Il Salone del Libro è formidabile. Il suo genetico cupio dissolvi non s'arresta davanti a nulla, neppure a fronte dell'ennesimo trionfo: la trentunesima edizione si è chiusa ieri in un tripudio di applausi e record, e già oggi le convulsioni riprendono, indicando agli stolti la strada segnata che prima o poi li condurrà alla dissoluzione. Tipo "Final destination", però più trash.
Fanno tenerezza, il buon Daniele Valle e l'impetuso Luca Cassiani, rispettivamente presidente e membro della Commissione cultura della Regione, che s'incazzano perché Chiarabella s'è pappata il Salone del Libro con l'attivissima acquiescenza del Chiampa, come racconto nell'articolo di oggi sul Corriere, e come d'altronde si sapeva da mo', e avevo ampiamente preannunciato in più e più occasioni.
Valle e Cassiani proclamano che "per il Partito Democratico non è accettabile che la Regione, principale contributore della manifestazione, si riduca a mero finanziatore, senza un coinvolgimento in prima persona".
Come, non è accettabile? Non sarà accettabile per il Pd, ma è accettabilissimo per il Chiampa, che infatti rintuzza i due incazzati a stretto giro di posta. Lui ha messo a punto la scaltra strategia per rifilare alla ragazzuola il badò del Salone, e ci tiene a non farsi rompere le uova nel paniere. Pace se Valle e Cassiani s'incazzano. E pace se ieri, alla conferenza stampa di chiusura del Salone, la povera Antonellina Parigi ci aveva la faccia di una che sta a un funerale, nella parte del morto. L'Antonellina non dichiara manco la sua età, a questo punto: ma si vede lontano un miglio che l'epilogo della guerra di conquista sferrata da Chiarabella con l'appoggio della quinta colonna chiamparinesca le è rimasta sullo stomaco come una bagna cauda a Dracula.
Un resumé: gli articoli per il Corriere, a futura memoria
Vabbé, abbiamo davanti un altro anno di circo. E, come canta la Mannoia, i conti già fatti non tornano mai, il tempo non torna più, e quello che adesso hai domani non lo vorrai.In attesa delle venture e certissime esibizioni di topi volanti e mangiafuoco, io mi occupo di riordinare il recente passato, in attesa dello splendido futuro. Quest'anno ho scritto un pezzo al giorno per il Corriere: troppo sforzo per un pigro, mica potete pretendere che scrivessi pure sul blog. Adesso, però, raccolgo in un unico post i link dei principali articoli della settimana salonistica. Non mi aspetto che li leggiate, mi auguro abbiate di meglio da fare. Serve a me, così me li tengo comodi comodi in archivio: vedrete che torneranno utili, presto o tardi - più presto che tardi - quando si verificherà quello che negli articoli ho previsto. Non perché io sia un veggente: bensì perché lorsignori sono spiriti semplici e prevedibili.
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