Passa ai contenuti principali

IL FORTE DI EXILLES PIACE AL SALONE

Per il Forte di Exilles c'è un progetto: entro un paio di settimane si capirà se avrà un seguito
Ricordate il pasticciaccio del Forte di Exilles? Ve l'ho raccontato il mese scorso in questo e in quest'altro post. Adesso - stando alle voci arrivate a GaboSuTorino - ci sarebbe finalmente un progetto sensato per uscire dall'impasse e valorizzare la struttura. Un progetto che arriva dal Salone del Libro. Pare - e dico pare - che si sia mosso addirittura il presidente Picchioni, con un piano per creare finalmente una "rete" delle fortezze del Piemonte. E per Exilles c'è già una concreta proposta, presentata all'assessore regionale alla Montagna, Gian Luca Vignale, che coinvolge tutti i soggetti interessati al Forte: oltre al Salone del Libro, dovrebbero partecipare infatti il Museo della Montagna (cui è ancora affidata la gestione del complesso, benché la convenzione con la Regione sia in scadenza), il Forte Bramafam di Bardonecchia che potrebbe trasferire a Exilles i materiali del suo Museo dell'Artiglieria, e l'Unione dei sei Comuni della zona.
Rolando Picchioni (Salone del Libro)
Exilles, secondo il progetto, potrebbe ospitare una Scuola di alto perfezionamento in arti di strada, la cui direzione artistica sarebbe affidata a uno dei massimi esperti europei in materia, lo spagnolo Adriàn Schvarzstein: gli allievi saranno ospitati dalle famiglie della zona (dietro adeguato compenso).
Inoltre, fin da questa estate per animare il Forte ci sarà un calendario di spettacoli, musicali e non solo. Sulla carta, sono già previsti una settimana letteraria curata dal Salone del Libro, un weekend residenziale dedicato alle arti di strada, una tre giorni gestita dalla Fanfara della Taurinense che vedrà coinvolte le principali bande militari europee e interesserà le varie località dell'Alta Val Susa.
Il Salone del Libro si dovrebbe occupare principalmente della comunicazione degli eventi e dello studio di sostenibilità, sostenibilità da raggiungere nel giro di 3, massimo 5 anni.
L'assessore Vignale
Il progetto a Vignale è piaciuto. E lo ha fatto suo. Addirittura, è già pronta la convenzione necessaria per farlo partire: è stata inviata, con la doppia firma di Vignale e di Coppola (la gestione di Exilles è di competenza anche dell'assessorato alla Cultura), alle parti interessate, per l'auspicata adesione. Entro 15 giorni si spera che arrivino le risposte, e che siano positive. Resta però un ostacolo da appianare: il ruolo di Piemonte dal Vivo. La soluzione più probabile è che anche Piemonte dal Vivo sia invitato ad aderire alla convenzione.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la