Francesca Frediani |
Oggi pomeriggio il mio iphone scampanellava in una tempesta di whatsapp con i quali alcuni amici di sinistra si prodigavano per convincermi che sulla questione del manifesto per la Giornata del Ricordo loro hanno ragione e io torto; per verità senz'altro esito concreto che disturbarmi nel sacro momento della visione dei Simpsons in tivù. Io intanto riflettevo sul vezzo dei politici di apprezzare o meno la libertà d'informazione a seconda che l'informazione sia libera a loro vantaggio o a loro scorno. Quand'ecco che, nel bel mezzo del pomeriggio sonnacchioso, scende in campo un'altra risorsa della Repubblica, la consigliera regionale Francesca Frediani, ex grillina ora trasmigrata nel gruppo fai-da-te "Movimento 4 Ottobre", non nuova a fondamentali sortite in materia di istituzioni culturali.
Ella, evidentemente ansiosa di partecipare alla formidabile due giorni della sbruffonata politica, apre un altro fronte con un comunicato nel quale esprime "forte contrarietà di fronte alla decisione del sindaco Lo Russo di scegliere il nuovo sovrintendente del Teatro Regio prima della nomina all'interno del Consiglio di indirizzo del rappresentante della Regione".
"Decisione"? "Prima della nomina"? Queste, a dire il vero, sono interpretazioni, non fatti: è vero, stanno scritte su alcuni giornali, ma non erano i grillini a dire che i giornali non sono credibili?
Ad ogni modo, ho sott'occhio la lettera di convocazione del Consiglio d'indirizzo del Regio. inviata da Lo Russo anche al presidente Cirio. Il testo esatto della missiva è il seguente: "Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Regio Torino è convocato presso la Sala del Consiglio del teatro, piazza Castello 215 – Torino, alle ore 15 di mercoledì 16 febbraio 2022, per discutere il seguente ordine del giorno:
- Insediamento del Consiglio di Indirizzo
- Individuazione del Sovrintendente ai sensi dell'art. 9 dello Statuto della Fondazione
- Varie ed eventuali.
Cordiali saluti. Stefano Lo Russo".
Fine del gatto. Nessun esplicito riferimento alla prava volontà ad escludendum denunciata dall'attenta Frediani. Fin dall'inizio, la questione si è posta in maniera diversa: a metà febbraio si riunisce il Consiglio, chi c'è c'è. Cirio era stato regolarmente e tempestivamente avvertito. con apposita lettera e conversazioni one-to-one. Nessuna intenzione di escludere nessuno: se non che tutti i soci hanno da mo' scelto il loro rappresentante, tranne la Regione.
Qualcuno obietterà: ok, però sta di fatto che a oggi, 1° febbraio, il rappresentante della Regione non è ancora stato nominato. Vero: la call per le candidature s'era chiusa, poi è stata riaperta e chiuderà definitivamente venerdì 4 febbraio (se la Frediani avrà la bontà di leggere questo link, troverà anche i più sordidi particolari della vicenda).
Perfetto: dal 4 al 16 febbraio ci sono dodici giorni. In dodici giorni, a voler muovere appena appena il culo, si sceglie un corpo di ballo per il Bolshoj, altro che un rappresentante per il Regio. Basta che la piantino di contendersi l'osso fra Lega e Fratelli d'Italia, e scelgano entro il 16 un mecco qualsiasi che vada a installare il suo riverito culo in Consiglio. Tanto farà quel che gli dicono di fare, mica ci vuole Einstein.
Ma poi: questi hanno avuto tre mesi e rotti per scegliere 'sto cazzo di rappresentante, e si sono ridotti all'ultimo minuto, come scolaretti cialtroni che studiano la mattina dell'interrogazione. Scusa, secondo te un intero teatro lirico deve star fermo ad aspettare gli strafottuti comodacci vostri? E mentre i capoccia si facevan le pippe, dov'era la Frediani? Che ci faceva, all'opposizione? Fosse andata a toccargli il tempo al sor Cirio quando il tempo c'era, anziché ergersi a paladina last-minute dei tiratardi e annunciare adesso che "chiederà all'assessore Poggio di prendere posizione". Che cazzo di posizione vuoi che prenda, quella del loto? Maddai.
D'altronde, sai che gliene frega a lorsignori del Regio e del resto. Per loro sono solo altrettanti pretesti per tirarsela da figherrimi o mandarsi reciprocamente affanculo gridando al popolo bue guardami guardami come sono bravo io e come sono cattivacci gli altri.
E fatevi furbi una buona volta, che siete vecchi.
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