Non so se vi appassiona, il dibbattito sulle Comunali dell'anno prossimo. A me interessa relativamente (relativamente ai pupazzi da raccontare per i prossimi cinque anni, o quel che sarà...), ma l'ozio d'agosto mi suscita mostri che s'incartano (nel senso che finiscono su carta) in articoli per il Corriere come quello sul Sindacomercato o quello uscito oggi (ecco il link) sulle prospettive e le aspettative dei tre schieramenti. Non sono da prendere come oro colato, come d'altronde gran parte delle pensose analisi dei politologi professionisti. Sempre cazzeggi sono. La differenza è che io non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
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