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CINESI, DATEMI RETTA: FINO A LUGLIO LA CITTA' PROIBITA E' TORINO

Baci da Torino: Il Duomo (Meo del Caprino, 1491-1501)
Ricevo dalla Regione il consueto consuntivo sull'andamento del turismo in Piemonte. Grande soddisfazione: si annuncia con orgoglio che da noi le presenze di turisti stranieri nel 2014 sono cresciute più che la media italiana e che c'è stato il boom della Cina (scrivono proprio così: boom), con una crescita del 37 per cento e oltre 57 mila notti trascorse in Piemonte.
Capito? Cinquantasettemila pernottamenti pagati dai cinesi in Piemonte.Considerati quanti sono i cinesi, direi che vale la pena di lavorarci su.
E invece, già immagino che cosa accadrà nei prossimi mesi, con tutti quei cinesi che verranno in Italia per l'Expo e da Milano si sposteranno a Torino per ammirare gli splendori del rinomato Barocco torinese, di cui tanto avranno letto su benemeriti siti internet come l'acchiappante ed esaustivo www.inpiemonteintorino.it.

Cari amici cinesi, lo dico nel vostro interesse: a Torino venite dopo il 24 giugno

Baci da Torino: i Giardini Reali (André Le Nôtre, sec. XVII).
Comunicato per i cinesi: lasciate perdere. Almeno fino a luglio. Perché dovete sapere, cari amici cinesi, che dal 19 aprile al 24 giugno a Torino si svolge una curiosa manifestazione - troppo lungo spiegarvela - a causa della quale il Barocco torinese, e nella fattispecie la sua massima espressione, il prezioso Polo Reale, verrà per oltre due mesi (due mesi di Expo!) oscurato dalle nefandezze del famigerato Baracco piemontese, stile che penso non vi entusiasmerebbe.

Fede e bellezza: ovvero, attraversare mezzo mondo per vedere una baraccopoli

Voglio dire: io - ben più di certi governanti - rispetto tutte le fedi, tutte le credenze e tutte le fantasie.
Rispetto chi è convinto che Maometto volò a Gerusalemme su un cavallo alato come chi asserisce che Cristo risorse dopo tre giorni o che la vita di Gautama Buddha fu preceduta da innumerevoli altre rinascite. Rispetto persino quelli che aspettano il Grande Cocomero. Insomma, ciascuno ha diritto di immaginarsi la realtà e la trascendenza come gli suggeriscono il cuore e il cervello.
Baci da Torino: Palazzo Madama (Filippo Juvarra, sec. XVIII)
Ciò premesso, e tenuto conto di ogni sacrosanta ragione dell'anima, e del fatto che magari pure i pellegrini qualcosa spenderanno a Torino (ma non certo quanto i cinesi che per la prima volta nella loro vita hanno le tasche piene di soldi e una maledetta voglia di svuotarle): tutto ciò premesso e considerato, vi pare scaltro sbattersi come dannati per convincere popoli lontani a venirci a visitare, e poi, quando questi sventurati arrivano, imporgli uno spettacolo come quello che offre oggi il centro di Torino? O pensate che i cinesi non li abbiano pure loro, i baracconi? Vi cullate nell'illusione che i nuovi big spender del turismo internazionale attraversino mezzo mondo per il gusto di ritrovarsi sotto gli occhi l'accampamento dei nomadi delle steppe? Oh ragazzuoli, guardate che quelli lì hanno inventato la bussola e i fuochi artificiali prima di noi, non sono mica scemi.
Fatto sta che il cuore della Torino barocca, fiore e orgoglio della nostra neonata e tanto promettente vocazione turistica, almeno fino al 24 giugno (più i tempi dello sgombero, che temo non sarà istantaneo) si presenterà allo sfortunato turista così come potete ammirare nelle fotografie che illustrano con rude semplicità questo post.
Ma questo non chiedetemi cos'è. Non l'ho proprio capito

Il report sul turismo in Piemonte nel 2014

E adesso, per completezza di informazione, vi trascrivo quasi intergralmente il report sul turismo in Piemonte nel 2014. In corsivo il testo del comunicato regionale. I neretti sono miei.
Nel 2014 il turismo in Piemonte ha superato i 13 milioni di pernottamenti, in crescita del 3% sull’anno precedente e di quasi il 30% nell’ultimo decennio. Oltre 4,4 milioni invece gli arrivi (+3,8%),con un periodo di permanenza che sfiora i tre giorni. Un settore sano, in costante sviluppo e che parla sempre di più straniero: se a livello nazionale i turisti dall’estero si confermano sostanzialmente stabili, in Piemonte, invece, registrano una crescita del 5,4%. I pernottamenti di chi arriva da altri paesi sono più di 5,1 milioni, con una quota di mercato che sfiora il 40%: in testa si conferma la Germania, con oltre 1,2 milioni di presenze (e arrivi in crescita del 3,3%, a quota 332mila). Seguono BeNeLux con 707mila pernottamenti, Francia con 585mila e Regno Unito con 469mila.
I cinesi: tanti e spendaccioni. Guardando oltreoceano, segna +16% il turismo dagli Usa, ma il vero e proprio boom si registra dalla Cina, mercato emergente con una crescita del 37% e oltre 57mila notti trascorse in Piemonte.
Un dato questo particolarmente interessante dal punto della ricaduta commerciale, perché oggi i turisti cinesi sono i top spender dello shopping italiano (rappresentano il 25% del mercato nazionale) con uno scontrino medio di 895 euro. Tra le mete che prediligono in Piemonte ci sono Torino, la provincia di Alessandria e le colline di Langhe e Roero, ma la crescita si registra anche su tutto il resto del territorio regionale.  
Un mercato su cui puntare: quello dei gazebi bianchi. “I numeri confermano che la Cina è uno dei mercati emergenti su cui puntare - commenta l’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi - Proprio in quest’ottica, all’interno di Expo, saremo nel padiglione cinese delle aziende con una presenza di quattro settimane dedicate al nostro territorio, in sinergia con BookingPiemonte, il portale istituzionale per le prenotazioni turistiche online. Più in generale, le previsioni per il 2015 sono di una crescita del turismo, a livello mondiale, del 3-4% e per quanto riguarda il Piemonte la prospettiva è positiva, anche in virtù della capacità attrattiva dei prossimi mesi, arricchita dagli eventi in programma e dall’offerta turistica predisposta dai territori per l’occasione.”  
In crescita anche gli italiani. Ma loro sono abituati dalle baracche. Le difficoltà economiche del Paese non hanno fermato il turismo domestico, che in Piemonte continua a crescere anche nel 2014 segnando oltre il +3,5% sui pernottamenti e +3% sugli arrivi.
In aumento anche i posti letto, che hanno superato la quota di 193mila, e le strutture ricettive, che sono ormai quasi 6mila. Dal punto di vista della forma scelta per il pernottamento, i mercati emergenti confermano di preferire la ricettività alberghiera.
Sul fronte, invece, delle stagionalità, le presenze hanno registrato un aumento in quasi tutti i mesi, con gli incrementi maggiori ad aprile (quasi +17%) e giugno (+12%). 
La numeri di Torino. Torino e la sua area metropolitana vedono crescere i pernottamenti oltre la soglia dei 4 milioni (+3,5%) e gli arrivi oltre 1,6 milioni (+3,3). Il mercato nazionale rappresenta la quota principale, ma si registra una forte crescita degli arrivi internazionali (+7,2%), a cominciare dal boom della Cina (+40%), ma anche di Germania (+63%), Usa (+60%), BeNeLux (+24%) e Svizzera (+19%).  Analizzando l’andamento delle singole ATL (Agenzie Turistiche Locali), al primo posto per numero totale di turisti si conferma Torino con la sua provincia, in crescita del 6% sia sul fronte degli arrivi (quasi 2,2 milioni) che dei pernottamenti (circa 6,3 milioni).
Nel 2014 torna a crescere anche l’Aeroporto di Torino, che ha chiuso l’anno con 3.431.986 passeggeri
(+8,6 %). A trainare il dato molto positivo, il numero dei passeggeri dei voli di linea internazionali: +18,1%.
Il resto della regione. La montagna conferma ottimi risultati, crescendo sia in inverno (+13% e oltre 1,6 milioni di presenze) che in estate (+1% e oltre 1,5 milioni di presenze). Le colline Unesco e il prodotto enogastronomico si confermano una meta sempre più internazionale, con un incremento generale degli arrivi del 2% circa. Il mercato straniero vale la metà degli oltre 1,6 milioni di pernottamenti su questo territorio. In testa sale la Svizzera (+4,8% e quasi 141mila presenze), seguita da Germania (oltre 133mila) e BeNeLux (quasi 93mila presenze). Buona la crescita di Usa (+4,47% e oltre 41mila presenze) e Regno Unito (+3,5% e oltre 32mila presenze), oltre al boom della Cina che si conferma anche nelle colline il mercato emergente, sfiorando una crescita delle presenze del 50%. Per il segmento lacuale, in estate, si registra un aumento dello 0,4% di turisti stranieri, ma i pernottamenti totali risentono della flessione del mercato domestico, con un calo generale del 2,9% che attesta comunque le presenze oltre i 2,5 milioni.

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