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L'eroico Nino Battaglia si lascia dirigere da Anne Fontaine pur di intervistarla. Ma la Rraiderroma se ne sbatte del Tff |
Chi ieri sera, attorno all'ora di cena, si fosse aggirato impavido per i telegiornali nazionali della Rai avrebbe appreso notizie fondamentali: tipo che una signorina d'incerto talento che ha vinto non so quale talent (
Tg1); o che in Ruanda è apparsa la Madonna (
Tg2); o addirittura - scooppone dell'ultima ora - che in un'oscura località italiana (
guardatevi il servizio, dal minuto 30': l'inviata ostinatamente si astiene dal pronunciare la parola "Torino") un posto chiamato "Mole Antonelliana" ospita una mostra dedicata a Sergio Leone (Tg3). Di sicuro, però, il malcapitato telespettatore ieri sera non ha saputo dai principali tiggì della Rraiderroma che a Torino - casualmente, la località della mostra su Leone -
c'è stato un festival cinematografico. Men che meno, chi lo ha vinto. Aggiungo che quello del Tg3 è l'atteggiamento più irritante: già che c'erano, non gli cascava certo l'ernia ad accennare almeno
en passant che combinazione a Torino, oltre alla mostra di Leone, c'era pure un Festival.
Torino non esiste, non ci sono bagascioni
Come al solito, offende il contrasto fra il sostanziale disinteresse della Rraiderroma verso il Tff e la spasmodica attenzione con la quale la stessa Rraiderroma segue la Cinecafonata Romana (scusate, ma mi rifiuto di definire "Festival"
la costosissima sagra della porchetta da multisala di periferia che li regazzi de sta Rroma bella chiamano pomposamente "Festival Internazionale del Film").
La minuziosa copertura del tiggì regionale - onore all'impavido Nino Battaglia, l'Enrico Toti dell'informazione cinematografica sempre pronto a lanciare il microfono al di là dell'ostacolo - non basta a risarcire Torino del silenzio pressoché tombale della Rraiderroma. Capisco i loro problemi:
al Tff è ardua impresa scovare qualche bagascione imbellettato da intervistare a favore di telecamere; ma un minimo d'attenzione in più per il nostro Festival non avrebbe sconvolto l'impaginazione dei loro preziosi telegiornali, considerate le cazzate che ci ficcano dentro ogni sera che dio manda in terra.
Oscurati dalla Madonna
La questione del
colpevole disprezzo della Rraiderroma per il Tff era stata affrontata lo scorso anno: l'allora assessore Coppola, in particolare, si era sbattuto assai,
chiedendo al direttore generale della sullodata Rraiderroma, Gubitosi, di dare al Tff una copertura più seria.
E qualche risultato s'era visto. Stavolta nessun politico s'è preso la briga di ricordare ai culi di pietra della Rraiderroma che a Torino il Festival lo facciamo ogni anno: e così, gli affaticati cervelli di lorsignori lo hanno rimosso. O meglio, se ne sono ricordati soltanto per rifilarci
il cinepanettone prodotto da RaiCinema. Però - con tutto che il dirigente Rai Maurizio Braccialarghe dovrebbe conoscere i suoi polli - non incolpo i nostri pubblici amministratori di non aver stressato quelli della Rraiderroma: in un Paese appena normale, non dovremmo essere noi a ricordare al servizio pubblico le
notizie meritevoli d'attenzione. Semmai l'esatto contrario. Ma per la
Rraiderroma un
Festival serio, importante e
amato dal pubblico, se si svolge a Torino non vale nulla. Molto meno, comunque, non soltanto della Cinecafonata di casa loro, ma anche delle apparizioni della Madonna in Ruanda.
caro Gabo, due pesi, tante misure.
RispondiEliminaIl giorno prima le sbrodolature catodiche su Torino 2015 Capitale Europea dello Sport erano finite fuori dal vaso: le hai colte?
Sul TFF hai ragione (ma chi lo sapeva, ad es, che vi era una rubrica su RAI1 'round & off midnight?). Ogni festival ha un suo direttore della comunicazione... e tu sai che qualcuno ha avuto il benservito...
Ti leggo sempre con interesse e mi piacerebbe chiamarti "ilgabospia della Mole" (non male, vero?)
un saluto cordiale
Grazie, ma Gabo e basta andrà benissimo...
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