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DI BANDI, BANDITORI E BANDOLERI

La non sorprendente vittoria nel bando per la direzione del Museo del Cinema di Mimmo De Gaetano (attuale vicepresidente di Film Commission nominato da Chiarabella) mi ha spinto a scrivere ancora una volta alcune riflessioni sulla manfrina dei bandi così come li conosciamo a Torino, riflessione pubblicata oggi sul Corriere. Se vi va di leggerla, vi avverto che è molto lunga, m spero non troppo noiosa. Debbo però fare ammenda per uno sciagurato "lapsus calami" che avrà forse notato chi ancora legge i giornali di carta. Sull'edizione cartacea del Corriere di Torino di oggi, purtroppo, mi è sfuggito un errore di sbaglio davvero imbarazzante (prontamente corretto nell'on line) perché ho chiamato "Viviana Rosso" (certo per assonanza con il suo soprannome "Vivirosso") la consigliera cinquestelle Viviana Ferrero. Come si dice in questi casi, mi scuso con l'interessata e con i lettori.
Mi scuso anche per aver omesso dall'articolo tanti particolari buffi o patetici che hanno segnato a Torino questi "anni bandi": ma l'articolo era già sterminato, e scrivere spesso significa rinunciare. Piuttosto non rinuncio a aggiungere un particolare grazioso - seppur insignificante - che riguarda il bando per la direzione del Museo del Cinema. La prima selezione dei candidati è stata affidata a una società milanese di head hunting che si chiama Key2People e ha sede a Milano in via Gerolamo Morone 8, combinazione proprio il portone a fianco della sede dell'Associazione Rousseau, al civico 6.

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CIAO SERGIO

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ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

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