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Da destra: Efisio Mulas, Alberto Crespi e l'eroico Bonomo |
Oggi, primo giorno del
Tff, ho fatto una cosa da vero cinefilo. Sono andato in gita sociale con
Hollywood Party. La più bella trasmissione della radio dai tempi de Marconi va in diretta da Torino per l'intero periodo del Festival. Appuntamento alle undici e mezza davanti all'Hotel Genio, organizzatore
Steve Della Casa, obiettivo la premiata trattoria
Mach Cha Dira di Settime. A parte Steve, la squadra è in gran parte romana, quindi alle undici e un quarto davanti all'Hotel Genio ci siamo io, Steve e il noto critico dell'Unità
Alberto Crespi, che subito si sbanda per andare a comperare una ricarica telefononica. Appena Crespi se ne va, arriva il leggendario Efisio Mulas, il "noto attore sardo" impersonato da
Claudio De Pasqualis. Sono quasi deluso perché De Pasqualis non saluta "il dottor Della Casa" con tipico accento barbaricino. Arrivano quindi il regista della trasmissione, Alessandro Boschi, con moglie e bambina; e Miriam Mauti, redattrice bionda e preoccupata della tempistica perché nel pomeriggio ha fissato le interviste a
Elliott Gould e
Jon Turteltaub. Crespi non torna, il resto della squadra è dispersa dalle parti del Massimo a vedere i film del mattino o a procacciarsi biglietti per i film pomeridiani. La bambina di Boschi ha fame e Boschi dà segni d'insofferenza. Il gruppo vacanze Hollywood riesce a riunirsi e a partire, in carovana di tre auto, che è quasi mezzogiorno. Per fortuna Settime non è lontana, e prima dell'una già corrono gli antipasti sulla tavolata del Mach Cha Dira - uno dei romani lo crede un nome arabo, io sono tentato di lasciarlo nell'errore ma il servizievole Della Casa offre una pronta traduzione.
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Riunione di redazione: Hollywood Party al Mach Cha Dira |
Miriam è allarmata per il ritardo. Tristemente, per guardagnare tempo rinunciamo alla bagna caoda (io mi ero già fatto tutto un mio trip...) e ripieghiamo su più spicci primi. In quella squilla il cellulare di Miriam: una delle due interviste è rinviata, il rientro è meno urgente, ma intanto la bagna caosa è saltata. Ci consoliamo con il grignolino. L'eroe di giornata è Alessandro Bonomo: la sera prima, dopo la cerimonia d'inaugurazione, in un pub di corso Vittorio ha sventato un tentativo di borseggio ai danni di una colllega. L'episodio viene più volte narrato, tra crescenti ovazioni all'indirizzo dell'eroico cinefilo.
Si scambiano commenti sul film d'apertura,
Last Vegas: Mulas/De Pasqualis dice apertamente di essersi divertito. Anche gli altri si sono divertiti, mi pare: ma lo ammettono con le classiche riserve dei critici evoluti. Si enumerano anche i film da vedere. Io scopro che vorrei vedere tutti quelli della la retrospettiva, ma come al solito non ne vedrò manco uno - ovvio, se continuo a frequentare i ristoranti monferrini anziché le sale del Massimo.
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Steve Della Casa s'amuse | | |
Dopo adeguati dolci e alcuni cori guidati con belle voci baritonali dal trio Della Casa-Crespi-Mulas/De Pasqualis (si veda il filmato), la riunione di redazione si conclude. Della Casa paga per tutti. Scopro che si tratta di antica e apprezzata tradizione in giornate festivaliere in cui un panino alla maledetta costituisce spesso l'unica refezione. Si parte. Miriam può rientrare a Torino in tempo per intervistare Turteltaub. In auto, prima di addormentarmi, con Steve mi organizzo la domenica: pare che a mezzogiorno in piazza Benefica ci sia una distribuzione di agnolotti e trippa.
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