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E LE NOMINE? ROBA LORO, LE FANNO QUANDO GLI COMODA


C'è un altro direttore da trovare. Dopo il Polo del Novecento, oggi tocca ad Artissima: in effetti il contratto (3+2) di Ilaria Bonacossa scade con la quinta Artissima da lei curata, quella in programma quest'autunno in presenza, se tutto andrà bene. La Fondazione Torino Musei ha aperto una "selezione non vincolante" con la quale "si intende sollecitare e raccogliere manifestazioni di interesse da parte di persone qualificate, in possesso dei requisiti richiesti".

L’incarico avrà la durata di tre anni, per le edizioni 2022, 2023 e 2024, con possibilità di proroga per altri due anni. Le candidature dovranno pervenire, entro e non oltre le ore 12 del 13 settembre, via mail all’indirizzo PEC segreteria.ftm@pec.it
Scarica il bando completo.

Film Commission: il mistero delle nomine scomparse

Ma questa è la banale normalità. Diverso è quando sono in ballo le cariche politiche, presidenze e CdA degli enti culturali: è lì che i nostri sacripanti danno il meglio di sé. 
Ad esempio, ci sarebbe una scadenza da onorare da parte di Comune e Regione: è il rinnovo del CdA di Film Commission, scaduto il 30 giugno scorso con l'approvazione del bilancio. Il presidente Paolo Damilano è da mesi candidato alla poltrona di sindaco, il vicepresidente Mimmo Di Gaetano da un paio d'anni dirige il Museo del Cinema, al momento entrambi coprono ancora le rispettive poltrone con le loro riverite chiappe, e insomma, lo statuto (per cui il CdA dura in carica 4 esercizi finanziari) e ancor più l'opportunità premono per un lesto rinnovo delle cariche. Al momento il CdA è prorogato per la normale amministrazione, ma la proroga dura al massimo 45 giorni, per cui a Ferragosto dovrebbero uscire i nomi. Seee, ciao.
A quanto pare Regione e Comune - titolati a esprimere una il presidente e un secondo "esperto", e l'altro il vicepresidente - se la stanno prendendo stracomoda. 
L'altro ieri in Consiglio comunale la Leon, rispondendo a un'interpellanza in materia (qui il testoha in sostanza detto che "la Città di Torino ha già proceduto alla nomina dei due rappresentanti". Primo dubbio: due rappresentanti? Guarda, Frances, che è uno, il rappresentante, più l'assessore alla Cultura che sta nel CdA di default e tu dovresti saperlo essendo per l'appunto l'assessore in questione... 
Ma, come sempre nell'affabulazione municipale, tra il dire e il fare, o meglio fra il detto e il fatto, c'è di mezzo un mare di pressapochismo. Sul sito del Comune sono riuscito a scovare l'avviso del 15 gennaio scorso che invita gli interessati a candidarsi entro il 15 febbraio (just in time prima dei sei mesi finali del mandato durante i quali il sindaco non potrebbe effettuare nomine...). Nello stesso sito ho potuto anche prendere visione dell'elenco dei candidati, fra i quali ho notato alcuni nomi eccellenti (per fortuna) accanto ai soliti inevitabili saltapicchi. Tuttavia non trovo traccia, nei siti comunali, di una scelta definitiva dell'uomo (o preferibilmente della donna, considerato il valore di alcune delle candidate) destinato alla vicepresidenza di Film Commission. Nè a Film Commission sanno alcunché sul loro prossimo presidente e/o vicepresidente. 
Delle tre, una. O io non so cercare un'informazione peraltro ben nascosta; oppure  loro hanno scelto un deficiente e adesso si vergognano di dirlo; terza eventualità, Leon ha inciuccato le quote e ha dato per fatto ciò che fatto non è. Tutte e tre le ipotesi sono credibili, aspetto delucidazioni in merito da chi è in grado di fornirle.

Anche l'Egizio può attendere

Più lineare invece la situazione della Regione: a quelli proprio je rimbarza, manco c'è traccia dell'avviso di nomina  del presidente di Film Commission, figurarsi la nomina stessa... Segno certo di trascuratezza, ma pure di coerenza: per dire, la nomina del rappresentante della Regione nel CdA del Museo Egizio è diventata un'infinita saga - quasi sega - ancora irrisolta: dopo gli psicodrammi per il Tiradritti, i genii regionali hanno partorito il celeberrimo "bando senza requisiti". Era lecito immaginare che, non essendo richiesti requisiti per fare il consigliere d'amministrazione dell'Egizio, se non altro scegliere il candidato non sarebbe stata un'impresa titanica neppure quel quelle menti. E invece il bando si è chiuso il 16 luglio, e da quel dì non si è più saputo nulla. Il 22 la prestigiosa Commissione nomine della Regione aveva all'ordine del giorno la designazione, però è saltata per mancanza del numero legale.Adesso resta soltanto un Consiglio regionale prima della pausa estiva, il 3 agosto, e mi sa tanto che la nomina all'Egizio slitterà all'autunno. Mica c'è fretta: il Museo Egizio è senza CdA appena da gennaio, e che saranno mai otto mesi per un'istituzione che studia robe vecchie di tremila anni?

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