Sono stabili i visitatori dei musei torinesi nel ponte dell'Immacolata dal 6 all'8 dicembre: sono impossibili i confronti con l'anno scorso (quando l'8 dicembre cadde di domenica), ma i dati del 2023 (e anche del 2022) trovano sostanziale conferma in quelli di quest'anno: spesso la crescita è ferma perché si è arrivati al "tutto esaurito".
Scontato il primato del "solito" Museo Egizio, che fa corsa a sè e totalizza 23.629 visitatori in tre giorni: un primato che ormai non fa più notizia. Spicca invece il sorprendente risultato del Mao, solitamente fanalino di coda delle tre venues della Fondazione Torino Musei: stavolta invece, grazie al successo della bella e importante mostra "The Soul Trembles" (nella foto) dell'artista giapponese Chiharu Shiota il Museo d'Arte Orientale balza a 4.790 ingressi da sabato 6 a lunedì 8 dicembre, sorpassando i confratelli Gam (3.079 ingressi) e Palazzo Madama (3.042) e portando così il risultato complessivo della Fondazione a 11.762 ingressi.
Nessuna variazione rilevante al Museo del Cinema con 12 mila presenze; e così pure ai Musei Reali con 11.762 biglietti, di cui 10.130 hanno consentito la visita al Palazzo Reale, alle raccolte permanenti e alla mostra dossier "Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte" e 1.632 solo per l’esposizione "Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio" nelle Sale Chiablese. Fa il suo pure il Mauto, con 5.000 visitatori, ed è quasi stabile anche la Reggia di Venaria che con 6.600 visitatori spunta una media di 2.200 visitatori al giorno su tre giorni: nel 2022, con un ponte di quattro giorni, i visitatori furono 9.475 per una media di 2.369 al giorno.
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