Le luci danneggiate (foto da "Futura") |
Non credo di essermi perso un granché. Forse stavolta il resoconto della seduta che mi invia l'ufficio stampa del Comune è ancor più divertente della seduta in sé. Io, per dovere di cronaca e di vaudeville, ve lo copio a seguire:
Gli atti di vandalismo dello scorso fine settimana, provocanti il danneggiamento delle Luci d’Artista di piazza Montale alle Vallette sono stati oggetto di un dibattito in Sala Rossa, chiesto dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle, Chiara Giacosa.
A nome della Giunta è intervenuta l’assessore alle Attività culturali (ah, ecco una nuovo definizione: non "assessore alla Cultura", né "assessore alle Fontane", bensì "assessore alle Attività culturali": la sfumatura è interessante, approfondirò quando me ne pungerà vaghezza, NdG) Francesca Leon: “I pannelli dell’opera danneggiati nella notte tra sabato e domenica in piazza Montale sono 14 e saranno sostituiti entro la fine della settimana in corso, per una spesa preventivata di 4-5 mila euro. Con l’occasione evidenzio come l’assessorato sia al lavoro (ve l'ho già detto che stanno sempre al lavoro? NdG) per evidenziare le modalità con le quali animare il quartiere e piazza Montale in occasione delle prossime festività natalizie”.
La richiedente delle comunicazioni, Chiara Giacosa, ha ringraziato l’assessore per la tempestività con la quale è stata programmata la sostituzione delle luci danneggiate.
Il consigliere Fabrizio Ricca (Lega Nord) ha evidenziato la bruttezza (giuro, sta scritto così: "bruttezza". Lol. NdG) del gesto vandalico: “Ma vista l’accoglienza manifestata in piazza Montale durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, difficilmente poteva andare diversamente. Alle Vallette il clima è quello che è, in una periferia abbandonata da chi oggi amministra la città, e usata soltanto come bacino elettorale. Si è promesso tanto, ma l’unica risposta data sono state delle luci a forma di gelato installate nella piazza. Suggerisco alla Giunta di riflettere e di provare a ragionare in un’ottica più ampia per dare maggiore spazio alle periferie in una città rimasta legate alle logiche del centro cittadino. Riguardo le dichiarazioni del dottor Beatrice, credo sia stata un’uscita davvero infelice e sarebbe bene facesse un passo indietro” (e stavo in pensiero, se Ricca non chiedeva le dimissioni di Beatrice, NdG).
Il consigliere del M5S, Massimo Giovara, ha detto: “Trovo triste (adoro questa termine. Triste. Ha annullato ogni svantaggio espressivo, equiparando i titolari di vocabolari da trecento parole ai maestri dell'oratoria, NdG) quando l’opposizione non è mai costruttiva e propositiva, quando dice soltanto ‘non va mai bene niente’. Un'opposizione che dà risalto soltanto a delle banali sassate (ne convengo, le sassate sono banali. Almeno finché non le tirano a te, o a un'installazione d'arte che oltretutto costa un frego, NdG), quando invece in un quartiere difficile è stato rispettato il programma del Movimento, collocando anche delle Luci d’artista”.
Nel suo intervento la consigliera Deborah Montalbano (M5S) ha precisato: “Evidenzio che stiamo parlando di un’iniziativa concordata con il Tavolo Vallette per abbellire la piazza. Nel quartiere è stata apprezzata l’iniziativa di Luci d’Artista, ma non la configurazione dell’installazione con la posa dei coni gelato (ah, ecco, allora avevo ragione io: quella roba non si può vedere, è una puzzonata bell'e buona rifilargliela a quelli delle Vallette, NdG). Le Luci rappresentano un primo interfacciamento con il quartiere, un gesto simbolico. Abbiamo in programma molti progetti per il futuro, ma non c’è dubbio si stia lavorando con difficoltà in quella zona”.
Ha concluso il dibattito Eleonora Artesio (Torino in Comune – La sinistra): “Oggi mi sarei aspettata una discussione su come gli investimenti strutturali di contrasto alle diseguaglianze si avvalgono di più leve, di cui una è la cultura, e di quanto anche aspetti simbolici quali la collocazione delle Luci d’Artista siano, meglio se in processo condiviso, dei segni di illuminazione delle diverse posizioni territoriali e sociali della città; un argomento da parte mia condivisibile. Ma sembra esserci, in realtà, una semplice indignazione alla carta, a seconda della provenienza politica delle nomine in ambito culturale” (quest'ultima non l'ho capita. Ma lo ammetto: da tempo ormai non riesco proprio decifrare il linguaggio della sinistra, NdG).
In conclusione, l’assessore Alberto Unia ha aggiunto: “Condivido la maggior parte dell’intervento della capogruppo Artesio (beato lui che l'ha capita... NdG) e constato che, anche in questa situazione, i cittadini ci insegnano più dell’Aula: abbiamo incontrato negli scorsi giorni i cittadini del Tavolo Vallette, che ci hanno chiesto di rimettere quanto prima le Luci d’artista”.
Bonus track: La ragazza di via Millelire
Applausi. E vi offro anche una bonus track: il link a "La ragazza di via Millelire". Se 'sti volpini, nessuno escluso, anziché sparare minchiate a muzzo se lo riguardassero, o lo vedessero per la prima volta, ne trarrebbero senz'altro un immane giovamento.
Non conoscevo questo film straordinario. Grazie.
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