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FILURA E L'OMOFOBIA 2: UN TWEET E UNA TESTIMONIANZA

Aggiungo, al precedente post sulla miserabile vicenda delle schede scomparse, due elementi.
Il primo è il tweet che mi invia il consigliere Magliano. Non so - non capisco, nella mia pochezza - se sia un saggio di umorismo Ncd, o un dato di fatto. Spererei nell'umorismo, ma temo sia un dato di fatto. CONTROLLATE? E da chi? Da un comitato scientifico convocato all'uopo? Da un funzionario che ha frequentato un corso di storia delle religioni all'Università della Terza età? Dalla segreteria di qualche partito? Dagli avventori del bar dello sport? Dalla Santa Inquisizione? Dai soci del Club di Topolino? Dalla Spectre? Dal Vaticano? Dai ragazzi del Grande Fratello?
Ma si rendono conto, di quello che dicono e scrivono?
Fantastico. C-O-N-T-R-O-L-L-A-T-E.
Adesso possiamo dormire sonni tranquilli. Da qualche parte c'è qualche fine intellettuale che veglia sulle nostre povere testoline, e si sincera che nulla possa turbarle.
CONTROLLATE.
Se è un film, più che "Le vite degli altri" mi sembra "L'insegnante va in collegio".
Passiamo alle cose serie. Il secondo elemento nuovo di questo post è la testimonianza che mi ha mandato adesso un lettore di GaboSuTorino: "Ieri sera eravamo in riunione all'ArciGay Torino e ho visto volontari con le lacrime agli occhi che dicevano 'perché?'. Si lotta e si costruisce e poi? Quando meno te lo aspetti, e da quelli di cui ti sei quasi fidato un tempo... zac... Brutta pagina per Torino".
Sì, brutta pagina. Perché si gioca sulla pelle delle persone. Si gioca per motivi ideologici, o per interesse politico. Si gioca perché bisogna compiacere il proprio elettorato, o perché non si vogliono scontentare possibili futuri alleati. Si gioca perché la pelle è degli altri. Si gioca ostentando sorrisoni da manifesto elettorale, facendo la faccia feroce, guardando da un'altra parte, o semplicemente fregandosene, perché si è vissuti talmente a lungo lontani dal mondo reale da non ricordare più che in quel mondo ci sono persone, anime e sangue, vite e speranze. Non voti senza volti.
E volete che vi dica una cosa? A me, personalmente, è garbato assai leggere quelle schede sull'omosessualità e le grandi religioni monoteiste. Le trovo interessanti. Non importa se le condivido o meno. Ho imparato qualcosa. Ho riflettuto. Questo è la cultura, e questo dovrebbe insegnare la scuola: confrontare dati, tesi, posizioni. Ed elaborare un pensiero proprio. Si chiama Spirito Critico, cari i miei bamboccioni. E' la base della nostra Civiltà. Il frutto delle idee, delle lotte e del sacrificio della parte migliore dell'umanità, da Socrate in poi. Lo Spirito Critico ha vinto il silenzio di quindici secoli e il frastuono di milioni di fanatici che hanno perseguito con stolida costanza il pensiero unico - e possibilmente basso.
Gli amici non richiesti che ho in Comune mi attribuiscono le loro personali capacità intellettuali; e considerano me, e centinaia di migliaia di altri torinesi, inabili allo Spirito Critico. Bon, bei tomi: vi comunico ufficialmente che il problema è vostro. Non mio.
E aggiungo un sommesso consiglio: quando vi capita, aprite un libro. Invece di far chiudere quelli degli altri. Così, tanto per cambiare.

Bonus: i grandi quiz di GaboSuTorino

Indovinate quale di questi tre personaggi non è etero.

Silvio Magliano
Socrate
Piero Fassino






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