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ORCHESTRA RAI, NAZIONALE MA NON SUL PODIO

Robert Treviño, nuovo direttore ospite principale dell'OSNR
L'Orchestra Sinfonica Nazionale  Rai resta senza un direttore principale di ruolo. Almeno per il momento. Ieri infatti è stata annunciata la nomina del trentasettenne americano d'origini messicane Robert Treviño a direttore ospite principale per i prossimi tre anni, mentre Fabio Luisi, che sembrava destinato a succedere James Conlon (direttore principale dal 2016 al 2020), alla fine ha accettato 
l'offerta della NHK Symphony Orchestra di Tokyo, di cui sarà direttore principale a partire da settembre. A Torino, quindi, l'hanno nominato direttore emerito (come dire "onorario"), con l'impegno a dirigere tre-quattro concerti all'anno. Stasera alle 20 Luisi sarà sul podio dell'Auditorium Toscanini per il primo concerto della OSNR aperto al pubblico dopo le chiusure dei teatri per l’emergenza sanitaria. La serata, accessibile a un massimo di 200 persone, sarà anche trasmessa in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Quanto a Treviño, come direttore ospite principale salirà sul podio della OSNR tre volte l’anno ed effettuerà anche tournée all’estero.
Con la mancata nomina di Luisi a direttore principale sfuma la possibilità di vedere per la prima volta in quel ruolo un italiano. Dal 1994, quando è l'ensemble è nato dalla fusione delle precedenti quattro orchestre nazionali della Rai, i direttori principali (senz'altro di qualità e apprezzati dal pubblico) sono stati Rafael Frühbeck de Burgos (dal 2002 al 2007), Juraj Valčuha (dal 2009 al 2015) e James Conlon dal (2016 al 2020). Dal 1996 al 2002 Eliahu Inbal è stato direttore onorario, mentre dal 1998 al 2011 Jeffrey Tate è stato prima direttore ospite principale fino al 2001, e quindi direttore onorario; l'unico italiano, Gianandrea Noseda, ha ricoperto il ruolo di direttore ospite principale dal 2003 al 2006.
Insomma, l'Orchestra della Rai è sì nazionale, ma non sul podio.

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