L'assessore alla Cultura Rosnna Purchia |
Il progetto Circoscrizioni al centro va avanti. Dopo il bando per lo sviluppo di progetti finanziati con fondi React-Eu è online anche quello per l’organizzazione delle manifestazioni estive 2022-23.
La Fondazione per la Cultura Torino, su mandato della Città, avrà il compito di occuparsi del coordinamento, con valenza biennale, del ‘Programma Culturale Estate 2022-2023’.
Il palinsesto sarà organizzato con il coinvolgimento (raccolta di proposte con procedura selettiva che rispetti i principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità) di enti, associazioni e operatori culturali.
A tal fine è stato pubblicato stamattina sui siti www.fondazioneperlaculturatorino.it e www.comune.torino.it/bandi il bando per la presentazione di progetti finalizzati allo svolgimento di manifestazioni cittadine su spazi all’aperto a uso pubblico (con esclusione delle piazze storiche del centro) con particolare riferimento ad aree verdi periferiche di proprietà della Città, nel periodo 1 giugno - 30 settembre delle prossime due annualità.
La rassegna estiva, un cartellone di appuntamenti di natura culturale, ricreativa, sociale e/o di pubblico spettacolo/trattenimento, sostenibili dal punto di vista ambientale, sarà realizzata nel rispetto dei protocolli di sicurezza nazionali e locali.
La richiesta ai partecipanti al bando è di presentare, per l’area individuata, un programma a valenza biennale particolarmente dettagliato in numero e tipologia di attività e una calendarizzazione per gli eventi 2022, di massima per quelli relative al 2023.
Il budget previsionale destinato alla produzione dei progetti è pari a 300 mila euro per ciascun anno. Sarà compito della Fondazione per la Cultura Torino reperire i fondi sensibilizzando enti pubblici e privati (e se ci riuscisse sarebbe un autentico miracolo: ma è facile prevedere che, come sempre, i soldi li cacceranno i soliti "sponsor del sindaco", se non qualche fondazione bancaria caritatevole. NdG). La liquidazione del sostegno finanziario avverrà in due tranche: il 70% di anticipo a inizio manifestazione e il 30% a saldo al termine (e ciò è molto bello, se si considera che normalmente le amministrazioni pagano i finanziamenti a babbo morto, con mesi se non anni di ritardo. NdG).
Sono previste due categorie di progetti e di relativo finanziamento:
1 - categoria A - progetti con budget maggiore o uguale a 80mila euro - prevede una programmazione di un minimo di 20 giornate di attività anche non consecutive (sostegno totale categoria: 240 mila euro; verranno finanziati i primi 6 classificati nella graduatoria di merito con un sostegno di 40 mila euro ciascuno);
2 - categoria B - progetti con budget maggiore o uguale a 20 mila euro e minore di 80 mila euro - prevede una programmazione di un minimo di 10 giornate di attività anche non consecutive (sostegno totale categoria: 60 mila euro; verranno finanziati i primi 6 classificati nella graduatoria di merito con un sostegno di 10 mila euro ciascuno) (Così si supera il sistema dei "contributi ad minchiam" della passata amministrazione, che aveva suscitato giuste perplessità in quanto puzzava assai di contributi a pioggia per non scontentare nessuno. A onor del vero, va detto che già per l'ultima estate appendiniana, nel 2021, lorsignori s'erano ravveduti, e avevano adottato la suddivisione fra "categoria A" e "categoria B" che viene riproposta quest'anno dai lorussiani. Anche l'anno scorso c'erano in palio 300 mila euro, da spartire fra 7 progetti di categoria A, dotati ciascuno di 37.500 euro, e 5 di categoria B dotati di 10 mila euro. Devo aggiungere che anche nel 2021 a pagare furono i soliti "sponsor del sindaco"? Ma no, che ve lo dico a fare? Si sa che finisce sempre così. NdG).
Poiché le iniziative che rientreranno nel "Programma Culturale Estate 2022 - 2023" sono di interesse collettivo e di pubblica utilità, quelle realizzate in aree che ospiteranno solo appuntamenti di tipo ricreativo culturale saranno esentate dall’applicazione del canone unico patrimoniale di concessione dell’occupazione di spazi e aree pubbliche, mentre quelle adibite ad attività commerciali (somministrazione di cibi e bevande o altre attività economiche e di vendita) beneficeranno di una riduzione del 50% fermo restando che la superficie di suolo pubblico destinata alle attività commerciali accessorie non dovrà superare il 50% di quella complessivamente interessata per la realizzazione dell’evento.
La Fondazione per la Cultura Torino, su mandato della Città, avrà il compito di occuparsi del coordinamento, con valenza biennale, del ‘Programma Culturale Estate 2022-2023’.
Il palinsesto sarà organizzato con il coinvolgimento (raccolta di proposte con procedura selettiva che rispetti i principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità) di enti, associazioni e operatori culturali.
A tal fine è stato pubblicato stamattina sui siti www.fondazioneperlaculturatorino.it e www.comune.torino.it/bandi il bando per la presentazione di progetti finalizzati allo svolgimento di manifestazioni cittadine su spazi all’aperto a uso pubblico (con esclusione delle piazze storiche del centro) con particolare riferimento ad aree verdi periferiche di proprietà della Città, nel periodo 1 giugno - 30 settembre delle prossime due annualità.
La rassegna estiva, un cartellone di appuntamenti di natura culturale, ricreativa, sociale e/o di pubblico spettacolo/trattenimento, sostenibili dal punto di vista ambientale, sarà realizzata nel rispetto dei protocolli di sicurezza nazionali e locali.
La richiesta ai partecipanti al bando è di presentare, per l’area individuata, un programma a valenza biennale particolarmente dettagliato in numero e tipologia di attività e una calendarizzazione per gli eventi 2022, di massima per quelli relative al 2023.
Il budget previsionale destinato alla produzione dei progetti è pari a 300 mila euro per ciascun anno. Sarà compito della Fondazione per la Cultura Torino reperire i fondi sensibilizzando enti pubblici e privati (e se ci riuscisse sarebbe un autentico miracolo: ma è facile prevedere che, come sempre, i soldi li cacceranno i soliti "sponsor del sindaco", se non qualche fondazione bancaria caritatevole. NdG). La liquidazione del sostegno finanziario avverrà in due tranche: il 70% di anticipo a inizio manifestazione e il 30% a saldo al termine (e ciò è molto bello, se si considera che normalmente le amministrazioni pagano i finanziamenti a babbo morto, con mesi se non anni di ritardo. NdG).
Sono previste due categorie di progetti e di relativo finanziamento:
1 - categoria A - progetti con budget maggiore o uguale a 80mila euro - prevede una programmazione di un minimo di 20 giornate di attività anche non consecutive (sostegno totale categoria: 240 mila euro; verranno finanziati i primi 6 classificati nella graduatoria di merito con un sostegno di 40 mila euro ciascuno);
2 - categoria B - progetti con budget maggiore o uguale a 20 mila euro e minore di 80 mila euro - prevede una programmazione di un minimo di 10 giornate di attività anche non consecutive (sostegno totale categoria: 60 mila euro; verranno finanziati i primi 6 classificati nella graduatoria di merito con un sostegno di 10 mila euro ciascuno) (Così si supera il sistema dei "contributi ad minchiam" della passata amministrazione, che aveva suscitato giuste perplessità in quanto puzzava assai di contributi a pioggia per non scontentare nessuno. A onor del vero, va detto che già per l'ultima estate appendiniana, nel 2021, lorsignori s'erano ravveduti, e avevano adottato la suddivisione fra "categoria A" e "categoria B" che viene riproposta quest'anno dai lorussiani. Anche l'anno scorso c'erano in palio 300 mila euro, da spartire fra 7 progetti di categoria A, dotati ciascuno di 37.500 euro, e 5 di categoria B dotati di 10 mila euro. Devo aggiungere che anche nel 2021 a pagare furono i soliti "sponsor del sindaco"? Ma no, che ve lo dico a fare? Si sa che finisce sempre così. NdG).
Poiché le iniziative che rientreranno nel "Programma Culturale Estate 2022 - 2023" sono di interesse collettivo e di pubblica utilità, quelle realizzate in aree che ospiteranno solo appuntamenti di tipo ricreativo culturale saranno esentate dall’applicazione del canone unico patrimoniale di concessione dell’occupazione di spazi e aree pubbliche, mentre quelle adibite ad attività commerciali (somministrazione di cibi e bevande o altre attività economiche e di vendita) beneficeranno di una riduzione del 50% fermo restando che la superficie di suolo pubblico destinata alle attività commerciali accessorie non dovrà superare il 50% di quella complessivamente interessata per la realizzazione dell’evento.
I progetti idonei di entrambe le categorie potranno usufruire gratuitamente di materiale economale (tavoli, sedie, palchi, transenne) messo a disposizione dalla Città e gli organizzatori saranno accompagnati puntualmente per tutti gli aspetti tecnici e autorizzativi. Rimarranno invece a carico dei soggetti idonei la Tari, i bolli e le spese di istruttoria oltre a oneri pubblicitari se dovuti.
La domanda di partecipazione, completa dei documenti allegati richiesti, dovrà essere inviata unicamente e a pena di esclusione per via telematica a mezzo Pec (intestata al candidato), all’indirizzo di posta elettronica certificata segreteria@cert.fondazioneperlaculturatorino.it riportando nell’oggetto: ‘DOMANDA DI PARTECIPAZIONE PROGRAMMA CULTURALE ESTATE 2022-2023’ (+ nome ente proponente) entro le ore 10 del 20 aprile.
La domanda di partecipazione, completa dei documenti allegati richiesti, dovrà essere inviata unicamente e a pena di esclusione per via telematica a mezzo Pec (intestata al candidato), all’indirizzo di posta elettronica certificata segreteria@cert.fondazioneperlaculturatorino.it riportando nell’oggetto: ‘DOMANDA DI PARTECIPAZIONE PROGRAMMA CULTURALE ESTATE 2022-2023’ (+ nome ente proponente) entro le ore 10 del 20 aprile.
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