David Trueba sabato 6 presenta il suo film "Vivir es facil con lo ojos cerrados" |
Un taglio drammatico
Non se l'abbiano a male gli altri. Tff, Tglff e Ambiente sono tutti belli e degni e necessari. Però Sottodiciotto è unico e preziosissimo proprio in virtù della sua ragion d'essere: è un festival che si rivolge al nostro futuro, ai cittadini e agli spettatori di domani. Ai ragazzi cui spetterà l'ingrato, faticoso compito di ricostruire sulle macerie, quando questo lungo e triste inverno della nostra vita finirà - e prima o poi dovrà pur finire - e avremo di nuovo (anzi: avranno, loro) un domani in cui cui credere, e un oggi per ricominciare.Per questo motivo mi offende sapere che Sottodiciotto si è visto ridurre drammaticamente i già scarsi contributi pubblici e privati che ne garantiscono la vita. Perché quel (poco) denaro ha un'alta redditività.
Alta redditività culturale: con quei soldi l'Aiace - organizzatrice del Festival - fa miracoli, proponendo una rassegna ricca di anteprime, film interessanti e insoliti, eventi di richiamo. Il programma e la struttura stessa di Sottodiciotto riportano in vita lo spirito che fu del primo Cinema Giovani.
Ma ancora pià alta ed importante è la redditività sociale: quei soldi sono investiti sull'unico tesoro che ci resta, i nostri figli.
Sono concetti semplici, che dovrebbero apparire chiaro a chiunque si occupi del governo della società. E dunque è avvilente che - pur in epoca di ristrettezze - il budget di Sottodiciotto sia stato, nel giro di un anno, addirittura dimezzato. Ripeto: DIMEZZATO.
Spendiamo di più per "comunicare" il Festival Jazz
Lia Furxhì dirige Sottodiciotto |
Miracoli all'Aiace
All'Aiace nessuno fa il pianto greco. La direttrice Lia Furxhì e la sua squadra spericolata hanno stretto la cinghia, tagliato il tagliabile e l'intagliabile, lavorato gratis, pur di garantire la qualità e offrire al loro pubblico un'edizione degna delle quattordici che l'hanno preceduta. Hanno investito moltissimo nel programma per le scuole, senza però impoverire il cartellone del Festival vero e proprio, quello che dal 5 al 12 dicembre riempirà di cinema le tre sale del Massimo, e altri luoghi della città a cominciare dal Circolo dei Lettori.Il risultato del loro impegno è sintetizzato nella presentazione generale della rassegna, che riporto qui a seguire come modello di uso virtuoso dei finanziamenti pubblici:
Dedicato al cinema fatto da e
per i più giovani e ai film che raccontano le nuove generazioni di ieri e di
oggi, Sottodiciotto Film Festival, organizzato da Aiace Torino e da
Città di Torino - Direzione Cultura Educazione e Gioventù - ITER, giunge alla XV
edizione, che si svolgerà dal 5 al 12 dicembre e, in ideale
anticipazione degli eventi che l’anno prossimo animeranno il nostro Paese,
l’Expo di Milano e Torino 2015 Capitale Europea dello sport, avrà come tema e
motto “Mens sana in corpore sano”. Spunto di riflessione per i
giovanissimi all’interno dello specifico programma per le Scuole, il verso di
Giovenale è assunto come un richiamo esemplare a un binomio di valori
inscindibili, strumenti per promuovere individualmente e collettivamente uno
stile di vita sano e una sana convivenza sociale, favorendo tanto il rispetto
di sé quanto degli altri e delle regole su cui si basano l’esistenza e il
progresso di ogni comunità.
Ed ecco alcune delle proposte del Festival:
- Tra
musica e musical: sulle tracce di John Lennon in Vivir es fácil con los ojos cerrados di David Trueba, ospite di Sottodiciotto, le canzoni dei
Proclaimer in Sunshine on Leith di Dexter Fletcher, i Daft Punk in Eden
di Mia Hansen-Løve, lo Sziget Festival in Free Entry di Yvonne
Kerékgyártó.
- Adolescenti
dark: giovanissime protagoniste a tinte forti in Respire di Mélanie
Laurent, Girlhood di Céline Sciamma, The Face of an Angel di
Michael Winterbottom, White Bird in a Blizzard di Gregg Araki.
- Storie
di famiglia: Wish I Was Here di e con Zach Braff (il protagonista della
sit-com di culto “Scrubs”) e Still Alice di Richard Glatzer e Wash
Westmoreland con Julianne Moore e la giovane Kristen Stewart.
- Il
più raffinato cinema d’animazione: da Yellowbird, del giovane storyboard
artist romano prediletto da Tim Burton, Christian De Vita, ospite del Festival,
a Song of the Sea, entrato nell’Oscar Race, al sofisticato noir Un
gatto a Parigi, al vincitore di Annecy 2014 O menino e o mundo.
- Tra
i titoli “sportivi”, due film d’autore, Muhammad Ali's Greatest Fight di
Stephen Frears e Mike Tyson: tutta la verità di Spike Lee, e in
anteprima Squadre corse, il doc sulla Formula 1 interuniversitaria
mondiale realizzato al seguito del team del Politecnico di Torino.
Roditore da red carpet: Topo Tip, guest star di Sottodiciotto |
Confesso la mia ignoranza, fino ad oggi non sospettavo l'esistenza di Topo Tip: sono fuori target, mio figlio è ormai grande e preferisce Kubrick. Su tutto il resto, però, non servono commenti: è questo il ritratto di un grande Festival, capace di interessare gli adulti e affascinare gli spettatori più giovani.
La domande delle cento pistole
Ora, domanda delle cento pistole: c'è vita nello spazio siderale che riempie la scatola cranica di chi ci amministra? A un Festival così voi avete tolto il cinquanta per cento dei finanziamenti? Il cinquanta per cento? Voglio dire: al Tff avete tagliato duecentomila euro, e vabbé. Quasi un decimo del budget totale. Già dura, ma ce la si fa ancora. Hanno eliminato due sale, un po' di gente è rimasta fuori, e si è parlato di "festival povero"che rinuncia al red carpet. Eh sì, so' probbblemi... A che cosa avrebbe rinunciato la Martini se invece di duecentomila euro gliene avessero tolti un milione e duecentomila? Perché queste sono le proporzioni. Sottodiciotto ha perso metà del budget. E voi che (peraltro meritoriamente) lo finanziate avete risparmiato 136 mila euro. Certo, fanno comodo di questi tempi. Ma vi pare davvero un risparmio? Risparmiare sul nostro futuro è una strategia brillante? Minchia, siamo nelle mani dei genii.
E pensarci due volte, no?
No, scusate. Io capisco tutto, so in che situazione siamo, e sono pronto al peggio, a veder morire festival e chiudere teatri e musei E in fondo me ne frega relativamente, ho sessant'anni, mi sono goduto tante cose bellissime, e non dovrò comunque patire a lungo le conseguenze di questo disastro. Ma i ragazzi no. Già gli abbiamo imposto questo presente di merda, vorremo almeno concedergli un domani decente? Loro meritano qualcosa di più di centoquarantaquattromila euro dati di malavoglia. Magari non ci avete pensato, vero? Magari il taglio a Sottodiciotto lo avete deciso con la logica del ragioniere e non con quella del genitore. E magari adesso, se ci riflettete su, un pochetto vi vergognate. Siete ancora in tempo per rinsavire. L'ultimo euro che vi resta in cassa, usatelo per far vivere Sottodiciotto. Perché domani è sempre un altro giorno. E non può piovere per sempre.
@CSP_live: @gaboferraris, @Sottodiciotto è ottimo progetto. Quest'anno abbiamo aumentato sostegno Cc @AnnParigi @Cassiani69 @FondazioneCRT Bravi. Ma ne deduco che altri hanno stratagliato. E sospetto chi può essere stato.
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