Oggi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Teatro Stabile ha deliberato all’unanimità, d’intesa coi soci Aderenti, la conferma (con largo anticipo) dell’incarico di direttore a Filippo Fonsatti per un terzo mandato quadriennale, con decorrenza dal 29 gennaio 2023 e fino al 28 gennaio 2027. La modifica del regolamento dei Teatri Nazionali ha difatti aumentato da due a tre il numero massimo dei mandati consecutivi per i ruoli apicali. La riconferma era scontata, visti i risultati che Fonsatti ha raggiunto nei primi due mandati: il Tst si è posizionato stabilmente al vertice dei Teatri Nazionali nelle graduatorie del Ministero della Cultura, sia per l’entità del contributo Fus sia per il punteggio artistico, che si conferma il più alto nel triennio 2022-2024. Inoltre lo Stabile ha superato la fase più critica della pandemia garantendo la continuità produttiva e occupazionale e il mantenimento di un’elevata qualità artistica degli spettacoli, che hanno ricevuto numerosi premi della critica.
Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente
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