Dice un antico proverbio danese che a certa gente gli entra prima in culo che in testa. Ma è pur vero che dai e dai, alla lunga a taluni gli entra perfino in testa. Così oggi, allorquando alla presentazione del bando comunale per le attività estive di "Torino a cielo aperto" Francesca Leon ha pronunciato la fatidica frase "lo presentiamo adesso perché adesso è necessario partire per dare alle organizzazioni il tempo per progettare le attività", ho capito che quel momento era giunto. Pensate che l'anno scorso a maggio stavano ancora in altro mare. Ci son voluti cinque anni di figure barbine e badanadas assortite, ma alla fin fine gli è entrata intacapa anche a loro. In effetti, il bando 2021 per le attività estive presenta caratteristiche tanto logiche, quanto latitanti nelle similari, precedenti esperienze.
Intanto la dotazione: 300 mila euro (stanno ancora cercando gli sposnor, ma alla peggio beccheranno i soliti sventurati) da distribuire con un criterio finalmente razionale, ovvero 37.500 euro per i primi 7 classificati nella categoria A (progetti con un budget totale da 70 mila euro in su), e 10 mila per i primi 5 della categoria B (con un budget fra 70 e 20 mila euro). Detto bruscamente: sosteniamo chi è in grado di fare le cose sul serio, e diamo un aiutino ai volonterosi di belle speranze. Il bando del 2020 era un trojaio inenarrabile, per cui 250 euro di dotazione erano stati spartiti alla CdC tra 21 progetti di altrettante associazioni: al primo classificato erano toccati 13.738 euro, al ventunesimo 10.069. Un perculamento al migliore, un immeritato beneficio al peggiore: chiaro che l'obiettivo principale era raccogliere consenso accontentando un po' tutti. Che poi, cazzo se ne fa di 21punti estivi una città con 800 mila abitanti. E difatti un bel po' di quei ventuno punti li hanno visti in pochi intimi.
Per contentare la massa degli aspiranti al sussidio, stavolta ci si limita a garantire l'esenzione totale della Cosap, l'uso alle attrezzature comunali e l'assistenza burocratica a tutti coloro che otterranno un punteggio di almeno 65/100. Ci può stare.
L'altro momento di ravvedimento operoso benché tardivo è la rinuncia del Comune a farsi anche nel 2021 la propria arena gestita dalla Fondazione Cultura, in diretta quanto inopportuna concorrenza con gli spazi gestiti dalle associazioni. Quindi niente più Combo come l'anno scorso: con immenso vantaggio non tanto per le associazioni quanto per la Fondazione Cultura, dato che l'esperienza del Combo s'era risolta in un bagno di sangue per lo Stabile e le altre fondazioni culturali arruolate per l'inutile impresa.
E' pure lodevole - e sorprendente - il buon senso dei ragazzi irresistibili di Palazzo Civico, che nella prospettiva di una riapertura di cinema e teatri non tramano arene cinematografiche e teatrali all'aperto, per non danneggiare i gestori delle sale che prima o poi ambirebbero a tornare a lavorare e se possibile guadagnare. Quest'estate le uniche arene al momento sicure sono quelle, gestite in proprio, del Teatro Ragazzi (che l'arena ce l'ha davanti a casa) e del Regio, che s'inventerà uno spazio con una location per ora ancora segreta ma fighissima e quasi sconosciuta ai torinesi, mi diceva l'altro ieri la commissaria Purchia.
Infine mi ha sconvolto, durante la conferenza stampa, porre domande sensate al segretario generale di Fondazione Cultura, ricevendone risposte sensate: un accadimento che, per gli standard delle conferenze stampa degli enti pubblici, non esito a definire rivoluzionario.
Altri aspetti propri di questo bando mi hanno positivamente colpito; e devo aggiungere che un rapido consulto con gli operatori interessati a parteciparvi ha confermato la mia opinione, suffragandola con quella di persone più esperte di me in materia.
In conclusione, e prima di rimandarvi per i particolari alle comunicazioni dell'ufficio stampa che come al solito trovate in fondo al post, non posso che spendere una lacrima sul fiume di denaro sprecato nelle precedenti esibizioni municipali nel tentativo di inventarsi chissà quali fenomenali punti estivi; ma, memore dell'ammonimento evangelico per cui si fa più festa per il peccatore pentito che per mille giusti che non hanno bisogno di pentirsi, riconosco il merito oltre alla buona volontà e, semel in anno, mi compiaccio con i ragazzi irresistibili di Palazzo Civico.
‘TORINO A CIELO APERTO - FESTIVAL D'ESTATE 2021’
PUBBLICATO IL BANDO
Sarà la Fondazione per la Cultura Torino, su mandato della Città, a organizzare ‘Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021’ nella speranza che il sopraggiungere della bella stagione unitamente all’avanzamento del piano vaccinale possa consentire una riapertura delle attività.
È stato pubblicato stamattina sui siti www.fondazioneperlaculturatorino.it e www.comune.torino.it/bandi il bando per partecipare alla manifestazione.
Il progetto, che si concretizzerà in un cartellone di appuntamenti compresi nel periodo 1 giugno - 30 settembre 2021, nel rispetto dei protocolli di sicurezza nazionali e locali per contenere il Covid-19, vedrà il coinvolgimento di enti e associazioni torinesi.
Le iniziative dovranno essere realizzate sul territorio della città (con esclusione delle piazze storiche del centro) preferibilmente in zone periferiche e/o in aree verdi.
Poiché l’attuale perdurare dell’emergenza sanitaria non consente di prevedere con esattezza quali potranno essere le condizioni per la realizzazione degli eventi dal vivo, nel bando si fa riferimento alle modalità sperimentate nel periodo estivo 2020.
Il Budget previsionale destinato alla produzione dei progetti è pari a 300mila euro. Sarà compito della Fondazione per la Cultura Torino reperire i fondi sensibilizzando enti pubblici e privati oltre che pianificare la comunicazione.
La liquidazione del sostegno finanziario avverrà in due tranches: il 70% di anticipo a inizio progetto e il 30% a saldo al termine della manifestazione.
“Le linee guida e il bando per le attività estive 2021 sono un'azione che vuole favorire la ripartenza delle organizzazioni dando loro modo di riprendere a lavorare e programmare le proprie iniziative– dichiara Francesca Leon, Assessora alla cultura della Città di Torino -. Pur nell'incertezza dell'emergenza sanitaria si è scelto, rispondendo ai bisogni e alle sollecitazioni degli operatori culturali cittadini, di anticipare l'uscita del bando con la consapevolezza che le attività hanno bisogno di tempo per essere programmate. Mi auguro che la prossima estate sia un reale momento di ripresa. La Città continuerà a sostenere il sistema culturale come ha fatto sin dall’inizio della pandemia”.
A individuare i progetti idonei sarà una Commissione composta da esperti del settore culturale e dell’organizzazione di eventi (esterni e/o interni all’Amministrazione) che dovrà tenere conto di diversi criteri tra cui: qualità, originalità e carattere innovativo della proposta; capacità di raggiungere target diversi di pubblico; coinvolgimento del territorio con esclusione delle piazze storiche del centro cittadino e premialità per le zone periferiche e/o le aree verdi; sostenibilità economico-finanziaria con particolare attenzione ai costi inerenti il rispetto dei principi di Safety&Security e delle normative per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19; eco-sostenibilità; attivazione di forme di partenariato e co-progettazione tra soggetti diversi e modalità di collaborazione; esperienza in attività analoghe e durata.
Poiché le iniziative che rientreranno in ‘Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021’ sono di interesse pubblico e di pubblica utilità, saranno esentate dall’applicazione del canone di occupazione del suolo pubblico (C.O.S.A.P), potranno usufruire gratuitamente di materiale economale (tavoli, sedie, palchi, transenne…) messo a disposizione dalla Città e gli organizzatori saranno accompagnati puntualmente per tutti gli aspetti tecnici e autorizzativi. Rimarranno invece a loro carico la TARI, i bolli le spese di istruttoria.
Tutte le attività dovranno essere allestite nel rispetto delle norme di sicurezza e delle disposizioni vigenti al momento della realizzazione per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
La domanda di partecipazione corredata da tutti i documenti richiesti dovrà pervenire a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo: segreteria@cert.fondazioneperlaculturatorino.it riportando nell'oggetto “DOMANDA DI PARTECIPAZIONE TORINO A CIELO APERTO - FESTIVAL D’ESTATE 2021 (+ nome ente proponente)” entro le ore 12.00 del 23 aprile 2021.
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