Passa ai contenuti principali

MUSEI DI FERRAGOSTO, BENE ANCHE I REALI

In aggiunta ai dati sul primo ponte ferragostano (quello da sabato 10 a giovedì 15 agosto) ecco le performance di alcuni musei torinesi nel secondo ponte, da giovedì 15 a domenica 18.
Bene i Musei Reali, con 7.636 visitatori in quattro giorni: picco di affluenza giovedì 15, con 2.889 biglietti di ingresso staccati, complice anche l’iniziativa Happy hour, che per tutta l’estate, una volta a settimana, consente l'ingresso gratuito dalle 17 alle 19. L'anno scorso i visitatori erano stati 8.468 (compresi i 1.630 della mostra sulla natura morta nella pittura spagnola cui si accedeva cn un biglietto a parte), ma calcolati nell'arco di sei giorni, da venerdì 10 a mercoledì 15.
Buono anche il risultato dei tre della Fondazione Torino Musei che nei quattro giorni dal 15 al 18 registrano un aumento rispetto al 2018, con 14.016 visitatori (Gam 4001, Mao 3085, Palazzo Madama 6930). Nel 2018 da mercoledì 15 a domenica 19 (5 giorni) i visitatori furono 10.546 così suddivisi: Gam 1.909, Mao 2.718, Palazzo Madama 5.919.
E anche il Castello di Rivoli mette a segno un corposo aumento delle presenze (+30%) passando nel weekend di Ferragosto dai mille ingresso del 2018 ai 1.300 di quest'anno, nello stesso periodo.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la