Passa ai contenuti principali

SALONE: VENERDI' IL DIRETTORE, FINALMENTE - RELOADED

Arriva adesso la notizia che venerdì prossimo, 14 ottobre, sarà finalmente annunciato il nome del nuovo direttore del Salone del Libro. Il CdA è convocato alle 11 per la nomina. Pare sia la volta buona. Contestualmente saranno anche annunciati i nomi dei quattro "responsabili d'area": uno di questi sono portato a credere che potrebbe essere Giuseppe Culicchia. Né escludo a priori Andrea Bajani.
Intanto, poiché la mia vacanza alle terme mi ha disintossicato anche dal Salone e sono rimasto indietro di alcune puntate, per non perdermi nulla pubblico tre documenti dei giorni scorsi.
I primi due sono comunicati stampa della Fondazione per il Libro, diffusi l'altro ieri: niente di nuovo, ve ne avevo parlato da mo'. Il terzo è un lancio Ansa di ieri sera. La comica finale.


Lunedì 10: abbiamo un presidente

"Si è insediato il Presidente pro-tempore della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Mario Montalcini: persona di spiccata esperienza nell’avvio di nuovi eventi e iniziative anche culturali, e nella loro gestione anche durante processi di profonda trasformazione.
Il Presidente, con il Consiglio di Amministrazione, formato da Luciano Conterno e da Piero Gastaldo, il Collegio dei Revisori, il Segretario Generale e la struttura dovranno gestire questa strategica fase preparatoria della nuova edizione del Salone, la trentesima, che consisterà:
- nel predisporre il budget e il piano di attività sulla base delle indicazioni emerse nella fase di elaborazione strategica, che vede tra gli artefici il dottor Massimo Bray;
- nell’impostare e avviare tutti gli atti conseguenti, sia organizzativi che pubblicistici, quali inviti e gare d’appalto.
Il Consiglio, così formato, accoglie con grande entusiasmo questa sfida".

Meraviglioso il passo dove si parla di "gestire questa strategica fase preparatoria della nuova edizione del Salone". Ragazzi, sono quattro mesi che la gestite, 'sta fase preparatoria. Ecchè è, la gestazione di un'elefantessa?

Lunedì 10: Moisio s'è dimesso

"Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, nella seduta odierna, ha accolto a malincuore le dimissioni del consigliere dott. Roberto Moisio.
Il consigliere Moisio ha rassegnato le proprie dimissioni perché sottoposto a indagine da parte della magistratura: 'Circostanza – scrive – che non mi consente di continuare nell’incarico affidatomi dalla Città Metropolitana di Torino nel luglio 2014'.
Nell’accogliere le dimissioni, il Consiglio d’Amministrazione ha ribadito la stima nei confronti del Dott. Moisio, confidando in una veloce risoluzione delle problematiche che lo riguardano".

Aggiungo che Moisio è anche stato ascoltato dal magistrato che indaga sulla turbativa d'asta a favore di Gl Events nell'assegnazione del ramo d'impresa del Salone. Atto dovuto, considerato il ruolo di Moisio nel CdA della Fondazione. Lui ha spiegato la sua posizione e ribadito la sua estraneità ai maneggi per favorire Gl. Aspetto sempre che vengano sentiti i responsabili politici della vicenda.

Martedì 11: commissariata parte di Milano Fiera

"La sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria del 'settore' di Fiera Milano Spa relativo agli allestimenti di stand fieristici e legato a Nolostand, società controllata e già commissariata lo scorso giugno nell'inchiesta della Dda milanese su presunte infiltrazioni mafiose in alcuni appalti. Il commissario già nominato per Nolostand dovrà controfirmare tutti gli atti relativi al settore di Fiera Milano Spa interessato dalla misura di prevenzione.
Il provvedimento è connesso all'indagine che lo scorso luglio ha portato in carcere Giuseppe Nastasi, amministratore di fatto del consorzio 'Dominus', e altre sei persone e con al centro presunte infiltrazioni mafiose nei lavori di Fiera Milano, tra cui anche quelli relativi ad alcuni padiglioni di Expo. Le accuse erano associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita e riciclaggio".

E qui sta la comica finale, se pensate alle male parole dei milanesi sulle rogne giudiziarie del Salone di Torino.

Commenti

  1. Più che la "comica finale", mi ha colpito la sua affermazione: " Aspetto sempre che vengano sentiti i responsabili politici della vicenda".
    Il tempo per sentirli c'è stato, eccome. Tra il ribaltamento del concetto di " equivalenza" tra una sede ed un'altra ( praticamente un palazzo storico è stato valutato quanto una villetta a schiera di edilizia popolare), tra il costo dimezzato praticato da Gl Events,...abbondava la materia per ascoltare qualche responsabile politico. Ho una strana sensazione: il tempo passa, si procede con l'ultimo filone, si celebra in qualche modo la trentesima edizione del Salone del libro, ma i responsabili politici saranno lasciati tranquilli. Intanto un " nome" di rilievo è stato da tempo trovato ( anche su questo punto mi viene spontanea una considerazione: ma il rinvio a giudizio per un reato di calunnia, dopo rinvii tecnici e di " approfondimento"...proprio due giorni prima della manifestazione doveva essere annunciato? Coincidenza anche questa?) e i veri responsabili vedranno andare in prescrizione il tutto. Spero di sbagliarmi, ma se nessuno avrà il coraggio o il cattivo gusto di " condannare un innocente, sarà altrettanto ovvio che tutta la vicenda passerà, come si dice, in cavalleria.
    Io, come vede, non mi sono ancora disintossicata.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la