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LA CONTINUITA' DI TORINO BARACCA

Il pollo in piazza, e sullo sfondo il palco (da Facebook)
Di giorno in giorno si consolida l'ammirevole continuità fra l'attuale e la precedente amministrazione civica. Il fenomeno risalta soprattutto nella gestione non soltanto delle nomine, ma anche delle piazze auliche, che tornano a farsi belle di baraccopoli e accampamenti circassi, alla faccia di tante ridicole gride manzoniane.
Ieri pomeriggio - con la città affollata di visitatori, compresi i sofisticati collezionisti internazionali d'arte - piazza Castello ha offerto il meglio di sé in virtù di una mirabile manifestazione patrocinata dal Comune e denominata, in perfetto smart english, "Generosity Day". Band emergenti, lanci di paracadutisti, distribuzione di appetitose porzioni di pollo a cura della premiata rosticceria (e i vegani?), personaggi travestiti da pollo che vagolavano per la piazza, e naturalmente raccolta di fondi per l'immancabile buona causa: non mancava proprio nulla per riportare il cuore di Torino ai migliori momenti dell'epopea fassiniana.

Bonus track: il comma 7

Ricopio il comma 7 dell’articolo 23 del Regolamento Canone di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche, inserito nella scorsa consiliatura al fine di limitare gli scempi (delibera del 19 ottobre 2015, approvata anche con il voto del consigliere di minoranza Chiara Appendino): “Non sono consentite manifestazioni ed eventi in Piazza San Carlo, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carignano, Piazza Castello, Piazza Carlo Alberto, Piazza Palazzo di Città, Piazza Carlo Felice, Piazza CLN e Piazza Statuto, se non previo provvedimento di autorizzazione in deroga da parte del Sindaco, che ne valuta l’impatto e la necessità”. Se ne deduce che ieri in piazza Castello c'era necessità di polli.

Clausola di salvaguardia da moralisti d'accatto

E non venitemi a dire "sì però è per beneficenza". Nessuno si è mai sognato di negare la liceità di un gazebo per una raccolta fondi. Anzi, ce ne fossero. Ma il pollo... Signori cari, guardiamoci in faccia: la beneficenza si può fare - la faccio, la fanno, la facciamo - anche con discrezione, senza baracconate. Altrimenti si chiama marketing.
P.S. E comunque voi, anime belle, pensate al triste destino dei polli.

Commenti

  1. ... e nel frattempo in Piazza Bodoni le persone erano in fila per gustare un trancio di pizza calda che veniva servito dalla casetta prefabbricata Cameo che sponsorizzava un nuovo tipo di pizza surgelata.

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  2. Nulla di paricolarmente strano... Non si vince battaglia politica se non si e' vinta prima una battaglia culturale... (profezia di A.Gramsci, antecedente a quelle di Fassino).

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