Diciamolo: ieri alle Ogr, alla prima uscita pubblica di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con il nuovo cappello di presidente della Fondazione Crt per l'Arte (d'ora in poi, per brevità, FondArte Crt), c'era un elefante nella stanza. E non mi riferisco al pur imponente Palenzona, bensì alla doppia presidenza di Patrizietta, da anni inquilina fissa delle classifiche internazionali dei personaggi più influenti nell'arte contemporanea. Aggiungendo alla poltrona della sua Fondazione Sandretto quella di FondArte Crt, Patrizietta adesso si ritrova una e bina, Sandretto e Re Rebaudengo, al vertice di due superpotenze. Nel suo genere, un impero.
Premessa: nominare la presidente della Fondazione Sandretto alla presidenza di FondArte Crt ha senz'altro il suo perché. Voglio dire: hai in città una superstar mondiale dell'arte contemporanea, che in quell'ambiente conosce tutti e da tutti è rispettata e ascoltata, e tu che fai? La tieni in panchina? Sarebbe assurdo. Peggio che se Inzaghi non facesse giocare Lautaro.
Tuttavia la questione del possibile conflitto d'interessi in chi ricopre due ruoli tanto strategici (l'elefante nella stanza, per l'appunto) oggettivamente si pone, aleggia, e a questo punto la domanda ci sta.
Patrizietta risponde senza reticenza, e io trascrivo paro paro la sua dichiarazione, a presente e futura memoria: “No. I ruoli non si sovrapporranno. Non ci saranno incroci tra FondArte Crt e la Fondazione Sandretto, che per maggiore correttezza da quest'anno non parteciperà neppure ai bandi di FondArt Crt. Anche le acquisizioni – a partire da quelle ad Artissima - verranno decise dal Comitato scientifico internazionale, sulle cui scelte io non ho voce in capitolo. L'unico progetto di Fondazione Sandretto che FondArte Crt porterà avanti, pur con delle modifiche, è il camp per giovani curatori, che FondArte Crt finanzia fin dalla prima edizione nel 2012: e comunque non verrà più gestito direttamente dalla Fondazione Sandretto ma sarà affidato a un team esterno. Inutile aggiungere che per il mio impegno in FondArte Crt non percepirò nessun compenso. No, il conflitto d'interessi non c'è. L'unico mio interesse è realizzare un mio sogno: il sogno di poter mettere le mie esperienze e le mie relazioni al servizio del sistema dell'arte a Torino”.
Ho scarsa confidenza con il conflitto d'interessi ma Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è, secondo me, molto brava, direi bravissima. Un orgoglio per la nostra città avere una donna capace, seria, impegnata, visionaria nell'arte a livello internazionale come lei. L'unico neo che vale per tutti i ruoli come il suo nuovo in CRT che sono di lavoro, professionali non percepire compensi. Lavori? si! Bene allora devi essere retribuito. Sempre. Tiziana Bonomo
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