L'ex Maison Musique di Rivoli: da domani entra in scena il Circolo dei Lettori |
Ma devo chiudere un capitolo che si stiracchia stancamente da quattro anni: quello di Maison Musique.
La notizia ufficiale è che domani sera, martedì, "per festeggiare l'apertura degli spazi di via Rosta 23 a Rivoli, la Fondazione Circolo dei Lettori presenta 'Talk about a dream. Una serata con il Boss', uno speciale appuntamento dedicato a Bruce Springsteen".
Segue soddisfatta dichiarazione dell'assessore Parigi: "Si ufficializza la ripartenza di Maison Musique e la restituzione alla cittadinanza di un importante polo del nostro territorio, grazie un’offerta culturale, ma anche enogastronomica, di qualità. Il nostro impegno per il rilancio di questo luogo proseguirà anche in futuro e, grazie al prezioso contributo della Fondazione Circolo dei lettori e della città di Rivoli, potrà arricchire significativamente il panorama della cintura torinese, che, da periferia, si caratterizza sempre più come un centro di produzione e diffusione culturale".
E tutti saranno molto felici.
Attenzione, però. La notizia vera è un'altra.
Nell'annuncio dell'evento sulla pagina Fb del Circolo non si parla di "Maison Musique": si parla genericamenti di "spazi di via Rosta 23 a Rivoli". Ebbene sì: un escamotage, tipo quello utilizzato per riferirsi al Salone del Libro ("evento internazionale dedicato al libro e alla lettura") non avendo la disponibilità del marchio "Salone del Libro". E infatti il Circolo dei Lettori non ha la disponibilità del marchio "Maison Musique": il nome non fu registrato quando Franco Lucà aprì lo spazio musicale di Rivoli, e adesso è troppo tardi. Ci ha pen'impresa, a Verona, ha depositato e dunque non si può più utilizzare. La notizia, quindi, è che la Maison Musique di Rivoli dovrà cambiare nome. Al momento usano la dizione "Maison Musique Area". Poi si vedrà.
Insomma: a noi i marchi non ci dicono bene. Sono la maledizione di Torino, o di ciò che ne resta.
Ok, non formalizziamoci. In fondo il marchio è un dettaglio. La sostanza è che il Circolo dei Lettori entra finalmente nello spazio di via Rosta 23 a Rivoli finora noto come Maison Musique.
Però quello spazio avrà un'anima diversa da quella che abbiamo conosciuto in passato. E forse anche più di un'anima. Perché, come sempre a Torino e dintorni, niente è facile e prima di immaginare il futuro restano al presente alcuni problemini da risolvere.
Se vogliamo capire, s'impone un lesto riassunto delle puntate precedenti.
Rewind.
Nel giugno 2014 un'assessore Parigi fresca di nomina si impegna a trovare una soluzione per la "casa della musica" di via Rosta a Rivoli, dopo l'annuncio del Folk Club di non poter più sostenere economicamente il progetto. Segue, nel 2015, la decisione di affidare la struttura al Circolo dei Lettori. Ma passeranno altri tre anni di annunci, rinvii e intoppi prima di arrivare alla sospirata "festa d'inaugurazione" fissata per domani.
Va subito detto che Maison Musique - dopo i necessari lavori di ristrutturazione - ha già cominciato l'attività, ospitando alcune manifestazioni del Comune e dell'Istituto Musicale di Rivoli. Tipo Rivoliinmusica. A settembre è arrivata anche la nuova gestione del bar e del ristorante con lo chef Mario Ferrero. Il contratto prevede che il gestore del ristorante possa organizzare delle serate musicali - che si presume attraggano pubblico, ovvero potenziali clienti per il ristorante. E' stato necessario inserire questa opportunità: i due precedenti bandi non la prevedevano, ed erano andati entrambi deserti. Di conseguenza, nei mesi passati Ferrero ha incaricato un musicista torinese, Dino Pellissero, di proporre qualche live.
Però la convenzione in forza della quale l'ex Maison Musique finisce sotto la guida del Circolo prevede esplicitamente che sia la Fondazione di via Bogino a curare il cartellone culturale: concerti, ma anche incontri, readings, conferenze. Il tipico armamentario del Circolo, insomma.
Gianluca Gozzi |
Ma il Circolo dei Lettori avrà la volontà - e la capacità - di assicurare a Maison Musique una programmazione regolare come quella del passato, con uno o più spettacoli live ogni settimana?
Ho chiesto lumi alle responsabili del Circolo. Mi hanno confermato che della programmazione di Maison Musique si occuperanno loro, o meglio Gozzi: però "a partire da gennaio".
Ho domandato se intendono proporre concerti ogni settimana, con regolarità. Mi hanno risposto che il Circolo imprimerà la sua "identità culturale alla programmazione". Questo, per quel che capisco, non significa necessariamente garantire almeno un concerto ogni settimana. A mia precisa domanda la mia cortese interlocutrice conferma soltanto che loro allestiranno un cartellone con appuntamenti di vario genere; fermo restando che, come da contratto, "il gestore potrà organizzare spettacoli suoi"; però in linea - ha ribadito - con "l'identità culturale" impostata dal Circolo, cioè da Gozzi.
A me, detta così, pare una situazione un cicinin complessa. Può funzionare. Ma può pure finire a smadonnamenti. Dipende. Le ragazze del Circolo sono sicure che funzionerà. Ma le ragazze a volte fanno grandi sogni.
Intanto però ho acquisito una certezza. Oggi ho incontrato Gozzi al Circolo dei Lettori e gli ho domandato se, pur oberato dai nuovi impegni con il Circolo e il Salone, continuerà a dirigere il festival Todays. Lui mi ha risposto che pensa proprio di sì.
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