
Beh, ad ogni modo fa piacere apprendere che l'Egizio - che dal 2005 ha aumentato gli ingressi del 170%, allora furono 284.893 - sarebbe adesso al settimo posto nella classifica nazionale dei musei (statali? Non statali? Ah, saperlo...) più visitati. Scrivo "sarebbe" perché con la precisione da ragionieri che sciorinano i nostri zuavi, di sicuro ormai c'è solo che Francis è un ministro per caso...
Bonus track 1: il comunicato di Francis
Ad ogni modo vi ricopio per esteso il comunicato "Franceschini, nel 2015 record assoluto per i musei italiani", diffuso alle 12,56 di oggi dall'ufficio stampa del MiBACT.
Il
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario
Franceschini, ha presentato questa mattina al Comitato
permanente del turismo, riunitosi al Collegio Romano, tutti i numeri
dei musei italiani del 2015. “Quello che si è appena concluso - ha detto
Franceschini - è stato l’anno d’oro dei musei italiani. Circa 43
milioni di persone hanno visitato i luoghi della
cultura statali generando incassi per circa 155 milioni di euro che
torneranno interamente ai musei attraverso un sistema premiale che
favorisce le migliori gestioni e garantisce le piccole realtà. Per la
storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre,
un record assoluto per i musei italiani, - ha aggiunto Franceschini - e
anche rispetto al 2014, anno in cui si erano registrati numeri molto positivi, la crescita dei visitatori e degli incassi è
significativa: +6% i visitatori (pari a circa +2,5 milioni);
+14% gli incassi (pari a circa +20 milioni di euro); +4% gli ingressi
gratuiti (pari a circa +900 mila). E non siamo in presenza di una
tendenza internazionale, anzi siamo in controtendenza se si guarda ai
dati usciti sulla stampa estera oggi. In Italia, grazie
anche alle nuove politiche di valorizzazione, prime fra tutte le
domeniche gratuite, gli italiani sono tornati a vivere i propri musei.
Un riavvicinamento al patrimonio culturale - conclude Franceschini - che
educa, arricchisce e rende consapevoli i cittadini
della magnifica storia dei propri territori”.
Nei 25 luoghi della cultura statali presenti in Piemonte nel 2015 gli ingressi sono aumentati
del 10,2% rispetto al 2014 con 1.903.225 ingressi
visitatori che hanno fruttato
10.829.653 di introiti (+61%). Nella top
five al primo posto figurano il Museo Egizio di Torino con 757.961
ingressi (+33,5%) e incassi per 5.789.473 euro (per uno straordinario
+205%), seguito da La Venaria Reale con 555.307 visitatori
e introiti per 3.672.139 euro (+6 %). Al terzo posto sul podio il Polo
Reale di Torino con 307.357 biglietti staccati (+11%) e incassi per
1.146.597 euro (+3%). Seguono il Castello di Racconigi e il Castello di
Agliè con rispettivamente 92.129 e 51.846 visitatori.
Per quanto riguarda l’evento speciale #DOMENICALMUSEO da gennaio a dicembre 2015 sono stati
196.995
i visitatori che hanno approfittato della prima domenica del mese per entrare gratuitamente nei musei statali piemontesi.
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