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MUSEI: PRESENZE 2022, IL PRE-COVID RESTA UN MIRAGGIO (TRANNE CHE PER EGIZIO E MAUTO)

Il solito blockbuster: nel 2022 i visitatori all'Egizio hanno superato il livello pre-Covid

Sono arrivati i dati delle presenze nei musei torinesi nel 2022.
La Fondazione Torino Musei non è andata bene, però non lo dà a vedere grazie a un inedito maquillage: per la prima volta, il calcolo del totale dei visitatori nel corso dell'anno (530 mila, afferma il comunicato stampa) somma, oltre alle presenze nei tre classici musei della Fondazione (Palazzo Madama, Gam e Mao), anche i 33 mila visitatori totalizzati dalla fiera Artissima, anch'essa - com'è noto - gestita dalla Fondazione.
Va benissimo. Basta intenderci sui termini. Ma va un po' meno bene aprire l'odierno comunicato con un trionfale "nell’anno appena trascorso i nostri musei hanno raggiunto importanti risultati in termini di visitatori, ritornando quasi ai numeri pre-pandemia", perché in tal caso occorrerà capire che cosa significhi "quasi" nel linguaggio della Fondazione Torino Musei. Difatti, i visitatori dichiarati dalla stessa Fondazione per l'ultimo anno prepandemia, il 2019, senza conteggiare quelli di Artissima, furono 613.498 nei soli tre musei, con un +20,9% rispetto ai 507.362 del 2018 (sempre esclusi i visitatori di Artissima).
In pratica i tre musei della Fondazione nel 2022 hanno avuto 497 mila visitatori (530 mila meno i 33 mila di Artissima), perdendone ben 116 mila rispetto ai 613 mila del 2019 (calcolati ovviamente senza Artissima): e, in virtù dei numeri dichiarati dalla stessa Fondazione, salta inoltre all'occhio che percentualmente è andata pure peggio Artissima, i cui 33 mila visitatori di quest'anno s'annichiliscono a fronte dei 55 mila del 2019.
Devo continuare? Continuo: i visitatori nel corso del 2022 - è sempre parola di Fondazione Torino Musei - "sono stati 154 mila alla Gam, quasi 100 mila al Mao e oltre 243 mila a Palazzo Madama". Beh, nel 2019 - cito sempre dal comunicato dell'epoca - Palazzo Madama aveva "accolto 309.018 persone", la Gam 185.377 "nonostante la chiusura delle collezioni dell’800 per interventi di manutenzione straordinaria" (nihil novi sub sole) e il Mao 119.103. Ergo, Palazzo Madama ha perso, rispetto al 2019, circa 66 mila visitatori, la Gam 31 mila e il Mao almeno 19 mila.
Se ne deduce che, per la matematica (e il dizionario) della Fondazione Musei, l'avverbio "quasi" significa un tot che può tranquillamente superare le centomila unità. Vorrei che la pensasse così anche il direttore della mia banca...
Riconosco che, come da più parti si fa notare, quest'anno si sono ancora scontati gli strascichi pandemici, almeno nei primi tre mesi. L'ha fatto notare, ad esempio, il Museo del Cinema, che aveva diffuso i dati in anticipo dichiarando, la settimana scorsa, 570 mila presenze nel 2022 a fronte di 675 mila nel 2019. Pure qui, meno centomila e rotti: è senz'altro un'esagerazione parlare di "ritorno ai livelli pre-Covid".
Il fatto è che gli "strascichi prepandemici" hanno strascicato un po' random, o più probabilmente molto dipende dalla gestione dei dati. Ad esempio, i Musei Reali dichiarano per il 2022 circa 502 mila visitatori "grazie al riallestimento di interi settori delle collezioni permanenti, come la Galleria Archeologica (febbraio 2022) e la Collezione Gualino (novembre 2022), e alle numerose attività ed esposizioni temporanee", mentre a fine 2019 s'era parlato di 492.136 visitatori, "a cui si aggiungono i 102.465 delle mostre del 2019". Se "si aggiungono" ai 492 mila visitatori delle collezioni i 102 mila delle mostre, significa che il totale nel 2019 fu di 594 mila, e insomma, pure i Reali hanno lasciato sul campo i loro bravi centomila, e diciamo che hanno un po' glissato sui parametri di calcolo.
La Reggia di Venaria non s'avventura in confronti con il 2019, quando ancora calcolava - e comunicava - il numero dei biglietti staccati, che potevano essere ben più di uno per visitatore. Si limita quindi a dichiarare che nel 2022 i visitatori sono stati 332.776 in 316 giorni di apertura. Cresce quindi notevolmente il pubblico rispetto al 2021, quando erano stati registrati 172.911 visitatori, in 237 giorni di apertura (in ragione delle restrizioni correlate al Covid). Tenendo conto dei numerosi eventi ospitati nel corso dell’anno quali l’Eurovision Song Contest, il summit dei Ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa, il 160° Anniversario della Corte dei Conti ed altri appuntamenti istituzionali ed iniziative private, il dato finale delle presenze sale a 357.776. Quanto alle mostre, finora "John Constable. Paesaggi dell’anima ha raggiunto i 35.639 visitatori in solo due mesi di apertura; "Play. Videogame, arte e oltre" autoprodotta dalla Reggia, è arriva a quota 65.110 in 142 giorni: entrambe chiuderanno il 12 febbraio.
Il vero grande exploit lo mette a segno il Mauto, che chiude il 2022 con un totale di 240.000 visitatori, un risultato senza precedenti nella storia del Museo, che aveva ottenuto la massima affluenza nel 2011, anno della riapertura dopo quattro anni di chiusura per la ristrutturazione e ampliamento dell’edificio, in cui si erano registrati oltre 221 mila ingressi. Nel 2019 – ultimo anno a pieno regime prima della pandemia – i biglietti emessi furono 220.000.
Fa molto bene, nel suo piccolo, pure Camera, con oltre 71 mila visitatori nel 2022, che superano largamente il massimo raggiunto fino ad ora dal Centro Italiano per la Fotografia: il record precedente furono i 63 mila del 2019. Con la mostra di Robert Doisneau Camera ha avuto 8.500 visitatori dal 26 dicembre all’8 gennaio, per una media giornaliera di circa 600 persone: il totale dei visitatori della mostra - aperta a metà ottobre - a oggi è di 38.000 persone, cifra che rappresenta un record assoluto per le mostre di Camera, superando anche quella dedicata a Man Ray, tenutasi prima della pandemia.
Ma alla fine della fiera, a chiudere l'anno in gloria senza maquillage e senza perdite - anzi... - rimane come al solito il Museo Egizio, ormai imparagonabile gigante fra i nani con i suoi 898.500 ingressi nel 2022 (numero comprensivo anche degli eventi istituzionali e privati) contro gli 853 mila del 2019, con un +5% benché nei primi tre mesi dell’anno fosse ancora in vigore il contingentamento degli ingressi. Erano stati 398.336 i visitatori del Museo Egizio nel 2021, a fronte di 274 giorni di apertura. Nel 2020 si erano registrati 241.139 visitatori, in 185 giorni di apertura. Ad aprile 2022, primo mese in cui sono cadute le restrizioni agli ingressi nei musei, l’Egizio ha toccato i 103mila visitatori e da maggio alla fine dell’anno il Museo ha registrato una continua escalation negli ingressi rispetto al 2019.
That's all, folks. Aggiungo in chiusura un po' di dati relativi al periodo delle feste natalizie: dal 24 dicembre all’8 gennaio i visitatori complessivi nei tre musei della Fondazione Torino Musei sono stati 37.814 (6.627 alla Gam, 5.724 al Mao e 25.463 a Palazzo Madama); da venerdì 23 dicembre a domenica 8 gennaio i Musei Reali sono stati visitati da 41.500 persone; l'Egizio ha registrato 74.424 ingressi, quasi 10 mila in più rispetto all’analogo periodo a cavallo tra il 2019 e il 2020, quando se ne registrarono 64.519; dal 26 dicembre all’8 gennaio sono stati quasi 29.989 i visitatori della Venaria; il Museo del Cinema dichiara "oltre 43 mila presenze durante le vacanze natalizie. Da sabato 24 dicembre a domenica 8 gennaio il Mauto ha registrato circa 24.000 ingressi: nello stesso periodo del 2021 i visitatori furono circa 12.000 e nel 2019 – da sabato 21 dicembre 2019 a lunedì 6 gennaio 2020 – i visitatori furono circa 16.500.

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