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ADDIO A STEFANIA AUDISIO

Stefania Audisio se n'è andata all'alba di oggi. Aveva appena 59 anni. Non era una persona famosa, di quelle che stanno sempre sui giornali: lei i giornali aiutava a farli, con il suo impegno nell'ufficio stampa della Fondazione Torino Musei. Era una professionista capace, innamorata di suo lavoro non sempre facile; e una bella persona, che nell'ambiente della cultura e dell'arte contemporanea torinesi tutti conoscevano, apprezzavano, e amavano. "Si è fatta molto amare e stimare per l’intelligenza e la grinta elegante che sempre la caratterizzava", mi ha scritto stamattina Guido Curto, che quand'era direttore di Palazzo Madama la convinse a lasciare il posto di bibliotecaria della Gam per affidarle i rapporti con il mondo dell'informazione.
Mi fermo qui, perché è doloroso perdere un'amica, e non ne posso più di ritrovarmi di continuo a scrivere ricordi di amici, di uomini e donne che hanno dato il loro contributo al mondo della cultura a Torino, e che - quasi per un'oscura maledizione - ci stanno lasciando uno dopo l'altro in questo maledetto 2025. 
Funerali lunedì 24 alle 9,30 nella parrocchia dell'Assunzione di Maria Vergine in via Nizza 355. Camera ardente all'ospedale di San Vito domani, sabato, dalle 9,30 alle 15 e domenica dalle 8 alle 15.

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ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...