United Directors of Turin: Nicola Ricciardi, direttore delle Ogr (a sinistra) conversa con Christian Greco, direttore dell'Egizio |
L'unione fa la forza: la doppia mostra dei musei torinesi
Chi ha preferito non tuffarsi nel mare magnum delle fiere e il weekend l'ha passato fuori città, non dimentichi però che rimane aperta, e dev'essere assolutamente visitata, la doppia mostra, alle Ogr e alla Fondazione Sandretto, "Come una falena alla fiamma". Le opere d'arte contemporanea provenienti dalle collezioni della Fondazione Crt, dalla Fondazione Sandretto, dal Castello di Rivoli e dalla Gam fanno da contraltare ai pezzi antichi prestati da Palazzo Madama, dal Mao e in larga parte dal Museo Egizio: e vi garantisco che l'effetto è affascinante, anche per chi come me non capisce un tubo di arte contemporanea. Un bell'esempio di collaborazione fra le istituzioni museali torinesi, per una mostra per molti versi definitiva.The Others e Paratissima: l'importanza delle location
Tra sabato e domenica io ho ancora affrontato le maratone di Paratissima e The Others: entrambe le fiere "alternative" hanno trovato location suggestive e a basso costo - Paratissima all'ex caserma La Marmora, The Others all'ex ospedale Maria Adelaide - e si sono confermate nel loro ruolo di palcoscenico non paludato (beh, neppure Artissima mi è parsa troppo paludata...) e a tratti sorprendente. Personalmente ho preferito The Others: ho trovato proposte che mi sono sembrate più interessanti, di un livello medio superiore a Paratissima, dove l'eccellenza si mescola - a mio modesto avviso fin troppo - con la puttanata. E' il rischio insito in una manifestazione per sua natura aperta e inclusiva: a furia di includere s'include pure il cagnaccio. Ma questo è il giudizio di chi non capisce un tubo di arte contemporanea. E comunque a Paratissima c'era una bella atmosfera frizzante, e tanta gente che aveva l'aria di divertirsi: per cui, viva anche Paratissima. Con una preghiera sommessa: cerchino in futuro di risparmiarci la solita macchietta dell'artista censurato, che poco poco ha sfranto i cojoni.Come ti porto l'arte in periferia
Arte e periferie: la mostra di Barriera in via Crescentino 25 |
Chi ha visto il questionario?
Uscito da Barriera volevo andare a Flat, che tutti mi dicevano bellissima, ma pioveva e non trovavo parcheggio e avevo voglia del fuoco del caminetto. Così sono tornato a casa. Ma a Flat ci sono andati certi amici miei, che mi confermano quanto avevo già notato visitando le altre fiere: neppure i miei amici, normali visitatori di Flat, hanno visto l'ombra di quei famosi "questionari" che - secondo un piano escogitato da Francesca Leon - nel corso del weekend si dovevano distribuire al pubblico di Paratissima, The Others, Flat, Dama, Flashback e Operae, in vista di un accurato studio statistico su "flussi e ricadute" di quelle manifestazioni, nonché di un modesto guiderdone per le fiere che avessero aderito all'operazione.Purtroppo nel corso delle mie peregrinazioni di fiera in fiera non mi sono imbattuto neppure una volta in questionari di sorta, in nessun luogo e in nessun lago; non ne ho ricevuti, non ne ho trovati né all'ingresso né all'uscita, né mi è capitato di scorgerne nelle mani di altri visitatori. Sarà che sono distratto, e pure sfortunato: e me ne dispiace, perché adoro compilare i questionari. Se c'è qualcuno che l'ha ricevuto, il benedetto questionario, me lo segnali: non avendo potuto dare le risposte, mi interesserebbe almeno sapere com'erano le domande.
Io ho visitato Flashback e l'ho molto apprezzata.
RispondiEliminaTrovo particolarmente riuscito l'accostamento fra antico e contemporaneo, se non altro aiuta molto a non annoiarsi su un solo stile, anzi, vitalizza non poco il tutto. Per questo stesso motivo immagino che la mostra alle OGR possa essere altrettanto interessante.