Passa ai contenuti principali

LE OPERE DI SHARE FESTIVAL

Nella cucina di Share Festival: "SafeCoffee" di Carlo Galli
Ricevo e volentieri pubblico:


La giuria di Share Festival composta da Paola Antonelli, Samantha Cristoforetti, Chiara Garibaldi, Jasmina Tesanovic e Bruce Sterling ha selezionato sei opere da esporre per la consueta mostra Share Prize 2015 in occasione dell’undicesima edizione di Share Festival, che si terrà dal 19 al 28 maggio.
Il tema del festival di quest’anno è incentrato sulla tecnologia e sull’arte dei nuovi media adatti agli spazi domestici privati. La sede del festival sarà CasaJasmina, la casa del futuro nel FabLab di Torino, in via Egeo 16. La giuria di Share Prize, composta da un’astronauta,  una curatrice museale,  una direttrice del festival, un’attivista di internet e uno scrittore di fantascienza (nonché "Capo di Internet!, cit. Fassino. NdG), si è riunita in Casa Jasmina e ha accuratamente selezionato sei opere d’arte per evidenziare questo spazio unico ed innovativo.

Per il salotto: 
Follower di Lauren McCarthy (USA)
Il grande schermo della stanza principale di Casa Jasmina sarà il quartier generale di questa installazione satirica nella quale i volontari saranno fisicamente seguiti in tutta la città di Torino da questi social media stalkers che non li incontrano mai.
''3D Printed Tourbillon Watch" di Christoph Laimer (CH)
Questo imponente e bell’orologio domestico arricchisce il soggiorno, è un orologio svizzero effettivamente in funzione ma è completamente stampato in plastica.  L’orologio è un hardware open source, così ogni pezzo che lo compone è a vista per essere analizzato sia sul web sia nella casa. 

Per la cucina:
"SafeCoffee" di Carlo Galli (ITA)
Il Caffè italiano migliore sarà servito durante Share Festival da un aggeggio incombente e molto intelligente che combina un termos di caffè automatico con una telecamera di sorveglianza urbana.
"Food-Data" di Tobias Zimmer (DE)
Share Festival offrirà spuntini italiani su questi piatti unici i cui disegni decorativi sono praticamente generati dalle briciole che sono rimaste durante il pranzo precedente. Il festival creerà degli “Zimmer piatti”completamente nuovi e generati dai resti di cibo degli ospiti del festival. 

Per la camera da letto:
"Body Instruments II" di Jean-Michelle Roland (FR)
L’installazione musicale controllata da un Kinect è  situata in un angolo della camera da letto e offre musica rilassante prima di assopirsi e funge da esercizio salutare. 

Per il corridoio:
"Politics of Power" di  Automato (PRC)
Questa nuova installazione hardware del collettivo Automato, composto da Simone Rebaudengo (IT) Matthieu Cherubini (CH) Saurabh Datta (IND), permette agli ospiti di riflettere sulle implicazioni politiche della rete all’interno di una rete elettrica domestica. Quale delle 18 lampadine ha preso prima il potere elettrico e a quali è stata politicamente negata la possibilità di splendere?

Inoltre Share Festival 2015/2016, in collaborazione con SeditionArt.com, esporrà otto opere espressamente curate e dedicate ai vari ambienti di Casa Jasmina. Caterina Tiazzoldi parteciperà con uno speciale progetto di tovagliette americane appositamente progettate e realizzate per Casa Jasmina. Premiazione dello Share Prize, incontri, workshop, accompagneranno i giorni del festival.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la