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L'INTERVISTA SUL PIANEROTTOLO: I QUATTRO DIRETTORINI CI SONO MA NON SI DICONO

Esclusiva mondiale: per la prima volta insieme, ecco a voi i Quattro Direttorini, responsabili d'area del Salone del Libro
Risolto il mistero dei Quattro Direttorini. Il presidente pro-tempore della Fondazione per il Libro, Mario Montalcini, nel corso di una stravagante ma simpatica conferenza stampa sul pianerottolo (poi vi spiego), a domanda mi risponde che sì, i quattro “responsabili d'area” sono già stati “in linea di massima” individuati. Però, aggiunge, “abbiamo ritenuto di annunciarli dopo l'insediamento del nuovo direttore Nicola Lagioia, perché devono essere concordati con lui”. 
Gli chiedo quando si insedierà il nuovo direttore. “Si è insediato stamattina – risponde Montalcini – e adesso è in viaggio per la Buchmesse di Francoforte”. 
Vorrei domandargli perché allora, se si è insediato, non ci svelano i nomi della “banda dei quattro”; ma Montalcini mi è simpatico e non voglio essere cattivo con lui, almeno non ancora. Tanto il perché lo so: non gliel'hanno ancora detto, ai quattro in questione. I quali, salvo sorprese, dovrebbero essere Culicchia e Geda (che hanno già ricevuto segnali informali) e Bajani. Ricuperati non saprei dire. Va da sé che resta da vedere se tutti gli interessati accetteranno. Non sono previsti arruolamenti forzosi.
Montalcini precisa che su Lagioia ha speso buone parole Ernesto Ferrero – che dietro le quinte s'è sbattuto e si sbatte per salvare ciò che resta del Salone – mentre Lagioia ha “espresso apprezzamento sugli scrittori che in questi anni sono stati vicini al Salone”, che sarebbe come dire Bajani, Geda e Culicchia. Ricuperati non so, dato che il suo precedente passaggio in via Santa Teresa non ha lasciato ricordi eccezionali.

Il progetto: c'è o non c'è? Non c'è, ma facciamo finta che c'è


E il progetto di Lagioia, quando lo vedremo? “Tra una ventina di giorni”. Ma non è già pronto? La Parigi dice che è innovativo. Ma anche qui non insisto. Tanto la risposta la so. Nicola Lagioia non ha un progetto. Non nero su bianco, almeno. Lo si deduce da un'intervista rilasciata a La Stampa, dove Lagioia dichiara che Bray lo ha contattato “qualche giorno fa” e lui ha deciso “in 48 ore”. Dunque, non c'è nessun progetto scritto e strutturato. Non aveva il tempo di scriverlo. A meno che lo abbia buttato giù in quarantott'ore, nel qual caso o è un genio, o siamo rovinati.

Mettiamoci d'accordo: le bugie non si dicono


Ragazzi, per favore, non cominciamo male. Le bugie non si dicono, ok? Dite la verità, che fate più bella figura: e cioé che Bray è arrivato a Lagioia dopo che tutti gli altri gli avevano detto no. E non mandate il povero Montalcini ad arrampicarsi sugli specchi nel tentativo di spiegare i presunti motivi per cui avete scelto Lagioia: “Perché è uno scrittore (e vabbè, fin qui ci siamo) che ha il suo successo (e volevo vedere che era il successo di un altro) e pubblica da Einaudi (ecco che ci avviciniamo alla verità, sperano di recuperare lo Struzzo) e la sua collaborazione con minimum fax è interessante (e minimum fax è un alleato importante per Torino) e ha già avuto rapporti con il Salone”. Rapporti col Salone? E quali? “Ha curato uno speciale per Rai5”. Ah, ecco. Un contributo determinante.
Vabbé, per il resto c'è il comunicato che, a CdA concluso, è arrivato dalla Fondazione. Lo pubblico qui in fondo. In pratica riassume l'intervista sul pianerottolo, comprese le parti noiose che io non ho voglia di scrivere.

Perché l'intervista sul pianerottolo


Ah, fateci entrare, vogliam giocare vogliam ballare insieme a voi
Però prima vi spiego l'intervista sul pianerottolo. Stamattina in via Santa Teresa, sotto gli uffici della Fondazione per il Libro, dove si tiene il CdA fatidico, c'è un capannello di giornalisti. Girano voci discordanti: ci sarà una conferenza stampa? Non ci sarà?
Piove e fa freddo, quindi saliamo al secondo piano e suoniamo il campanello. “Chi è?” domanda una vocina. “Siamo giornalisti, qui si gela, fateci entrare!”. Silenzio. Trascorrono indarno alcuni minuti. Ribussiamo. Silenzio.
Allora mando un sms al felpato Nicola Gallino, addetto stampa della Fondazione: “Nic, secondo me conviene farli entrare, i giornalisti. Sennò il Salone rimedia una figuraccia. Pensa te... si negano alla stampa perché imbarazzati... brutta brutta”.
Ed ecco che, introdotto dal felpato Gallino,
s'affaccia sull'uscio il presidente Montalcini
Passa un altro minuto e l'uscio si socchiude. E' il felpato Gallino, che annuncia che il presidente Montalcini verrà a parlarci. Però sul pianerottolo. Non si entra. “Come mai? - domando io. - Siete tutti nudi lì dentro?”. Il felpato smentisce. In quella arriva il presidente Montalcini, completamente vestito. E l'intervista comincia.
Beh, alla fin fine è divertente. Però non capisco perché non farci entrare. Mica ci rubiamo i posacenere. Non d'abitudine, almeno. Ipotesi: dentro c'erano anche le due assessore, Parigi e Leon; e non volevano metterci la faccia. In fondo, si saranno dette, questa nomina è responsabilità del CdA della Fondazione, noi stiamone fuori. Se le beccavamo, le subissavamo di domande; e alcune, come s'è visto, comportavano risposte complicate.
Così – penso io – hanno preso quel galante gentiluomo del presidente Montalcini e gli hanno detto “vai tu, che a noi ci scappa da ridere”. Il galante gentiluomo ha fatto ciò che fa ogni galante gentiluomo se due donzelle sono in imbarazzo. S'è incollato in faccia il suo miglior sorriso, ed è uscito ad affrontar gli scribi.
Un grande. Lo preferisco a Bray tanti a pochi. Mario Montalcini presidente for ever.

Il comunicato della Fondazione per il Libro

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, riunito oggi presso la sede della Fondazione sotto la presidenza di Mario Montalcini, ha nominato Direttore per le attività culturali ed editoriali il dottor Nicola Lagioia.
La nomina è stata effettuata in conformità con l’indicazione espressa dall’Alto Comitato di Coordinamento, ed è stata preceduta nella giornata di ieri da lunghi colloqui e confronti sulle linee guida e per raccogliere tutti i possibili stimoli utili ad assumere la determinazione.
Dopo una selezione preventiva e rigorosa e un’ampia valutazione comparativa fra più candidati, la scelta è caduta su Lagioia perché scrittore affermato, vincitore di prestigiosi premi letterari, edito da un'importante casa editrice quale Einaudi. È stata particolarmente apprezzata la sua capacità di lavorare in team: requisito fondamentale per un evento delle dimensioni e complessità del Salone. Ha già collaborato con la manifestazione torinese, realizzando nell’edizione 2016 uno speciale per Rai5. Nelle sue prime dichiarazioni pubbliche, Lagioia ha ribadito di voler fare tesoro dei 29 anni di identità ed esperienza del Salone - su cui innestare il proprio apporto di innovazione e creatività - e ha espresso stima nei confronti delle personalità che hanno accompagnato questa storia. Apprezzamenti nei suoi confronti sono venuti dal Direttore uscente, Ernesto Ferrero, e da molti scrittori ed esponenti del mondo editoriale.
Il Direttore, a seguito della nomina odierna, risulta formalmente insediato. Il primo incontro con lui sarà programmato al suo ritorno dalla Buchmesse di Francoforte, e potrà già contare su un considerevole lavoro svolto di confronto e condivisione di linee guida.
Nella seduta odierna il Cda ha anche identificato i futuri Responsabili d'area (a loro insaputa, NdG), che affiancheranno il Direttore Lagioia nello sviluppo di sezioni tematiche del Salone. La loro nomina è però stata rinviata alla prossima riunione, per poterla effettuare in accordo con il Direttore (e magari avvertirli, NdG).
Già nel corso della prossima settimana sarà definita un’idea di budget intorno cui i vertici del Salone costruiranno il programma di attività con sue le numerose, significative novità: «Una fase – precisa il Presidente Montalcini – in cui concerteremo le proposte e i suggerimenti che verranno dal panorama delle attività culturali nel senso più ampio. Entro una ventina di giorni la presentazione del programma predisposto dal nuovo Direttore editoriale».
Già in avanzata messa a punto anche il Piano finanziario su cui si fonderà il prossimo Salone, articolato su tre grandi linee guida: il ramo commerciale fondato sugli introiti del plateatico e del ticketing; la tempestiva pubblicazione di bandi per la ricerca di sponsor e sponsor tecnici; il sostegno degli Enti e Soci fondatori.
Alla riunione erano presenti i Consiglieri Luciano Conterno e Piero Gastaldo, il Segretario Generale Giuseppe Ferrari e il Collegio dei Revisori dei Conti.


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