Francesco Tiradritti |
Ovviamente il gran rifiuto ha fatto incazzare tantissimo quelli della Regione, lesi nella loro maestà: il presidente del Consiglio regionale Allasia (Lega) ha annunciato che chiederà chiarimenti all'Egizio, mentre il vivace Marrone (FdI), assessore agli Affari Legali, è già pronto a mobilitare gli avvocati. Tiradritti era stato indicato da Forza Italia e il centrodestra unanime lo aveva sostenuto.
In effetti Tiradritti - diversamente dal suo predecessore Daniele Goglio - è un egittologo di un certo valore. Ma forse sta proprio lì il problema: di egittologi all'Egizio ce n'è in abbondanza, cominciando dal direttore Greco e continuando con i vari curatori. Il CdA è un organo amministrativo: e dunque servirebbero, semmai, persone competenti in materie economiche, amministrazione e gestione aziendale e quant'altro.
A mio avviso, Christillin teme che fra Greco e Tiradritti si crei la classica situazione da due galli nel pollaio. Prospettiva tutt'altro che remota se è vero, come si dice, che il Tiradritti ha un caratterino piuttosto puntuto. Per dirsela chiara: lo scenario che preoccupa Christillin è un mancato direttore che rientra dalla finestra e tenta di fare il direttore seduto sulla poltrona di consigliere d'amministrazione. Le scintille sarebbero garantite, e alla lunga Greco potrebbe rompersi le palle e decidere di togliere il disturbo: a lui le offerte non mancano, e sono tutte di primissima scelta. A noi, come al solito, resterebbero le scartine.
Il ragionamento mi sembra piuttosto semplice, e come ci sono arrivato io potevano arrivarci anche i genii regionali: e invece, tra tutti i coboldi fedelissimi che hanno sottomano, proprio un egittologo, e pure rivale di Greco, sono andati a scegliere. Magari pure convinti di fare il bene dell'Egizio. Massì, avranno pensato nella loro beata insipienza, l'altra volta abbiamo mandato un barista, ma stavolta facciamo bella figura e mandiamo un egittologo.
Ecco, questo è il vero problema delle nomine politiche nelle fondazioni culturali. Le povere stelasse della politica non ci capiscono un cazzo, e si muovono come tanti elefanti in un negozio di cristallerie, facendo danni persino le rare volte che credono di fare la cosa giusta.
Commenti
Posta un commento