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ACCORDO AL REGIO, TUTTI CONTENTI. MA NELLA MERDA NON CI SIAMO FINITI PER CASO


La notizia di oggi, nella tragicommedia del Regio, è che è stato siglato un accordo tra il commissiario straordinario e i sindacati. Non so se sia un buon accordo, e per chi. Comunque ricalca grosso modo quanto s'era detto i giorni scorsi: in particolare gli ammortizzatori sociali per i quindici lavoratori precari il cui contratto a tempo determinato non sarà rinnovato, con il ricorso anche al part-time e al "bacino di compensazione" (in pratica, l'impegno di rivolgersi prima a loro, quando gli spettacoli riprenderanno e serviranno determinate figure professionali)
. Altri venti contratti a tempo determinato verranno invece confermati per un anno.
In attesa di vedere il testo completo dell'accordo, mi limito a riportare il comunicato diffuso or ora delle organizzazioni sindacali del Regio:
"Nella giornata del 26 novembre le OO.SS. SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL hanno siglato un accordo con il Commissario Straordinario e il Direttore Generale del Teatro Regio di Torino utile per il rilancio e dell’istituzione patrimonio della Città di Torino e della Regione Piemonte. L’impostazione dell’accordo è volta sia alla salvaguardia dell’occupazione sia al preservare le altissime qualità e professionalità artistiche presenti nella Fondazione, il cui ruolo nel tessuto culturale del Paese, soprattutto in questi momenti molto difficili, può e deve essere fondamentale. L’accordo prevede, a fronte di un dichiarato esubero di figure professionali con contratti a tempo determinato in scadenza, di salvaguardare la maggior parte di essi con formule che prevedono l’utilizzo di ammortizzatori sociali e di utilizzo del part-time. Per i lavoratori i cui contratti scadono alla fine dell’anno e per i quali non è possibile un rinnovo, è stato predisposto un bacino di compensazione dal quale il Teatro attingerà prioritariamente nel momento in cui riprenderà la produzione artistica convenzionale.
Per quanto concerne l’Orchestra e il Coro verranno predisposti bandi di concorso utili alla dotazione organica necessaria alla produzione artistica.
Tale impostazione, contestualizzata nel momento storico che vede la chiusura dei teatri e dei luoghi di produzione culturale, unito alla situazione di commissariamento, risulta essere molto riguardosa e orientata a un approccio innovativo nell’ambito delle Fondazioni Lirico Sinfoniche del Paese.
Le organizzazioni Sindacali si esprimono positivamente per questo confronto molto articolato e difficile, risultato di un percorso comune intrapreso insieme ai lavoratori e con la Direzione della Fondazione Teatro Regio di Torino.
I lavoratori in Assemblea Plenaria, oggi si sono espressi con il 77,3% dei voti favorevoli, l’8,4% non favorevole e il 14,3% si è astenuto.
Questo è l’inizio di un processo che porterà il Teatro ai successi del passato. 
Va bene. Vorrei condividere tanto ottimismo, ma basta che siano contenti. Intanto c'è chi giubila e manda in giro l'immancabile commento compiaciuto: “L’accordo siglato tra le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fials-Cisal e la Fondazione Teatro Regio segna un momento importante per il presente e il futuro dell’ente lirico torinese. Un’intesa raggiunta attraverso una contrattazione condotta nel segno della consapevolezza e della responsabilità, che ha visto impegnate tutte le componenti del Teatro. Il nostro ringraziamento va ai lavoratori e alle lavoratrici del Teatro Regio, alle organizzazioni sindacali, al commissario straordinario Rosanna Purchia e al direttore generale Guido Mulé, che sono riusciti a condividere un percorso difficile e delicato e a individuare una soluzione che ha consentito di coniugare il rispetto della dignità dei lavoratori e le necessità del piano di risanamento dell’ente”. Lo dichiarano la sindaca Chiara Appendino e l’assessora alla Cultura, Francesca Leon, a commento dell’accordo siglato da organizzazioni sindacali, commissario straordinario e direttore generale del Teatro Regio.
E se lo dicono loro due... Sarà una figata di accordo.

Il mio comunicato

Ma visto che tutti vanno di comunicati, un comunicato lo faccio anch'io. Desidero comunicare a tutti - e quando dico tutti intendo proprio tutti tutti - che in questa situazione di merda il Regio non ci è finito per volere divino o scherzo del fato crudele, bensì per gli errori, le omissioni, le infingardaggini, le distrazioni, la supponenza, l'arroganza, la strafottenza, l'opportunismo, l'egoismo, la neghittosità, la leggerezza, la faciloneria di tanti e tanti topolini che - ciascuno nel suo piccolo o nel suo grande, da una poltrona o da uno sgabellino - hanno contribuito al disastro. Ecco, quei topolini dovrebbero vergognarsi, e piantarla lì di rimpallarsi le colpe. Nessuno, da solo, sarebbe riuscito ad affossare il Regio. Insieme, e dai e tira, alla fine ce l'hanno fatta. Complimentoni.
Comunico di conseguenza che, d'ora in poi, i so-tutto-io che sanno solo far danni sono pregati di astenersi: hanno già dato, può bastare.

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