E' davvero un momentaccio, per nominare un direttore a Torino. Sembra destino: in ogni occasione tutto si incasina. Il pasticciaccio del Museo del Cinema è ancora caldo caldo: e Luca Beatrice, stoppato a un passo dalla direzione a favore di Mimmo De Gaetano, sta ancora esaminando gli atti del bando - in particolare i curricula dei candidati - per verificare se l'intera procedura si sia svolta regolamente. Ma intanto l'ombra dei ricorsi grava anche sulla scelta del prossimo direttore dell'Accademia Albertina, che dovrà prendere il posto di Silvio Bitonti.
Il 30 ottobre il corpo docente dell'Albertina andrà al voto per la terza volta, e dovrebbe essere quella buona per il candidato unico Edoardo Di Mauro, già vice di Bitonti, che nelle prime due votazioni non ha raggiunto il quorum di 28 preferenze, ovvero la metà più uno degli aventi diritto. Al terzo tentativo non c'è più il quorum, basterà la maggioranza semplice.
Sono rimasti fuori gli altri due aspiranti: Luisa Valentini, che insegna Plastica Ornamentale, e il docente di Pittura Giuseppe Leonardi, che è stato responsabile di Villa Capriglio. Due artisti, a differenza di Di Mauro, che è un critico e curatore molto noto a Torino per l'originale esperienza del Mau, il Museo d'Arte Urbana del borgo Campidoglio. Valentini e Leonardi sarebbero l'espressione del malumore degli insegnanti-artisti che preferirebbero un artista alla guida dell'Accademia. La commissione di valutazione curriculare (formata da due docenti interni e un membro esterno) li ha però esclusi perché privi di uno dei requisiti previsti dal bando: avere già diretto un museo o una galleria. I due hanno protestato, sostenendo che alcune loro esperienze professionali equivarrebbero a una direzione. La commissione li ha riammessi, invitandoli a presentare nuovi documenti che suffragassero le loro tesi. Ma anche il secondo "esame" ha confermato la convinzione dei commissari: ad esempio, è quantomeno controverso considerare "un museo" quella che è stata la travagliata Villa Capriglio.
Va segnalato che anche nelle due precedenti elezioni andate a vuoto, benché non candidati, Leonardi e Valentini hanno ottenuto rispettivamente 9 e 3 voti di protesta. E non è del tutto escluso che almeno uno dei due esclusi decida di presentare ricorso.
Il 30 ottobre il corpo docente dell'Albertina andrà al voto per la terza volta, e dovrebbe essere quella buona per il candidato unico Edoardo Di Mauro, già vice di Bitonti, che nelle prime due votazioni non ha raggiunto il quorum di 28 preferenze, ovvero la metà più uno degli aventi diritto. Al terzo tentativo non c'è più il quorum, basterà la maggioranza semplice.
Sono rimasti fuori gli altri due aspiranti: Luisa Valentini, che insegna Plastica Ornamentale, e il docente di Pittura Giuseppe Leonardi, che è stato responsabile di Villa Capriglio. Due artisti, a differenza di Di Mauro, che è un critico e curatore molto noto a Torino per l'originale esperienza del Mau, il Museo d'Arte Urbana del borgo Campidoglio. Valentini e Leonardi sarebbero l'espressione del malumore degli insegnanti-artisti che preferirebbero un artista alla guida dell'Accademia. La commissione di valutazione curriculare (formata da due docenti interni e un membro esterno) li ha però esclusi perché privi di uno dei requisiti previsti dal bando: avere già diretto un museo o una galleria. I due hanno protestato, sostenendo che alcune loro esperienze professionali equivarrebbero a una direzione. La commissione li ha riammessi, invitandoli a presentare nuovi documenti che suffragassero le loro tesi. Ma anche il secondo "esame" ha confermato la convinzione dei commissari: ad esempio, è quantomeno controverso considerare "un museo" quella che è stata la travagliata Villa Capriglio.
Va segnalato che anche nelle due precedenti elezioni andate a vuoto, benché non candidati, Leonardi e Valentini hanno ottenuto rispettivamente 9 e 3 voti di protesta. E non è del tutto escluso che almeno uno dei due esclusi decida di presentare ricorso.
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