L'Assemblea Cavallerizza 14:45 non si riconosce in quanto riportato negli articoli... pubblicati sull'edizione online de La
Stampa e... dall'edizione cartacea di Repubblica. Stiamo
cercando di costruire qualcosa di nuovo, fondato
sulla bellezza e la condivisione, di conservare il nostro patrimonio e
renderlo vivo, per tutti. E vogliamo dimostrarlo con i fatti. Inediti e,
speriamo, sorprendenti.
Vogliamo
schierarci concretamente al fianco del circolo e della sua gente.
Popoleremo ancor di più i cortili, predisponendo spazi di studio e di
convivialità.
La partecipazione attiva all'Assemblea Cavallerizza come già in più
occasioni dichiarato è eterogenea ed aperta; rispondiamo quindi con
chiarezza che l'Assemblea non accetta il tentativo di dividerci. Da chi
vive il circolo e internamente. Non ci sono buoni
e cattivi: siamo tutti protagonisti di questo processo di
partecipazione e riappropriazione.
Fate un giro per i cortili della Cavallerizza, parlate con qualcuna
delle centinaia di persone che li hanno attraversati nell'ultima
settimana, prendete parte alle attività, alle assemblee: decidete voi se
ci sia verità nelle parole dei due giornalisti.
Insomma passate a trovarci. Sarà una bella sorpresa.
Venerdì 30 maggio ore 10,33
LA SAGRA DELLA CAVALLERIZZA
SABATO 31 MAGGIO
10:00- 14:00
Pulizie del giardino #CULTURA DELLA CURA
allestimento mostra collettiva "Liberi poster in libero spazio" 999 /
HOGRE / RAWTELLA / GALO / MP5 / ELFO / AK / BR1 / HALOHALO / SKESIS /
UNO / TO/LET / WEED / GUERRIGLIASPAM / CHEKO'S ART / DOTT.PORKA'S
10:00-16:00 #SAGRA DELLE ARTI
lab: Elementi di tecnica e comunicazione vocale
condotto da Elena Arcuri
(Musicoterapeuta, Docente di Canto e tecnica vocale alla Scuola del
Teatro Stabile di Torino, Direttore della scuola del Teatro Litta di
Milano)
con pausa pranzo di un'ora 13 -14.
dalle 16:00 ad oltranza - CANTIERE TEATRO
a cura di Domenico Castaldo
15:00 - 18:00 #SAGRA DEL GIOCO
il pomeriggio è dei bambini!
i giardini saranno a disposizione per giochi e animazione
a partire dalle 18:00 ad oltranza
Ogni banchetto una delizia #CULTURA DEL CIBO
A cura di GermogliaTo, Genuino Clandestino, e Assemblea
Cavallerizza 14:45
ore 19 con i Tangonauti - lezione base ed esibizione di tre coppie di danzatori argentini - Arena del Tango #SAGRA DELLE ARTI
Il fascino del tango invaderà Cavallerizza reale
dalle 22:00 - Musica dal vivo #SAGRA DELLE ARTI
ore 00:00 Dj set by
Terzo Piano United Djs: Giobbi lee boy, Rude Matt, Zizzapawa, ACast....
Roots, Reggae, Dancehall e Jungle dalla Torino che resiste!
DOMENICA 1 GIUGNO
10:00-16:00
lab: Elementi di tecnica e comunicazione vocale
condotto da Elena Arcuri
(Musicoterapeuta, Docente di Canto e tecnica vocale alla Scuola del
Teatro Stabile di Torino, Direttore della scuola del Teatro Litta di
Milano)
con pausa pranzo di un'ora 13-14.
16.00
I primi passi dell'attore - lab per (non) attori a cura dell'attore argentino Marco di Tieri
ore 18:00 Assemblea pubblica
Saranno invitati tutti i sottoscrittori dell'appello a visitare Cavallerizza reale e dare il loro sostegno all'iniziativa
ore 21 Matteo Negrin - live
Lunedì 2 giugno 2014 20.00
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Apprendiamo dall'edizione de "La Stampa" del 2 giugno 2014 che, a
causa dello stato delle strutture all'interno del complesso della
Cavallerizza, il Comune ha intenzione di aprire un tavolo con
l'assemblea degli occupanti, per proporre spazi teatrali alternativi
in città.
Come Assemblea Cavallerizza 14:45 non escludiamo la possibilità di
un'interlocuzione con l'amministrazione, a patto che questo rappresenti
però un'occasione di confronto reale tra chi ha deciso, a fini
speculativi, di abbandonare questo posto al degrado negli ultimi anni e chi ha
deciso, attraverso il gesto forte dell'occupazione, di riportare nel
dibattito pubblico le sorti di un bene storico-culturale inestimabile,
che appartiene alla collettività.
Il porticato della Cavallerizza Reale, utilizzato dal Teatro
Stabile fino a Novembre, necessita sicuramente di lavori di
ristrutturazione. Tuttavia le sue condizioni, non troppo dissimili dal
momento della sua dismissione, non rappresentano un motivo per
richiederne uno sgombero immediato.
L'accesso agli spazi, una volta adibiti ad abitazioni, è già stato
limitato, in modo da poter attivare un percorso di attenta valutazione
del suo stato.
Durante le ultime giornate abbiamo portato avanti un lavoro di
documentazione e censimento degli spazi e delle loro condizioni,
coadiuvati da architetti professionisti, per una stima degli interventi
necessari.
Questo lavoro non ha fatto che confermare l'esigenza di un investimento nella gestione degli stabili.
Auspichiamo che l'amministrazione si faccia carico delle sue responsabilità nell'abbandono della struttura, che ha generato il degrado che oggi ci troviamo a testimoniare.
Auspichiamo inoltre una riconsiderazione dell'intero processo di
svendita da parte del Comune, che vada incontro alle reali aspettative
della cittadinanza delle quali gli occupanti si sono fatti interpreti.
Questo non può essere infatti solo un pretesto per ottenere lo
sgombero degli occupanti, così come è invece riportato sull'articolo
pubblicato oggi.
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Mercoledì 4 giugno 2014 10.33
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La Cavallerizza è reale e i giardini dietro sono realmente aperti tutto il giorno, mercoledì 4 giugno! Oggi in consiglio comunale si discuterà della possibilità di fare un
parcheggio sotterraneo sulla porzione di reali inerente la ‘salita delle
carrozze’ (tra l’auditorium rai e l’area di prato che converge verso i
reali alti). Da due settimane occupiamo la cavallerizza reale, ogni giorno ce ne
prendiamo cura e la facciamo vivere per impedire al comune di venderla.
Oggi, mentre il Comune parla dell'ennesima demolizione di aree verdi,
noi apriremo i giardini alla cittadinanza: leggeremo
un libro, canteremo una canzone, faremo un picnic sui prati, faremo
visite guidate, raccolta firme, yoga sul prato… La Cavallerizza è reale!
Mercoledì 4 giugno 2014 21.23
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Dalle pagine de La Stampa di oggi l’assessore alla cultura Braccialarghe si rivolge agli occupanti della cavallerizza dicendo che se avessero un
consiglio su dove trovare i soldi per rimetterla in funzione, Lui e
l’Aministrazione sarebbero ben lieti di seguirlo.
Dato che veniamo interpellati direttamente, rispondiamo. Pensiamo che le dichiarazioni dell’assessore lascino intendere
l’imbarazzo in cui sono le Istituzioni rispetto alla questione
Cavallerizza, imbarazzo da cui non abbiamo nessuna intenzione di
levarli! Piuttosto vorremmo sapere, come mai il Comune ha reso disponibile alla
vendita, tramite la cartolarizzazione, un bene inalienabile? La situazione in cui versa la Cavallerizza Reale è frutto delle scelte
politiche della coalizione di maggioranza che governa la città ormai da
tempo immemore, di cui l’assessore fa parte, non è una mera questione di
cifre. Certamente quando si parla d’investimenti si parla anche di quanto
investire, ma è già un passo successivo rispetto allo scegliere su cosa
investire. Si è scelto d’investire vari milioni di euro per una rock
arena mai utilizzata, per un villaggio olimpico fatiscente
già dopo pochi mesi e gli esempi potrebbero andare molto avanti. Ora gli stessi che hanno fatto queste scelte svendono il patrimonio
pubblico in nome del debito che hanno contratto. Dal 23 maggio occupiamo
la cavallerizza per impedire la sua svendita e perchè chi governa la
città renda conto agli abitanti delle politiche
che attua sul territorio. Le centinaia e centinaia di firme già raccolte perchè la Cavallerizza
non sia venduta sono la prima risposta che possiamo dare all’assessore.
Giovedì 5 giugno 2014 15.00
Nell’articolo
odierno (5.06.2014 ) pubblicato su La Stampa il soprintendente Luca
Rinaldi dichiara che i progetti che sta valutando non comprendono
esercizi commerciali, appartamenti
di lusso e spazi dedicati al settore terziario. Tuttavia proprio in questi giorni in Consiglio comunale pare si stia discutendo l'approvazione di una delibera che prevede la costruzione di un parcheggio sotterraneo ai Giardini
Reali, come descritto nell'Accordo di Valorizzazione, il cui testo ammette per la Cavallerizza usi commerciali e parla
esplicitamente della possibilità di insidiarvi un parcheggio, pubblico,
del costo stimato di 6.000.000 di euro. Mentre la variante n° 217 al
Piano Regolatore (approvata a gennaio 2011) prevede
per la Cavallerizza funzioni “residenziali, terziarie e ricettive”
ammettendo dunque esplicitamente la possibilità di insediarvi un
albergo. previsioni confermate anche dalla deliberazione della giunta
comunale del 20 novembre 2012.
Inoltre sul sito “YouCanBetOnTorino” è possibile visionare una brochure
della Cavallerizza dove viene ventilato il suo uso per la realizzazione
di appartamenti di lusso e esercizi commerciali. Ma
non è solo una questione di usi, un bene comune di tale importanza, al
centro della città, deve rimanere di proprietà pubblica; non basta, come
dice il soprintendente “un percorso
totalmente condiviso con il Comune”, ci vuole invece una condivisione
con tutta la cittadinanza. Esattamente quello che sta tentando di fare
questa occupazione: uno straordinario esperimento dal basso a cui tutti
possono partecipare. Difatti abbiamo raccolto
in soli 4 giorni oltre mille di firme. La situazione in cui versa la Cavallerizza Reale è frutto delle scelte politiche della coalizione di maggioranza.
Quando si parla d’investimenti si parla anche di scelte: quanto
investire, certamente, ma prima ancora bisognerebbe scegliere su cosa e
come, investire. Si è scelto di spendere vari milioni di euro per una
rock-arena mai utilizzata, per un villaggio olimpico
fatiscente già dopo pochi mesi, e gli esempi potrebbero proseguire.
Ora gli stessi che hanno fatto queste scelte svendono il patrimonio
pubblico in nome del debito che hanno contratto. Dal 23 Maggio occupiamo
la Cavallerizza per impedire la sua svendita e perchè chi governa la
città renda conto agli abitanti delle politiche
che attua sul territorio.
Ci siamo anche messi in contatto con il soprintendente per una gestione
responsabile del complesso ma non abbiamo ottenuto risposte, sicuramente
non escludiamo un dialogo con le istituzioni purché questo sia reale e
non teso all’ennesimo compromesso sul futuro
della Cavallerizza.
L'appello
DIFENDIAMO LA CAVALLERIZZA
Da venerdì 23 maggio la Cavallerizza Reale
è stata riaperta alla città. Come abitanti di Torino abbiamo sentito l’esigenza
di far rivivere questo meraviglioso pezzo di territorio. Da anni a questa
parte, infatti, la
Cavallerizza Reale versa in uno stato di degrado sempre più
allarmante in seguito al suo progressivo svuotamento, iniziato con lo sfratto
di tutti gli inquilini ed ultimato in novembre con la chiusura delle sale
gestite dal Teatro Stabile. Resistono solo poche attività vitali all'interno
del complesso, usato ormai per lo più come parcheggio: tra queste lo storico
Circolo Beni Demaniali, anch'esso sotto sfratto.
La
Cavallerizza Reale è un
complesso architettonico unico nel suo genere ed un bene di valore
inestimabile, non solo per il suo valore storico ed artistico ma per il
significato simbolico che ha assunto negli anni per la città. È inaccettabile
che questo patrimonio di memoria storica e culturale del territorio sia
destinato all´abbandono, come dimostrano le pessime condizioni in cui versa,
per via di una gestione incurante da parte del Comune che ha trascurato la
manutenzione degli stabili. È ancor più inaccettabile che un bene pubblico da
sempre attraversato e vissuto da tutti i cittadini, un luogo di produzione di
cultura per tutti gli abitanti, sia stato messo in vendita. Attraverso un
processo di cartolarizzazione, infatti, l’intera area è stata messa all’asta
dal Comune di Torino, che l’aveva acquistata dal Demanio per decine di milioni
e che nonostante le molte difficoltà incontrate nella ricerca di acquirenti
cerca ora di vendere ad ogni costo, anche ad un prezzo decisamente e
progressivamente più basso: una svalutazione che preannuncia una nuova
speculazione.
La
Cavallerizza Reale è
iscritta nell’elenco dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell´UNESCO come
parte integrante dell´area della “Zona di comando”, parte del più ampio insieme
delle residenze sabaude: per la tutela sono necessarie l’integrità fisica degli
edifici e la loro fruizione pubblica in ambito culturale. Tuttavia
l’amministrazione comunale nel 2012
ha deliberato che la Cavallerizza possa
essere destinata a usi di carattere privato. In quest’ottica, apprendiamo da La Stampa del 29 maggio che
sarebbero presenti due compratori interessati al bene per farne appartamenti di
lusso ed esercizi commerciali. Una simile trasformazione è prevista anche per
la vicina area dei Giardini Reali, in cui si prospetta la realizzazione
dell´ennesimo parcheggio interrato, riducendo un´importante area verde nel cuore
della città in un giardino su soletta.
Ci troviamo pertanto di fronte ad un patrimonio della
città che dovrebbe essere liberamente vissuto e frequentato da tutti i
cittadini e che invece il Comune vuole svendere, privatizzare e destinare al
profitto di pochi: una prospettiva che non possiamo tollerare e che ci stiamo
impegnando con forza a contrastare. Per questo:
·
chiediamo che il
complesso della Cavallerizza sia rimosso dal programma di cartolarizzazione del
Comune di Torino e sia immediatamente bloccata l´asta per la sua vendita,
perché tutto il complesso rimanga di proprietà pubblica;
·
chiediamo che la Cavallerizza, in
quanto patrimonio della città e dell’umanità, rimanga sempre aperta ed
accessibile a tutti i cittadini: la destinazione degli immobili deve rimanere
legata ad una funzione pubblica e ad una fruizione collettiva, ne sia
conservata e potenziata la valenza socio-culturale e la natura di luogo di
aggregazione; sono del tutto incompatibili e inaccettabili usi impropri di
carattere privato e speculativo;
·
chiediamo che il
futuro della Cavallerizza venga deciso insieme ai cittadini attraverso processi
di gestione partecipativa: in questa prospettiva la destinazione degli immobili
deve essere decisa in base alle esigenze reali dei cittadini affinché questo
luogo torni ad essere uno dei cuori pulsanti della città.
A partire dalla Cavallerizza sentiamo infine la
necessità di costruire un ragionamento collettivo sulle contraddizioni legate
alle trasformazioni urbane di Torino e sulle politiche che le hanno generate,
per riaffermare l´importanza della partecipazione dei cittadini nel governo del
territorio.
Invitiamo pertanto tutti i cittadini a sottoscrivere
questo appello ed a partecipare attivamente alle iniziative promosse per fare
vivere e difendere la
Cavallerizza Reale.
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diffondete ....
RispondiEliminaun posto così belllo non può essere negato a una città viva come Torino ... deve tornare alla Cultura e ai suoi cittadini!