Frontespizio dell'Indice dei Libri Proibiti del 1758 |
Perché di questo si tratta. A questo ha portato il can can scatenato dal consigliere Ncd Silvio Magliano e avallato dalla debolezza della giunta, che ha acconsentito a ritirare temporaneamente le schede per sottoporle a "ulteriore verifica". In parole povere, sono riusciti a censurare (pur se per poche ore) la Bibbia, il Corano e Platone. E pure l'Enciclopedia Treccani, giusto per non farsi mancare nulla. Complimentoni. Goebbels non avrebbe saputo far meglio.
A questo punto mi auguro che Magliano, l'amico che a mia insaputa ho in Comune, vada finalmente a leggersi i brani incriminati, in particolare quello di Platone: sarà per lui un'esperienza nuova e spero proficua.
Ho anche sentito dire che ieri l'assessore Curti avrebbe minacciato di dimettersi, quando Fassino ha "prudenzialmente" deciso di togliere le schede dal sito. Mi permetto di obiettare che sono altri quelli che dovrebbero prendere in considerazione le dimissioni: chi ha invocato la censura, e chi l'ha concessa. Ma poiché nessuno si dimette mai, specie quando avrebbe mille motivi per farlo, mi accontenterei che i due diretti interessati presentassero le loro scuse formali per l'attentato all'intelligenza di noi cittadini. Nulla di particolarmente impegnativo. Basterebbero due righe di circostanza, sul genere "ok, abbiamo combinato l'ennesima ridicola minchiata, perdonateci, promettiamo di non farlo più".
E' chiedere troppo?
Direi di sì, a giudicare dal tweet dell'amico a mia insaputa, più tronfio che mai.
Potevano però cambiare il font abolendo l'assolutamente inappropriato comic sans http://www.comicsanscriminal.com/ (ma forse se come dici tu, Gabo, ci considerano tutti quanti bambini di 5 anni, tout se tient)
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