Film per l'estate: "Il ritorno dei Punti Verdi", prossimamente nei migliori cinema |
Con la decisione adottata oggi dalla Giunta comunale, entra nel vivo la fase preparatoria dell’organizzazione nei comprensori verdi delle manifestazioni estive.
Saranno specifiche aree dei parchi Colletta, Colonnetti, Di Vittorio, Ruffini, Pellerina, Stura e la tettoia dell’ex strippaggio di Parco Dora, a ospitare eventi culturali, ricreativi-sportivi e attività di intrattenimento.
La deliberazione approvata questa mattina – su proposta dell’assessora alla cultura Francesca Leon e del vicesindaco Guido Montanari – dà il via, nell’imminenza della stagione estiva, alle procedure di selezione di quanti intenderanno proporre all’Amministrazione comunale iniziative di natura aggregativa.
I Punti Verdi, è sottolineato in delibera, oltre a rappresentare occasioni di svago, assolvono significativi aspetti culturali e sociali, legati all’immagine di una Torino solidale e comunitaria.
Per questa ragione, accanto al cartellone di eventi, l’Amministrazione comunale potrà chiedere ai proponenti di riservare nell'agenda, appuntamenti di pubblico interesse realizzati direttamente dalla Città.
Tra i contenuti dell’avviso, che sarà perfezionato e reso pubblico nei prossimi giorni, oltre alla richiesta di una dettagliata descrizione delle proposte, saranno richiamati la forte attenzione al rispetto dell’ambiente e l’adozione di accorgimenti per diminuire il disturbo dei residenti nei dintorni dei parchi, attraverso il monitoraggio acustico continuativo e l’installazione di strutture e stand eco-sostenibili.
Le attività di somministrazione e ristoro accessorie alla proposta dei progetti, otterranno autorizzazioni temporanee, che saranno concesse in relazione alla programmazione degli appuntamenti.
E’ prevista l’esenzione totale della Cosap per la parte aggregativa e culturale.
La Giunta si riserva, in funzione dei progetti presentati, di valutare l’eventuale riduzione fino al 20% del canone Cosap per la parte più prettamente commerciale.
Aspettiamo l'avviso pubblico. Solo leggendolo si capirà che cosa si tratta esattamente. Non vorrei passare per il solito pessimista, ma ammetterete che, quando leggo di "procedure di selezione di quanti intenderanno proporre all’Amministrazione comunale iniziative di natura aggregativa", mi possano venire i sudori freddi al solo pensiero di un "Natale coi fiocchi" in versione estiva.
Giusta e la Circoscrizione 8: lo scazzo del Valentino
La scelta delle location fa discretamente incazzare quelli della Circoscrizione 8 che avevano proposto, oltre al Parco Di Vittorio, vari altri spazi, tra cui Italia 61 e il Valentino, che non sono stati presi in considerazione. L'aspetto grottesco è che l'intero dibbbattito si è dipanato su Facebook. Alla "delusione" degli amministratori della Otto (il presidente Davide Ricca e la coordinatrice alla cultura Paola Parmentola) per "l'esclusione di luoghi in cui storicamente c'era questo tipo di offerta" ha subito risposto a mezzo Fb l'assessore Marco Giusta dicendo che sono liberissimi di organizzare altri spazi estivi come Circoscrizione, tramite una manifestazione d'interesse e con sgravi applicati in seguito. Mi pare che la proposta abbia convinto pochissimo i due amministratori incazzati della Otto.
Ricordo per inciso che anche il Borgo Medievale, passato alla gestione diretta del Comune, quest'estate ospiterà una programmazione pomeridiana curata, pare, dalla Fondazione Cultura: ma non ospiterà attività serali, perché il Municipio non ha i soldi per pagare i custodi dopo le 20. Tenuto anche conto della chiusura (e/o demolizione) dei locali notturni nel parco, ne deriva che al Valentino, nelle notti d'estate, ci andrà soltanto chi deve procursi la roba.
Affinità e divergenze fra Punti Verdi e Tutta mia la città
Io intanto vorrei capire se questi spazi estivi - che la comunicazione comunale definisce "Punti Verdi" - siano una nuova versione di quello che fu, l'anno scorso, il tentativo di "Tutta mia la città": all'epoca giustappunto equiparato, nella narrativa del potere, ai vecchi Punti Verdi di Balmas.
Di sicuro, nella scarna comunicazione comunale non compare alcun riferimento alla Fondazione Cultura, che fu il referente organizzativo di "Tutta mia la città", né si fa cenno ai principi che - fu detto all'epoca - informavano il progetto degli spettacolini estivi: il "confronto con le Circoscrizioni" e "con le associazioni attive sul territorio" per un "programma condiviso con tutti i soggetti che operano in queste aree" e conseguente "valorizzazione di luoghi e attività importanti per la città". Mi sembra che, almeno nel caso della Otto, stavolta il "confronto con le Circoscrizioni" lasci a desiderare.
Né si può dedurre un granché dal genericissimo titolo della delibera "Ricerca di manifestazione di interesse per la realizzazione di progetti relativi a manifestazioni cittadine 2018 nel periodo estivo (c.d. Punti Verdi)". Il testo della delibera non è ancora on line.
Ricorro quindi all'impagabile copia-incolla intitolato "Torino Eventi 2018": l'elenco, pubblicato lo scorso novembre, che raccoglie la qualunque si preveda a Torino quest'anno. E lì compare, nel mese di giugno, il seguente annuncio: "A sostegno delle iniziative estive diffuse sul territorio, 'Tutta mia la città' coordinerà una serie di proposte artistiche e culturali selezionate di concerto con il territorio cittadino, offrendo così, come accaduto nel 2017, l’opportunità per fare emergere nuove identità e per scoprire suggestivi spazi della città". I nessi mi sfuggono, ma li scopriremo vivendo. Nel testo di "Torino Eventi 2018" il termine "Punti Verdi" non viene utilizzato: ma mi pare che nella comunicazione comunale odierna sia usato come con il generico significato di "spazio per spettacoli estivi nei parchi".
Quindi spero di non leggere da qualche parte che "tornano i Punti Verdi".
Favoloso l'uso di un'immagina di Lanterna Verde, un fiaco cinematrogafico
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