Il giorno dell'illusione: è il 16 settembre e l'intero cucuzzaro in maschera annuncia che BD si farà a primavera |
La notizia è che la settima edizione di Biennale Democrazia si farà a ottobre 2021, anziché a marzo come annunciato due mesi e mezzo fa in speranzosa conferenza stampa.
Ovvero: un po' di sano realismo, finalmente. Tra l'altro, mi ero posto il problema giusto qualche giorno fa: riferivo sul Corriere che i vertici del Salone del Libro al momento confermavano le date di maggio, ma che l'eventualità di un rinvio non si poteva escludere a priori. Basti dire che a Milano hanno già deciso di rimandare a settembre il Salone del Mobile.
Con buona pace degli ottimisti, dei negazionisti e degli altri begli spiriti, immaginare una primavera 2021 covid free appare oggi quantomeno azzardato. E comunque è confermato che Biennale Democrazia 2021 verrà anticipate da una serie di eventi on line: quelli, almeno, sono sicuri.
Ad ogni modo - precisa il comunicato odierno - "Biennale Democrazia non vuole mancare al suo tradizionale appuntamento in primavera: in collaborazione con il Polo del '900, da marzo a giugno proporrà una serie di incontri in diretta streaming di avvicinamento alla nuova edizione in continuità con i temi dei percorsi formativi proposti alle scuole superiori che stanno rispondendo con grande entusiasmo: 1) Città; 2) Changes. Cambiamenti; 3) Contare nel mondo. Il diritto di essere contati; 4) Work in progress? Passato, presente e futuro del lavoro.
A questi si aggiunge un evento di apertura realizzato con il Politecnico di Torino".
Al "grande entusiasmo" delle scuole superiori seguono nel comunicato odierno le solite sbrodolate e superflue dichiarazioni di pinche e pallini assortiti. Ve le risparmio, ok?
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