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Tre abiti di scena per la "Carmen" dell'86 all'Arena di Verona, creati da Karl Lagerfeld per Fendi |
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Modellino semplice semplice di Versace per "Souvenir de Léningrad |
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La "bata de coda" (soprattutto coda) di Armani per Joaquin Cortés ("Soul", 2000) |
E alla fine arriva l'Alta Moda. Alla
Reggia di Venaria prosegue
la sfrenata stagione espositiva. Da domani, e fino al 14 settembre, potete visitare - oltre alla mostra degli
Este e a quelle delle carrozze del bucintoro dei Savoia - anche "Alta Moda, Grande Teatro".
E' un'esposizione - davvero da urlo - che raccoglie abiti creati dai massimi stilisti italiani (da Armani a Versace, da Valentino a Capucci, Fendi, Missoni, in tutto sono undici) per i grandi interpreti della scena teatrale mondiale. Sono 204 pezzi, uno più sconvolgente dell'altro. Creatività, arte, festa degli occhi. Insomma, una mostra che farà impazzire le signore, gli esteti, i gay, gli etero, i grandi e i piccini. Chiunque abbia il senso della bellezza allo stato puro.Giuro che anch'io - che alla moda sono sordo e cieco,
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Modello di Renato Balestra |
preferendo in genere al contenente il contenuto - sono rimasto senza parole.
Curata da Massimiliano Capella, la mostra è stata realizzata raccogliendo modelli (tutti pezzi unici) da collezioni e archivi pubblici e privati del mondo intero, grazie alla collaborazione degli atelier e degli enti teatrali. I "prestatori" sono ben 13. Oltre la metà dei pezzi viene esposta per la prima volta.
Insomma, non so se si è capito. Ma secondo me, se non andate a vederla siete davvero degli sventatelli. E se vi avanzano 22 euro, portatevi a casa pure il catalogo edito da Allemandi. Li vale tutti.
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