Non so se vi appassiona, il dibbattito sulle Comunali dell'anno prossimo. A me interessa relativamente (relativamente ai pupazzi da raccontare per i prossimi cinque anni, o quel che sarà...), ma l'ozio d'agosto mi suscita mostri che s'incartano (nel senso che finiscono su carta) in articoli per il Corriere come quello sul Sindacomercato o quello uscito oggi (ecco il link) sulle prospettive e le aspettative dei tre schieramenti. Non sono da prendere come oro colato, come d'altronde gran parte delle pensose analisi dei politologi professionisti. Sempre cazzeggi sono. La differenza è che io non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
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