Incrocio l'assessore Parigi al Circolo dei Lettori e ne approfitto per domandarle che cos'abbia in più di Culicchia o Bajani il futuro direttore del Salone Nicola Lagioia. A parte essere pugliese. Antonellina mi risponde che Lagioia ha presentato un progetto "molto innovativo" per il Salone. Io le chiedo se si può vedere, questo progetto innovativo. "Sarà presentato a fine mese". Perchè attendere, se è già pronto?, obietto. Antonellina mi fa notare che, se non fossi tanto ignorante, saprei che adesso c'è la Buchmesse. Non colgo il nesso, ma le domando se almeno loro lo hanno visto, il progetto. "Certo che sì", risponde. Mi sento confortato. Almeno non comperano a scatola chiusa. Quindi, se non dovesse funzionare, nessuno potrà dire "ma io non sapevo".
Domando ancora ad Antonella se ritiene che Nicola Lagioia incarni quella figura di statura internazionale evocata in agosto da Bray per la direzione. "Bray non ne ha mai parlato - vagheggia lei. - Lui parla del progetto". Adesso, ribatto io, ma ad agosto diceva altre cose. "Ha cambiato idea", risolve Antonellina. Ah beh, speriamo che questa sia l'idea giusta.
M'informo ancora con Antonellina se nel progetto del prossimo Salone del Libro sia anche prevista una consulenza di Lino Banfi. Lei minaccia di querelarmi per stalking. Lo considero un "no comment".
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