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L'IMPORTANZA DI NON BANFARE ALLA CAZZO

E' una storia bellissima e significativa, quella che Paolo Coccorese racconta sul Corriere Torino di oggi: "Quattro anni fa - scrive l'ottimo Coccorese - la graphic novel sulle foibe ("Anime in transito", NdG), sponsorizzata dall’Istituto della Resistenza, il Polo del ‘900 e la Regione a guida centrosinistra, era piaciuta anche a Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica si era complimentato con gli autori, l’associazione Anonima Fumetti. Oggi, lo stesso (o quasi) disegno è finito nel tritacarne delle accuse incrociate che avvelenano il Giorno del Ricordo. Il motivo? A riproporlo è la giunta di centrodestra di Palazzo Lascaris". Qui c'è il link all'articolo, non mi permetterei mai di rubare una storia altrui. 

Sono invece di pubblico dominio gli alti lai e il veemente sdegno con i quali il centrosinistra ha accolto la locandina del convegno "Identità oltre confine", progetto che la Regione ha commissionato al Circolo dei Lettori (con un budget di 31 mila euro "per "approfondire l’esodo istriano, usando strumenti critici e di approfondimento che chiamano in causa l’indagine storica, l’analisi filosofica, l’esplorazione della convivenza linguistico-culturale".

La locandina, definita dagli esponenti del centrosinistra "a metà strada fra un fumetto anni ‘50 e i manifesti di propaganda nazista", ha turbato Mauro Salizzoni del Pd e vicepresidente del Consiglio regionale del Pd (è quello che voleva farsi sindaco di Torino) perché servirebbe a "riaccendere le polemiche, in un clima da anni Cinquanta". Secondo Marco Grimaldi, capogruppo di Luv, ha per l'appunto "l’aspetto di un manifesto di propaganda nazista".
Coccorese ha pure sentito quelli dell'Anonima Fumetti: "In principio - raccontano - volevano ristampare la nostra graphic novel Anime in transito, ma il Polo del ‘900 si è opposto. Così, ci hanno commissionato il manifesto che in realtà prende spunto da una vignetta contenuta all’interno del fumetto".
Ecco, il fumetto. Una graphic novel progettata nel 2018, appena quattro anni fa, sotto l'egida del Rotary Torino Sud Est, del Comitato Resistenza del Consiglio Regionale (all'epoca a maggioranza di centrosinistra) e della Fondazione Crt. Graphic novel peraltro molto bella, amara e dura, che non fa sconti a nessuno rievocando il dramma delle foibe e dell'esilio. A questo link potete leggerla per intero, giudicate voi. 
Ho anche individuato la tavola che potrebbe aver ispirato la locandina incriminata, secondo me è alla pagina 17, che riproduco qui sopra. Concordo che la locandina calchi parecchio i toni, ma ciò mi pare inevitabile volendo sintetizzare dei concetti. E' più urticante, ma la sostanza è quella esposta nelle pagine del fumetto.
Ora: i non sono uno storico, sono un ignorante. Ma una cosa la so: so che chiunque assassina, perseguita, tortura è comunque una merdaccia, e me ne fotte che sia una merdaccia di destra o di sinistra, è una merdaccia e basta, senza se e senza ma. Ed è altrettanto una merdaccia chi esalta, giustifica o nega le infamie compiute dalle merdacce. E sono merdacce anche coloro che fanno paragoni infami fra le infamie. Già che ci sono, aggiungo pacatamente che è pure merdoso chi ci specula su per merdosi interessi di merdosa bottega. 
Ma ciò che mi colpisce, in questa specifica vicenda come in tante altre, è l'insostenibile e irredimibile superficialità della politica - di destra e di sinistra -che s'indigna e blatera prima di verificare ciò di cui si accinge a indignarsi e blaterare, e finisce perculata. E senza mai imparare la lezione, tutta l'allegra compagnia continua imperterrita a indignarsi e blaterare senza verificare, sicché i perculatori di ieri oggi si ritrovano perculati. E' un teatrino. E dire che stavolta non era difficile, una rapida googlata su "Anonima Fumetti" avrebbe rivelato l'arcana origine della locandina incriminata, e forse avrebbe suggerito agli sdegnati un approccio più ponderato alla questione. In parole povere, gli avrebbe risparmiato una figura dimmerda.
P.S. By the way: io non sono uno storico, ma di fumetti qualcosa capisco: e se "Anime in transito" ha l'aspetto grafico di un fumetto Anni 50, io sono Abramo Lincoln. 
"Blek" (vedi a sinistra) era un fumetto Anni 50. E scusa tanto, ma ti pare uguale a "Anime in transito"? O alla alla locandina che di "Anime in transito" potrebbe benissimo essere la copertina? Semmai, la grafica di "Anime in transito" mi ricorda vagamente quella del fumetto franco-belga Anni 60/70 di qualità (vedi a destra): i fumetti, per intenderci, che trovavi su "Pilote". Documentarsi, prima di parlare. 

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