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IL MALE OSCURO DI TORINO MUSEI


I dati sui visitatori dei musei nel weekend pasquale hanno evidenziato ancora una volta la crisi profonda dei tre musei civici, Palazzo Madama, Gam e Mao. 
In via d'estinzione; visitatore alla Gam e rinoceronte di Giava 

Così non si può andare avanti: urgono interventi immediati. Quali, dovrà dircelo presidente della Fondazione Torino Musei, Massimo Broccio. 
Il mio commento sul Corriere comincia così:

Nella Pasqua di Resurrezione dei musei torinesi che gloriosamente ritrovano e spesso superano, in termini di visitatori, le performance pre-covid, stride l'ennesimo tonfo dei tre derelitti della Fondazione Torino Musei. Palazzo Madama, Gam e Mao nel 2019 totalizzarono in tre giorni, dal Sabato santo al lunedì di Pasquetta, 11.716 visitatori (e già parevan pochi...), di cui 7.442 a Palazzo Madama: dopo il covid, l'anno scorso, nei quattro giorni dal Venerdì santo a Pasquetta, visitatori nei tre musei furono 5.888. Sembrava difficile fare peggio e invece, toccato il fondo, i tre musei civici hanno cominciato a scavare: 5.500 presenze tra venerdì 7 e lunedì 10 aprile (1.409 alla Gam, 1.097 al Mao e 2.994 a Palazzo Madama) sono l'increscioso bilancio della Santa Pasqua 2023. Di questo passo, i visitatori dei musei civici scompariranno dalla faccia della Terra prima del rinoceronte di Giava.
L'assenza ormai endemica di mostre temporanee realmente attrattive è senz'altro una delle cause del disastro; e forse la principale. Ma non l'unica: il male oscuro della Fondazione Torino Musei è ben più grave e ha radici profonde...
Il seguito sul Corriere di oggi o a questo link.

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