Il geniale manifesto e l'azzeccato slogan di "Torino incontra Berlino" |
In effetti mi sono sentito in imbarazzo vedendo per strada i manifesti "promozionali" di "Torino incontra Berlino".
Una frase fuori contesto
Che slogan sono andati a scegliere, i segugi della pubblicità? "Ich bin ein Berliner": io sono un berlinese. Di per sé è anche suggestiva, ma onestamente non appartiene ai momenti più belli di Berlino: fu infatti pronunciata dal presidente americano Kennedy il 26 giugno del 1963, nel momento peggiore della Guerra Fredda, come risposta alla costruzione del Muro da parte dei sovietici e dei loro vassalli dell Germania Est. Kennedy la inserì nel suo discorso ufficiale durante la visita a Berlino Ovest per esprimere il suo sostegno ai cittadini della parte occidentale della città, i quali si ritrovavano in prima linea nello scontro fra le due superpotenze. A riprenderla oggi, fuori contesto, nel migliore dei casi la frase non significa nulla. E nel peggiore rischia di suscitare bruttissimi ricordi ai berlinesi di oggi che si trovassero a passare per Torino, e che certo non vorrebbero, loro, essere i berlinesi di quel tempo là.A meno che non sia un annuncio per noi torinesi. Tipo per farci capire che dopo la pedonalizzazione di via Roma ci troveremo la città divisa in due.
E comunque pensateci bene, prima di citare a muzzo: fosse mai che a qualche genio creativo venisse la bella idea di scegliere "Il lavoro rende liberi" come slogan per un convegno sul pubblico impiego.
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