Passa ai contenuti principali

SALONE DEL LIBRO: TRANQUI, TUTT'APPOSTO...

La direttrice del Circolo Maurizia Rebola e la sua fida pard Francesca Vittani si contendono il direttore del Salone Nic Lagioia
Da qualche giorno girano brutte voci sul Salone del Libro: in particolare sull'organizzazione logistica che, dicono, è in abissale ritardo, anzi, non è neppure cominciata. 
Sai che novità: ormai l'emergenza è prassi, ogni anno a settembre scoppiano i casini e soltanto verso gennaio bene o male trovano una quadra e si mettono al lavoro. 
Un paio di settimane fa m'è capitato di fare due chiacchiere con Maurizia Rebola, la direttrice del Circolo dei Lettori, che quest'anno s'è beccata la responsabilità grossa dell'organizzazione: a lei tocca il Salone vero e proprio, mentre la Fondazione Cultura di Angela Larotella deve occuparsi del Salone Off e della programmazione musicale. 
Maurizia mi è sembrata ragionevolmente tranquilla e fiduciosa. Mi ha anche spiegato come si sono sistemati: con Larotella, negli uffici dell'assessorato alla Cultura in via San Francesco da Paola, ci sono il vicedirettore del Salone Marco Pautasso e il responsabile per la musica Pierumberto Ferrero; e presto si trasferirà da piazza Bernini in via San Francesco da Paola anche il resto dello staff della liquidata Fondazione per il Libro, che è passato a lavorare con la Rebola e il Circolo. Quanto al direttore Lagioia, lui al Circolo in pratica ci abita, sta al piano di sopra e se gli comoda può anche scendere in pantofole. E insomma, a sentire Maurizia non mi è sembrata una situazione da allarme rosso. D'altronde non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Anche l'anno scorso i bandi per la fornitura dgli stand preallestiti e per la gestione del comparto logistico e tecnico vennero pubblicati soltanto a febbraio inoltrato.
Ad ogni modo, per zittire le malelingue ieri a tarda sera il felpato portavoce dell'ex Fondazione per il Libro Nicola Gallino ha diramato un rassicurante proclama alla nazione che vado senz'indugio a pubblicare:

È al lavoro la nuova squadra che sta preparando il 31° Salone Internazionale del Libro e che vede unite nella Cabina di Regia - a consolidare la storica compagine del Salone di Torino - la forza di due solide istituzioni attive in campo culturale come il Circolo dei lettori e la Fondazione Cultura Torino, assieme ai rappresentanti dell’Associazione Editori Amici del Salone di Torino.
Con la presidenza di Massimo Bray, alla riunione odierna della Cabina di Regia hanno partecipato il vice-presidente Mario Montalcini, il segretario generale Michele Petrelli (anche in rappresentanza della Regione Piemonte) e il direttore editoriale Nicola Lagioia; il presidente del Circolo dei lettori Luca Beatrice e la direttrice Maurizia Rebola; l’assessore
(il testo originale dice "assessora", ma proprio nun se pò vedè, NdG) alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon e la segretaria generale della Fondazione Cultura Torino Angela Larotella; e Isabella Ferretti per l’Associazione Editori Amici del Salone di Torino (è la cabina di regia più affollata della storia delle cabine di regia: mancano soltanto Paco Penha, il Grinch, el Pibe de Oro e Mazinga, NdG).
I lavori per l’organizzazione del Salone 2018 procedono in linea con le tempistiche della scorsa edizione (questo per zittire le voci allarmistiche, NdG). Fin dal giorno successivo alla chiusura della 30a edizione il direttore Nicola Lagioia sta costruendo assieme agli editori, i collaboratori e le due Fondazioni culturali il programma editoriale. La 31a edizione del Salone Internazionale del Libro sarà svelata martedì 27 febbraio alle 11.30 al Museo Nazionale del Cinema, nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana (e anche qui più o meno siamo nei tempi consueti: l'anno scorso la presentazione fu il 22 febbraio, mentre nel 2016 si tenne il 19 gennaio, mentre in passato, quando ancora a settembre non scoppiava l'ormai tradizionale merdone, se la prendevano persino più comoda, e il Salone lo presentavano placidi placidi a metà aprile, NdG)
La Cabina di Regia ha confermato i grandi progetti che hanno contribuito a far superare alla scorsa edizione ogni record di pubblico in trent’anni di storia della manifestazione. In dirittura d’arrivo anche la pubblicazione dei bandi di gara per i più importanti aspetti organizzativi (come volevasi dimostrare, NdG).
In parallelo, procede a ritmo serrato l’impegno del presidente della Regione Sergio Chiamparino e del sindaco (il testo originale dice "la Sindaca della Città di Torino" ma pure questo nun se pò vedè, NdG) Chiara Appendino per arrivare, entro l’inizio del prossimo Salone, alla costituzione della cosiddetta «newco»: il nuovo soggetto cui sarà affidato il compito di promuovere e sviluppare il Salone dall’edizione 2019 in poi (e questo sarà il prossimo merdone che ci terrà allegri per tutta l'estate e l'autunno 2018, i nostri zuavi si scanneranno per decidere chi comanda e sul nome del presidente della "newco" ci godremo spettacoli filodrammatici danzanti che neppure al Cirque du Soleil: adesso molti danno per favorita Maurizia Rebola, ma la strada è lunga e la Dakar al confronto è una gitarella fuori porta. NdG)

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da