Ok, non c'entra con Torino. Ma credo che abbia lo stesso un senso pubblicare proprio qui questa notizietta. Così, tanto perché si sappia.
23.8.2016 - Sarcasmo e ironia sono legittimi ai fini dell'informazione, anche quando singole espressioni come 'stupido' e 'lento a capire' sono in sé offensive. Ciò in quanto i giornalisti hanno diritto ad usare tecniche stilistiche, su questioni di interesse pubblico, con sarcasmo e ironia anche eccessivi. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) nella sentenza del 5 luglio, con la quale ha condannato la Polonia per violazione dell'articolo 10 della Convenzione che assicura il diritto alla libertà di espressione, dando ragione a un giornalista, Maciej Ziembinski, che sul suo settimanale “Komu i Czemu” aveva, in un articolo satirico, rudemente valutato le capacità cognitive di alcuni membri del governo locale di Radomsko, ridente cittadina del voivodato di Lodz, nella Polonia centromeridionale. Ziembinski, querelato dai capoccioni, era stato multato da un tribunale polacco. Illegittimamente. La Corte europea ha ribadito che "i limiti della critica sono più ampi nei confronti dei politici" rispetto ai comuni cittadini; e anche "i dipendenti pubblici che agiscono in veste ufficiale sono, come i politici, soggetti a più ampi limiti d'ammissibilità della critica, rispetto ai privati". La Corte ha inoltre ricordato che "la satira è una forma di espressione artistica e di critica sociale che, per le sue caratteristiche intrinseche di esagerazione e distorsione della realtà , mira naturalmente a provocare e agitare. Di conseguenza , qualsiasi interferenza con il diritto di utilizzare questo mezzo di espressione dovrebbe essere esaminata con particolare cura". Morale: il grande Ziembinski assolto e la Polonia condannata a pagargli 4383 euro per il disturbo. Purtroppo, aspettando giustizia Ziembinski è passato a miglior vita. Ma il suo spirito continua. (caso Ziembinski, 1799/07).
Our hero: Maciej Ziembinski |
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