Passa ai contenuti principali

POLO DEL NOVECENTO: 57 MILA PRESENZE NEL 2017

Sergio Soave, presidente del Polo
Ricevo e volentieri pubblico una comunicazione inviata dall'ufficio stampa del Polo del 900 in cui si dà conto dell'attività e dei risultati nel 2017. Scorgo sotto traccia l'urgenza di ribadire l'importanza del Polo, e la molteplicità delle sue attività, in un momento cruciale per l'istituzione, che, inaugurata ad aprile del 2016, è già vittima delle inadempienze della politica: come vi ho riferito in un post del 25 gennaio, adesso la speranza è che il Comune accetti di versare tutto il contributo previsto per il 2018, oltre a ripianare quello del 2017 finora riconosciuto per meno di due terzi. 
Con questi dati il Polo spera di far capire a lorsignori di non essere un ripostiglio per polverosi intellettuali e libri tarlati, bensì un luogo di cultura vivo, attuale e necessario.

Sono state circa 57 mila le presenze complessive al Polo del 900 nel corso del 2017, di cui 19 mila le presenze nelle sale lettura, più di 12 mila gli studenti coinvolti e ulteriori 19 mila partecipanti alle iniziative e alle mostre temporanee. 

Il centro culturale aperto alla cittadinanza, e inaugurato nell’aprile del 2016, ha visto crescere progressivamente la partecipazione dei cittadini ai servizi di lettura, biblioteca, archivio, museo, alle attività didattiche, agli eventi e alle molte iniziative dei 19 enti culturali che lo compongono.
"È un segnale importante - ha commentato Sergio Soave, presidente della Fondazione Polo del 900 - che dimostra come le persone abbiano bisogno di luoghi di aggregazione, di cultura, aperti al dialogo, al confronto ma anche all’apprendimento, allo studio e alla ricerca. L’obiettivo del Polo è proprio questo: essere un centro di accoglienza culturale, dove la cultura non si propone ma si fa, in comunità, assieme alle persone". 
Non solo presenze fisiche ma anche gradimento virtuale, online. Il Polo del 900 nel corso degli ultimi mesi del 2017 ha riattivato i propri canali social (Facebook, Instagram e Twitter), il sito internet e la newsletter con l’obiettivo di proporre una comunicazione a più linguaggi rivolta sia al pubblico di appassionati sia ai nuovi pubblici che il Polo vuole raggiungere.
Ecco nel dettaglio la stima delle presenze per ogni singola attività.
Le attività didattiche proposte per l’anno scolastico 2016/2017 hanno coinvolto 12.410 studenti delle scuole di ogni ordine e grado e 352 insegnanti. 40 tra laboratori didattici, cicli di incontri, lezioni frontali e singoli appuntamenti, 301 visite guidate, 111 percorsi sul territorio, 1 concorso creativo, 4 kit didattici, 3 corsi di formazione, progetti di Alternanza Scuola Lavoro e di didattica digitale. Le altre attività educative del Polo hanno coinvolto 1.384 persone adulte.
La partecipazione alle iniziative e mostre nel 2017 ha raggiunto le 19.838 presenze. Le iniziative proposte sono state 418 di cui 360 al Polo (una al giorno) e 58 sul territorio: 183 incontri, 28 proiezioni cinematografiche, 28 spettacoli teatrali e musicali, 73 convegni e conferenze. 
Il Polo ha totalizzato 4.300 ore annue di apertura al pubblico, di cui 2.425 ore di eventi, incontri, riunioni. 
Che cosa è il Polo. Il Polo del 900 è un nuovo centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. A Torino, ospitato nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari, il Polo del 900 si articola nei palazzi di San Daniele e di San Celso che, in più di 8.000 mq. accolgono un museo, spazi per eventi, mostre e performance, una biblioteca, aule per la didattica, un’area bimbi, sale conferenze, un cinema all’aperto e un minicinema. Il Polo del 900 è co-progettato e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte e, attualmente, qui trovano casa 19 Enti Partecipanti che rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, economica e culturale del Novecento e nella salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà. In un unico luogo il Polo accoglie e racconta il  Novecento grazie ai 9 chilometri di archivio e ad una biblioteca sempre aperta, propone molteplici occasioni di confronto e approfondimento, e offre consulenze specialistiche per esplorare 300mila libri, 200 periodici correnti, un’emeroteca storica, 130 mila fotografie, 21 mila manifesti, 53 mila audiovisivi, 400 mila documenti digitalizzati. 

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...