Very cool. Giovanni Minerba, trent'anni ben portati (da direttore) |
Ad ogni modo. Non aspettatevi il pippone. Quello lo trovate dappertutto in rete. Per vostra comodità, vi linko il sito del Festival, dove trovate il programma completo e le info, e vi copio pure il lancio dell'Ansa (Con madrina l'attrice Carolina Crescentini e Irene Grandi come ospite musicale apre il 29 aprile il 30/o Tglff, il festival del cinema con tematiche omosessuali in programma a Torino fino al 4 maggio. Fra i 115 titoli in programma l'anteprima di "Boulevard", ultima pellicola con Robin Williams, mai vista in Europa. Slogan di questa edizione, che vede il ritorno del patrocinio da parte della Regione Piemonte, "30 anni diversi perché unici").
L'Uomo dalle Mutande Verdi è cancellato: torna il patrocinio della Regione
Già. Purtroppo la notizia, seppur scontata, è che grazie a dio da quest'anno torna il patrocinio della Regione. Ancora nel 2014, alla vigilia della sconfitta, il non indispensabile Uomo dalle Mutande Verdi (no, il nome non lo scriverò mai più: non se lo merita), benché al tracollo e abbandonato dai suoi stessi alleati, si ostinò, come ultimo atto dissennato, a urlare al mondo la sua pochezza intellettiva e la sua ristrettezza intellettuale negando ai "froci" - per il quarto anno consecutivo - il simbolico (e gratuito) sostegno della sua giunta triste, machissima y final.Il ringraziamento che il direttore Giovanni Minerba ha oggi rivolto all'assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi è stato cortese, ma in fondo non dovuto. Infatti la Parigi, a nome di un Piemonte de-omofobizzato (speriamo per sempre) ha replicato come doveva: ha cioé detto che non è il caso di ringraziare, e che certi principi minimi di rispetto umano non appartengono a una parte politica, ma devono essere condivisi da tutti. Attendo anelante la rituale intemerata del prode Marrone, degno successore dell'indimenticabile Agostino Ghiglia.
Barbera: il Tglff inutile? Forse, se vivessimo in un paese senza discriminazioni
Tipacci. Alberto Barbera spaventa i bambini davanti alla Mole |
Minerba rivela: tentarono di ammazzare il Festival
Minerba, ringraziando Barbera, ha anche fatto un'interessante rivelazione: ha infatti detto che Albertone - con il suo aplomb da Sean Connery della Mole - in passato si è battuto, come direttore del Museo, per garantire la sopravvivenza del Festival. Dal che deduco che in passato qualche genio della politica subalpina deve aver tentato di ammazzarlo. Il Festival, non Barbera. Nomi non ne hanno fatti: però ne ho un paio in mente su cui, se le quote sono buone, scommetterei ad occhi chiusi.Una via per Ottavio Mai: Torino sdogana la parola "omosessuale" nella toponomastica
Fiancheggiatori. Luca Cassiani e Ilda Curti non mancano mai |
Io sono contento. Stavolta mi sa che il Maalox se lo prende qualcun altro.
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