Stamattina la Commissione cultura del Comune ha visitato la mostra di Lichtenstein alla Gam, per salutare e ringraziare per il lavoro svolto il direttore uscente della Gam Danilo Eccher, il cui incarico, in scadenza a fine anno, non è stato rinnovato. Il presidente della Commissione, Luca Cassiani, non nasconde il suo apprezzamento per Eccher, e in un tweet definisce "grave errore" lasciarlo andare via. In effetti, Eccher se ne va malvolentieri, e senza un successore designato. Lo stato dell'arte contemporanea a Torino appare assai confuso. Eccher alla Gam non sarà sostituito da un nuovo direttore: è stato infatti deciso di unificare le direzioni di Gam e Castello di Rivoli, come primo passo della convergenza dei due musei in quella Superfondazione di cui si parla - a livello di assessori -almeno dal 2011, finora senza concreti esiti. Il "doppio direttore" non è ancora stato scelto, il bando è aperto fino al 14 gennaio. Ma soprattutto gli aspetti pratici della "fusione" sono in alto mare. "Ha fatto più in fretta Marchionne a fondere Fiat e Chrysler" dice il perfido Cassiani. Al di là dei gusti personali c'è uno studio, finora riservatissimo, commissionato dalla Compagnia di San Paolo (che fianzia generosamente il sistema museale torinese). Dallo studio risulterebbe che l'unificazione tra Gam e Rivoli nella cosiddetta "Superfondazione" presenta in realtà numerose criticità irrisolte. E porterebbe un risparmio minimo: una riduzione dei costi dello 0,2%, a fronte di controindicazioni come la perdita di identità dei due musei e i problemi connessi ai diversi contratti dei dipendenti delle due istituzioni.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
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